di Fosco Taccini
Lo scorso weekend, ultimata la fase di calibrazione del sensore Novafitness sds018, Marco Lombardi ha installato la prima centralina di monitoraggio dei valori di pm10 (materia particolata, ossia piccole particelle il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 millesimi di millimetro) affianco a una delle unità di monitoraggio di ARPALazio (centralina Guido). Il sensore Novafitness sds018, infatti, mediante raggio laser, è in grado di rilevare il numero di particelle di polveri sottili presenti nell’atmosfera. Inoltre, i componenti utilizzati sono gli stessi di quelli della centralina di monitoraggio CO2: è differente solo il sensore. Il livello di accuratezza raggiunto in questa prima fase è dimostrato dal fatto che il valore rilevato presso la centralina Guido (pari a 33 ug/m3) è risultato uguale a quello rilevato dall’apparato prototipo (http://open.toscana.it/web/). E proprio con questo ben augurante risultato possiamo prevedere che il progetto Air Selcontrol presto entrerà nella seconda fase: attraverso l’installazione anche nell’ambiente urbano di Chiusi di un’unità di monitoraggio del pm10.
In questo contesto è utile ricordare che il valore limite di pm10 (che deriva principalmente dalla combustione di materiali fossili e altri tipi di carburanti) per salvaguardare la salute umana, fissato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è di 20 microgrammi per metro cubo. Quindi, il progetto Air Selfcontrol si colloca tra quei percorsi innovativi per sensibilizzare l’attenzione sulla problematica diffusa dello smog. Questo fenomeno, che risente sempre più anche dei cambiamenti climatici, richiede interventi strutturali e azioni specifiche nelle città e negli spazi urbani; il cui sito finale, avrebbe, oltre ai benefici ambientali, la creazione di nuovi posti di lavoro. Pertanto, il tema della qualità dell’aria richiede, indubbiamente, partecipazione e confronto, perciò chi lo desidera può intervenire nel dibattito aperto nella sezione ‘Dì la tua’ sulla piattaforma OpenToscana del progetto (http://open.toscana.it/web/).
Carlo (Giulietti) il discorso sarebbe troppo lungo. Da esterno ho osservato quello che andava maturando nel progetto Laboratorio Ambiente prima e Air Selfcontrol poi. Uno dei problemi è sicuramente quello di un luogo aggregante. Sappiamo com’è andata per la Villetta e per la chiesa di Santo Stefano. Qualcuno si faccia un minimo di esame di coscienza.
Di belle teste ne ho viste di verse e non m i riferisco soltanto a Teodor Ariton e Michele Sacco. Poi però c’è stata dispersione. Forse bisognerà pensare non più ad un centro unico ma ad alcuni centri di aggregazione. Per diversi interessi ed età.Intanto vi auguro che il progetto proposto possa avere successo. Ormai sono ormai molti quelli che esplorano il web alla ricerca di validi maker.
Recentemente sono stato contattato, ad un numero personale, dalla rappresentante di una importante azienda nazionale la quale mi ha chiesto di aderire ad un loro concorso con un progetto della scuola.
Alla mia richiesta sul perché avesse chiamato proprio me e come ci fosse arrivata, la risposta è stata: “ in rete ho trovato dei progetti interessanti, che mi hanno colpito , in questi c’erano anche il suo nome e quello della sua scuola” (preciso, per non sembrare vanaglorioso, che quanto affermato è vero, ma il mio contributo è sempre stato secondario rispetto a quello degli altri attori)
Che dalle nostre parti ci sia qualche “presbite” di troppo ?…
Concordo sul bisogno che altri, giovani o meno, chiusini o dei paesi limitrofi, si uniscano a quello che Paolo definisce “sparuta truppa di giovani sperimentatori”, Il contributo di Marco Lombardi, ad esempio, è fondamentale, ma non si può contare sempre su di lui e sicuramente in zona ci sono altri con le sue competenze e che potrebbero inserirsi.
Non è facile, però, nell’indifferenza quasi generale, far conoscere l’importante realtà che il “piccolo” gruppo di Innovazione Locale e Istituto Valdichiana hanno messo in atto e coinvolgere altri attori.
Forse scontiamo anche il fatto di non essere riusciti a realizzare un centro di aggregazione, permanente, facilmente accessibile e adeguatamente attrezzato che fungesse da attrattiva e per far si che almeno le persone coinvolte nei vari progetti succedutisi negli ultimi anni non si disperdessero.
Segue…
Sono molto contento del risultato che Marco é riuscito a raggiungere. Spero di vedere concretizzato il nostro progetto sulla qualità dell’aria.
A breve pubblicheremo anche i risultati della rilevazione della centralina AulaPulita.
A Presto
Quello che Teodor Ariton, Michele Sacco insieme a Marco Lombardi stanno facendo è un importante esperimento che rovescia la tradizionale attività di controllo ambientale, a partire come in questo caso dalla qualità dell’aria. Non si deve più aspettare l’intervento delle varie agenzie preposte allo scopo, ma è la stessa cittadinanza a segnalare perché vi siano controlli più approfonditi ed esatti, ma anche ufficiali. Una volta tanto a Chiusi ci si muove per primi. L’augurio è quello che questa sparuta truppa di giovani sperimentatori si allarghi sempre di più.