di Paolo Scattoni
Da fonti non ufficiali, ma piuttosto attendibili, l’alimentazione in direttissima a 25.000 volt a corrente alternata e il nuovo sistema di distanziamento dei treni ERTMS saranno messi in opera entro il 2022. Da quel momento sarà impossibile per il materiale rotabile attuale per i regionali cosiddetti veloci e gli Intercity non potrà più circolare sulla direttissima. Questo implicherà tempi di collegamento per Roma intorno alle 2 ore e mezzo (rispetto a 1h e 15- 1h e 45 di oggi) e anche di più. Soltanto i treni ad alta velocità possono sin da ora utilizzare i due sistemi.
Quello che quindi si prospetta è la concessione di una o due coppie di treni ad alta velocità su Chiusi rappresentano un contentino (utilizzato in campagna elettorale come un trionfo) per Paolo Scattoni far passare un passaggio epocale negativo per un grande vantaggio. Lo stesso si può dire, ma con implicazioni negative meno evidenti per i treni per Firenze. Il comitato pendolari del Valdarno già si è fatto sentire reclamando materiale rotabile per i pendolari che permetta l’accesso alla direttissima. Purtroppo l’aria che tira non permette di essere ottimisti perché per rendere quei treni non un “tappo” per gli eurostar nella tratta Orte- Roma e Figline- Firenze si dovrebbe pensare a treni pendolari, che pure esistono, che vadano a 200 km/h con il doppio sistema. Purtroppo fra gli acquisti fatti e previsti non ci sono treni con quelle caratteristiche.
Sono ormai anni che in diversi ambienti, compreso chiusiblog, si pone il problema, ma d chi dovrebbe dare risposte si è assistito a un pervicace silenzio. Sorprende anche l’atteggiamento di forze politiche che avrebbero qualche vantaggio a sollevare la questione in Parlamento o anche in Consiglio regionale.
Fra qualche giorno, ci dicono, ci sarà un incontro con l’attuale (ma per quanto?) viceministro ai trasporti Nencini, chissà se ci sarà una risposta su questo. Personalmente ne dubito assai.
Ho trovato questo commento di Aberto Baessato su facebook:
” Ascoltando qualche addetto ai lavori, pare che la “Compagnia” stia poco a poco spostando l’interesse dagli Intercity agli Eurostar. Rendendo di fatto i primi meno accessibili. In un prossimo futuro cercherà di spingere vero l’uso massiccio degli Eurostar.
” Ascoltando qualche addetto ai lavori, pare che la “Compagnia” stia poco a poco spostando l’interesse dagli Intercity agli Eurostar. Rendendo di fatto i primi meno accessibili. In un prossimo futuro cercherà di spingere vero l’uso massiccio degli Eurostar.”
Non si capisce il futuro dei treni pendolari che non possono certo essere gli eurostar. È sempre il solito discorso, si prospetta un futuro nebuloso come zucchero per l’amara pillola (per non prlare di altro medicamento). Le carte simettano TUTTE sul tavolo da subito.