Elezioni, anche a Chiusi il rifiuto del confronto non ha pagato

Scaramelli-Renzi-Bettollinidi Paolo Scattoni

La mia avversione per Matteo Renzi non è di oggi, è rintracciabile nell’archivio di chiusiblog.it

All’inizio era un rifiuto “a pelle” per poi essere sempre più giustificato dai fatti e dai comportamenti. Il 22 gennaio dell’anno scorso ho pubblicato un mio post intitolato “Referendum: non è successo niente… o quasi”. Così scrivevo:

In Italia abbiamo dovuto subire una campagna referendaria che è durata più di un anno. È stata pervasiva, personalizzata e drammatizzata. Il risultato è stato chiaro e clamoroso. Il 60% dei votanti ha detto NO a quella riforma. È stato detto no al tentativo di centralizzare il potere politico. La cosa che più meraviglia è la mancanza di un‘adeguata riflessione su quanto è accaduto.”

La riflessione non c’è stata, anzi si è sorvolato su altri avvenimenti negativi per il PD che dovevano invece far discutere come le elezioni regionali in Sicilia.

La chiudo qui perché è una regola di chiusiblog quella di occuparsi del “locale” per il dibattto nazionale ci sono spazi molto più qualificati e attrezzati di questo.

Il dibattito su come questi risultati andranno a impattare sulla vita politica a Chiusi è cosa che riguarda questo blog dove sappiamo che i politici del PD locale hanno deciso di non intervenire. Ho via via sviluppato la convinzione che ci possa essere una dimensione “comunitaria” su molti ambiti a prescindere dalla rappresentanza eletta che in mancanza di volontà o capacità non riesce a rispondere adeguatamente i problemi.

Con questi risultati elettorali ne sono ancora più convinto.

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