Martedì 19 luglio, nel pomeriggio, sembra si sia svolta la assemblea della “nuova” Unione comunale. L’organismo eletto dal congresso del PD al termine di una fulminea procedura, con la elezione di Simona Cardaioli. Dico sembra, perché il luogo: i giardini pubblici e l’orario di convocazione: 17:30, lasciano pensare a qualche assenza. Vuoi per il giorno lavorativo, vuoi per la calura estiva ….
Nessuna comunicazione , poi, al mondo della informazione. Del resto ci sono sempre i fidati addetti stampa che possono riportare sintesi di interventi e quanto interessa lasciar filtrare. Infatti, un comunicato ufficiale ci ha permesso di conoscere comunque il pensiero della neosegretaria.
“Il primo compito – dice Cardaioli – sarà quello di far ripartire i circoli, prima di tutto attraverso la pianificazione dei lavori di manutenzione sugli immobili e poi con una serie di iniziative che coinvolgano gli iscritti e non solo. Ci sarà bisogno del contributo di tutti, per portare avanti idee utili allo sviluppo dell’attività politica del nostro territorio. Importante, inoltre, sarà il coinvolgimento dei giovani e di tutte quelle energie positive che, guidate dall’esperienza del nostro gruppo, potranno accendere l’entusiasmo e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di fare buona politica con trasparenza e condivisione”.
Parole condivisibili. Ma i fatti?
Il congresso che ha eletto Cardaioli è stato “fatto, cotto e mangiato” si potrebbe dire, il più velocemente possibile, anche a costo di uno scarso numero di votanti. Ad esprimere, infatti , la preferenza per la candidatura unica sono stati un centinaio di iscritti, tra quelli in regola per il 2011 ed alcuni ripescati dal 2010 che hanno provveduto a mettersi in regola contestualmente al voto. Ben poca cosa, anche rispetto al minimo storico di iscrizioni proprio del 2010 (270 circa).
In un programma di rilancio e coinvolgimento sarebbe stato necessario lavorare molto – ed in modo unitario – per aumentare il numero degli iscritti, tra i principali scopi di un partito nonché mezzo principe per incidere nella realtà politica. Ma la proposta di utilizzare i prossimi mesi per discutere con i cittadini e allargare la base del consenso e di tesserati per andare ad un congresso ben preparato entro la fine dell’anno non è stata presa in considerazione. Agli attuali dirigenti è sembrato invece più produttivo lasciare ridurre il numero di chi partecipa, forse per avere gioco più facile nell’ottenere consensi? Del resto si sa, chiudere tutto in fretta prima o durante la pausa estiva può far digerire molte cose all’opinione pubblica, auspicando una qualche sonnolenza o disattenzione da afosa calura.
Quelli del Pd mandano un comunicato al giorno, l’hanno mandatouno anche sulla fatidica assemblea del 19, ma sull’esito e i numeri del congresso non si è visto niente. Comunque Simona Cardaioli un colpetto lo ha battuto: ha dichiarato che la serata dedicata a Miss Italia alla festa de l’unità “si poteva evitare”. Ah sì? Ma guarda un po’… E quando lo dicevamo noi?
Di questi tempi e con un partito democratico ridotto com’è ridotto anche una dichiarazione così può sembrare una tempesta…
i partiti sono ormai semplici comitati elettorali a ruota degli amministratori per cinque anni, se poi si svolge un congresso lampo in pochi giorni nel mese di luglio si dichiara la trasformazione in società segreta.
ma mi domando, quando si fanno discorsi di circostanza triti e ritriti sul coinvolgimento degli iscrittti e dei giovani, chi li fa è consapevole delle cazzate che dice o hanno deciso di stare lì a prendersi in giro da loro stessi?
Condivido. A me, ad esempio, piacerebbe sapere quanti sono attualmente gli iscritti al PD di Chiusi. Vorrei anche che i risultati delle lezioni dei segretari (circolo e unione comunale) fossero pubblicati sulle bacheche di sezione così come si fa con i risultati elettorali. se ad esempio c’è stato oltre al sottoscritto qualcuno che ha annullato la scheda . Quanti siamo in percentuale in relazione agli iscritti?