di Paolo Scattoni
Come ho già avuto modo di scrivere in un mio post precedente sono stato impegnato venerdì, sabato e domenica in un corso fuori Chiusi e quindi non ho potuto gestire adeguatamente chiusiblog. Me ne scuso ancora, ma può capitate.
Il problema riguarda una lettera inviata il 19 aprile alle 13 dal sindaco in risposta ad ad una richiesta di assemblea inviata dal comitato al sindaco pubblicata anche da chiusiblog il 24 marzo. La lettera del sindaco non è stata citata nell’assemblea che si è tenuta appena otto ore dopo. Quella lettera non è stata citata per il semplice motivo che non era stata letta. Molto semplice. I tre destinatari non stanno sempre davanti al computer.
La lettera del sindaco in formato PDF non è facilmente pubblicabile. L’ho quindi trattata come immagine e riportata in apposita pagina. Ora, quindi appena tre giorni dopo è possibile leggerla e commentarla.
Prima di lamentarsi i bravi giornalisti dovrebbero considerare che loro sui loro giornali ci lavorano a tempo pieno. Questo blog è gestito da un volontario con il contributo di tutti quelli che ci vogliono scrivere. Chiedo quindi a tutti di commentare e contribuire su un argomento come quello del carbonizzatore che dovrebbe interessare tutti.
La richiesta andava fatta ma personalmente non mi aspettavo una risposta diversa dal NO.
Il personaggio ormai lo si conosce bene e per fortuna sempre più cittadini si stanno rendendo conto di quale sia il suo modo di amministrare: antico e improponibile per i tempi di oggi.
È un errore politico e soprattutto compromette un buon processo decisionale per un impianto di così grandi dimensioni. Quello che il sindaco non sembra afferrare è che la partecipazione non solo è dovuta ma anche utile. Deve accompagnare tutt il processo decisionale.
L’approvazione all’unanimità della mozione di SI Toscana a Sinistra in Consiglio Regionale rihiama questo elementare concetto. Il trascurarlo può essere percepito come segno di arroganza.
Al di là degli aspetti procedurali il dato politico è che il sindaco rifiuta qualsiasi possibilità di confronto e partecipazione diretta della popolazione nella questione.