C’è un problema di bilancio comunale a Chiusi?

bilancio-in-comunedi Paolo Scattoni

Mi rivolgo principalmente ai consiglieri di opposizione. Lo farei anche con quelli di maggioranza. I primi però ogni tanto visitano questo blog e magari ci scrivono. Quelli di maggioranza invece non frequentano. Comunque se vorranno fornirci il loro parere saranno più che benvenuti.

Il mio dubbio riguarda lo stato delle nostre casse comunali. Il sindaco è sempre molto deciso a smentire qualsiasi segnale di preoccupazione. A me, però, mettendo in fila alcuni episodi degli ultimi mesi qualche sospetto viene.

Partiamo da metà maggio. Le dimissioni della Presidente della Fondazione Orizzonti, avevano fatto pensare a problemi economici. Sarà la lista Possiamo a porre la questione in Consiglio Comunale. Con una mossa inaspettata e di dubbia correttezza il consigliere Agostinelli presenta una mozione (precotta) e dopo un dibattito che non ci doveva essere perché non previsto per le interrogazioni, chiede di nominare presidente della fondazione il sindaco Bettollini. Nel “dibattito” si erano sentite le solite affermazioni per cui la Fondazione e il Festival Orizzonti erano ancora visti come uno dei motori dello sviluppo di Chiusi. Qualche giorno dopo qualcuno azzardò la previsione di sorpasso sul festival di Spoleto. Insomma si ipotizzava una raddrizzata. Tutto infatti proseguì come sempre. Poche settimane dopo un cambiamento repentino che mise anche in difficoltà molti degli artisti contattati.

La fondazione aveva previsto un investimento per il comune di 180.000 euro che furono tagliati e di questo voltafaccia si parlò al di là dei confini comunale. Si parlò allora di “sputtanamento in mondovisione”.

Il secondo elemento che fa pensare riguarda l’annosa vicenda del Palapania. Spesi più di tre milioni di euro oltre il progetto delle opere di urbanizzazione, indispensabili per l’apertura dell’impianto. Si tratta di un altro milione circa per il quale solo una parte sarebbe coperto (la costruzione della rotonda) ma 700.000 euro sarebbero ancora tutti da trovare. Dove? La domanda posta su questo blog per ora non ha ricevuto risposta.

Il terzo elemento è quello del bando per l’utilizzazione di Palazzo Paolozzi, attualmente utilizzato per le la preparazione dei pasti per le mense scolastiche, il resto a foresteria gestita da una cooperativa che lo aveva in appalto insieme ad altre strutture come il museo comunale e la sala San Francesco. Siamo arrivati al nuovo bando. La foresteria, grazie alle previsioni dei rinnovati strumenti urbanistici viene promossa ad albergo. Si tratta di dodici camere. Per questa parte del palazzo si indica a base d’asta 2900 euro mensili. Quindi come minimo un introito di circa 35.000 euro all’anno. Si passerebbe quindi da un’attività sussidiata ad una senza esborso da parte del Comune. Ma se questo bando non avrà l’esito sperato che si fa?

Stesso schema per il tempio crematorio: da costruire in project financing e annesso contributo annuale al comune (qui però con rischi economici seri per il comune in caso di mancato guadagno da parte del privato).

La vicenda ACEA è ancora poco conosciuta. Per ora si sa che la “caparra” è già stata inserita nel bilancio di previsione per il 2017. Se ne poteva fare a meno dice il sindaco in Consiglio. Bene a sapersi, ma i dubbi sulla solidità del bilancio crescono.

Sono questi pensieri di uno che di finanza pubblica non ci capisce niente. Ma per allontanare gli altrettanto incerti dubbi (che non sono solo miei) su un possibile scambio fra inquinamento e risorse, forse i consiglieri di minoranza potrebbero affidare l’analisi della documentazione sul bilancio a uno davvero esperto. Ma si sa questi sono i modesti pensieri in un modesto blog.

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3 risposte a C’è un problema di bilancio comunale a Chiusi?

  1. pscattoni scrive:

    Il commento di Carlo Sacco non ha come riferimento la situazione locale che è l’oggetto, salvo rarissime eccezioni, di questo blog.
    Quello della professoressa Fiorini centra il tema. Le sue preoccupazioni, però, potrebbero essere confermate o smentite da un lavoro serio di valutazione in dettaglio del bilancio. Sulla Fondazione Orizzonti eravamo stati rassicurati fino all’ultimo sulla solidità dei bilanci e sulla disponibilità di risorse. Sono poi bastate poche settimane per capire che le cose non stavano proprio così.
    Per quanto riguarda l’area ACEA basterà avere la proposta tecnica presentata per il bando (17 pagine) per iniziare un dibattito. Si vedrà di cosa effettivamente si tratta e se non basterà vedremo di chiedere un parere a quaolche esperto di chiara fama.

  2. Rita Fiorini Vagnetti scrive:

    Mi chiedo vedendo molti lavori di piccola entita’ ma comunque significativi :
    da quale parte del bilancio vengono fuori come previsione e come realizzazione i mezzi finanziari,quando fino a tempo fa e potrei aver dimenticato, il bilancio era molto ai limiti della sopportazione cittadina?!
    Simpaticamente qualcuno, cosi’ un po’ burlone, ha detto: potremmo spendere il deficit!!!
    Di conseguenza ,l’operazione di acquisire somme ingenti di denaro da parte dell’acea per l’acquisizione del terreno -ex centro carni- (e per non parlare del Palazzo Paolozzi), a mio modesto giudizio, mentre apparentemente ha risvolti positivi, puo’ nascondere qualche insidia. Somme acquisite nel bilancio di previsione, devono essere considerate una promessa o una realta’ sicura da prevedere per spese future ?
    quali e come?
    Solo una nota un po’ malinconica. Penso a quelle che sarebbe dovute essere il centro carni con tanto impegno da parte dei politici di allora e con obiettivi sicuramente molto vicini alle reali esigenze del paese, anche in campo agricolo, pur rispettando quelli che emergono dall’ACEA
    Non sono in grado di fare contestazioni o proposte piu’ di tanto. Un’impressione generale, pero’, me la posso forse permettere, come ero solita fare, in consiglio comunale, al momento dell’approvazione del bilancio, che a me sembrava e forse sembra poggiato sulla sabbia.
    Tante promesse, tante iniziative senza una base concreta di progettazione Il famoso tanto per rimanere in tema, Paese dei balocchi.

  3. carlo sacco scrive:

    Non ti preoccupare Paolo,il tutto andrà come sempre,i tuoi dubbi si risolveranno in preoccupazioni da non avere,mentre la cittadinanza può dormire sonni tranquilli.Il vento è in poppa,la guida è solida,realista e sostenuta anche da altrove. La vorresti meglio di così?E’ il fronte del no che ha problemi.Andreotti era un grande per questo quando diceva che ” il potere logora chi non ce l’ha”.Come dargli torto ?Il referendum? Ultimamente non amo molto Cacciari ma l’altra sera disse una cosa esatta e che mai viene tenuta presente ed è quella di quando ha detto che è stata la sinistra a portare una grande responsabilità del dissesto dell’italia e della non credibiltà che oggi ha perso nei ceti subalterni.Ed infatti si è visto quale partito ha creato cercando di accoppiare e fondere le due compagini per farne una solo.Non gli è riuscito ed allora si è inventato lo slogan che il Pd sia come un supermercato di libertà e che possa ospitare ed accogliere qualsiasi idea che si possa formare e che abbia come riferimento il progressivo benessere delle classi subalterne e che tali idee possano convivere e confrontarsi al suo interno.Forse non avevano tenuto conto di una cosa, una piccolezza,una cosa da nulla e che è quella che il sistema economico rimangia e fagocita sempre quello che con la lotta gli viene strappato.E’ quindi una concezione quasi di sviluppo continuo e chi si oppone è un populista.Questo hanno prodotto,nulla d’altro.

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