Carbonizzatore: anche il Consiglio regionale diffonde strumentalmente paura?

consiglio_regionaledi Paolo Scattoni

Il sindaco di Chiusi il 20 aprile nel servizio su facebook “Juri risponde” mi ha esplicitamente inserito fra i fomentatori di paura. Chiedo al sindaco di avere la cortesia di dire quando questo sia successo.

Il 19 aprile il Consiglio regionale della Toscana ha approvato una mozione presentata dal gruppo SI Toscana a sinistra (http://www.consiglio.regione.toscana.it/upload/crt/fascicolo/MOZ_1202.pdf). L’approvazione è avveuta all’UNANIMITÀ, quindi da sinistra a destra passando per il PD.

Cito un passaggio di quella mozione che io, molto più modestamente, condivido in pieno:

(…) Ricordato che un’ipotesi di analogo impianto di carbonizzazione idrotermale da localizzare nella zona indstriale Salanetti, nella frazione Lunata di Capannori, fu resointa a luglio 2016 dalla commissione scientifica del Centro ricerca Rifiuti Zero, che ur ritenendo la tecnologia degna di di approfondimento, non la ritiene pronta per una sua industrializzazione impiantistica, non essendo ben definita la natura del prodotto finito (se fosse rifiuto oppure no) e la questione delle acque di scarto;

Ricordato che il progetto di Capannori è stato alla fine ritirato dai proponenti in sede di procedura di assoggettabilità, mentre un nuovo progettoa Piombino risulterebbe in itinere nella procedura di assoggettabilità;

Considerato che i progetti riguardanti Chiusi non sono stati preceduti da un doveroso e preventivo confronto partecipativo con le popolazioni interessate ,né ad oggi è stata messa in atto alcuns forma di partecipazione pubblica, peraltro prevista dalle normative regionali, per approfondire sia le referenze industriale delle tecnologie impiegate sia i possibili ambientali e sanitari (…)”

Ebbene io sinora non ho detto di più di quanto così chiaramente sintetizzato nella mozione. Anche i consiglieri regionali sono dunque propalatori di paura?

Ci dica piuttosto il sindaco se ha o meno rettificato il passaggio virgolettato della sua intervista in cui vanta il pieno sostegno al progetto dell’assessore regionale all’ambiente.

Suggerisco poi la pubblicazione del testo che solo marginalmente modificherebbe quello presentato da Acea in sede di bando.

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