di Luciano Fiorani
L’ospedale di Nottola, inaugurato all’inizio del 2001, ha segnato una tappa importante e travagliata nell’assetto sanitario di questo territorio. Si giunse infatti alla realizzazione del “monoblocco” grazie alla ferma volontà del Partito comunista e contro la strenua opposizione dei Comitati cittadini, sorti nei comuni sedi dei sei vecchi ospedali.
La sua nascita avvenne non solo all’insegna della razionalizzazione ma dietro un disegno che prevedeva un diverso approccio al servizio sanitario che, allora, era sostanzialmente basato sulla “ospedalizzazione” del malato. Purtroppo negli anni di tutto quello che doveva accompagnare l’entrata in funzione del nuovo ospedale (zone filtro, punti di primo intervento e medicazione, consultori…) si è visto poco o nulla e oggi ci ritroviamo con un ospedale che è nei fatti l’unico vero punto di riferimento di tutta la sanità in Valdichiana. Anche la viabilità, che collega i vari centri del territorio con l’ospedale, è rimasta sostanzialmente quella di allora.
Nel frattempo la privatizzazione strisciante della sanità è stata accompagnata da un costante disimpegno della mano pubblica, fatto di tagli e razionalizzazioni tutte in sottrazione. Oggi, se non si riuscirà ad invertire la tendenza, l’ospedale di Nottola sembra avviato verso una lenta agonia.
Prendendo spunto da questa situazione che tutti conoscono (e subiscono) i gruppi consiliari del Movimento 5Stelle e di Possiamo-Sinistra per Chiusi hanno organizzato un incontro pubblico sull’argomento, per giovedì 16 novembre, alle 21, presso l’ex cinema Eden a Chiuisi scalo. All’incontro parteciperanno Andrea Quartini, medico e portavoce regionale dei 5Stelle e Mauro Paolucci, ex operatore sanitario ed esponente del comitato “Sosteniamo Nottola”.
L’invito a partecipare è, ovviamente, rivolto a tutti i cittadini. Sull’importanza del tema in discussione non credo che si debba aggiungere altro.