Fiorini: Perchè lascio la Commissione scuola

di Rita Fiorini Vagnetti

Con la presente intendo comunicare di aver presentato il giorno venerdi 15 luglio, in comune, le dimissioni dall’incarico di rappresentante della “minoranza” nella Commissione istruzione-scuola, deliberata dal Consiglio comunale in data lunedi 11 luglio.

Cerchero’ di spiegare in modo conciso le motivazioni che mi hanno indotto alle dimissioni da una Commissione da me personalmente proposta con un’interrogazione al signor sindaco.

 Il giorno giovedì 14 luglio, alle ore 21, dopo accordo verbale si e’ riunita la Commissione cosi’ formata: consigliere Roberta Chiezzi, consigliere Rita Fiorini Vagnetti, consigliere Sara Marchini (assente), era invece presente l’assessore Andrea Micheletti.

All’inizio della seduta l’assessore “ha letto molto dettagliatamente tutti gli articoli dello Statuto comunale, riguardanti le Commissioni consiliari, compresa quella speciale, in modo da non incorrere in eventuali incomprensioni o forme di prevaricazione”.

La scrivante, per inciso, ha subito affermato di aver letto e di essere a conoscenza degli articoli e delle competenze delle commissioni, anche perche’ durante il Consiglio comunale tutto era stato ben definito sia dal sindaco sia dalla scrivente stessa.
L’assessore e la consigliera (Chiezzi) hanno poi “dettagliatamente specificato che bisognava muoversi con molta cautela, diplomazia e senza incorrere nel pericolo di offendere la sensibilita’, eventualmente, degli operatori scolastici da contattare con primi approcci…”

La scrivente, per inciso, puntualizzava di aver operato nella scuola per ben 48 anni legalmente riconosciuti e ritiene con qualche merito, non fosse altro quello della diplomazia e del buon senso. Comunque il colloquio e’ continuato con la evidente convinzione da parte mia che tutto fosse gia’ stato accordato, forse deciso… senza tener conto che la sottoscritta nella Commissione non solo era un consigliere ma soprattutto un esperto, un competente, un operatore scolastico di grado superiore a quello degli altri consiglieri e quindi forse con qualche conoscenza in piu’ di leggi, bon ton, accomodamenti”…

Data l’impossibilita’ di riunire a breve la Commissione e comunque nel rispetto dei tre mesi di tempo concessi dal sindaco per la presentazione di un progetto globale, compresa la eventuale preparazione della cerimonia per i 51 anni -nascita istituto superiore Einaudi-, a causa del periodo di ferie di cui avrebbe usufruito la consigliera Chiezzi (da sabato 16 luglio alla seconda meta’ del mese di agosto, dopo ovviamente il 15) e del fatto di non conoscere, al contrario, la disponibilita’ della consigliera Marchini, dopo una serie di ipotesi offerte dalla scrivente, l’assessore Micheletti ha continuato a ripetere che era “necessario eleggere un presidente, considerato il fatto che la sua partecipazione era solo da “esterno”.

A questo punto, non sapendo piu’ cosa proporre, ho rivolto la seguente domanda alla consigliera Chiezzi: “Avete gia’ pensato ad un nome per il presidente (Chiezzi, Marchini, Fiorini)” .
La risposta e’ stata secca e senza possibilita’ di opposizione : Sara Marchini. A questo punto, visto che sembrava ormai inutile continuare a “dialogare”, ho avanzato molto energicamente le mie riserve, non solo sulla consigliera Marchini, che non ho il piacere di “conoscere” neanche come ex alunna in quanto la stessa ha frequentato il liceo artistico ad Orvieto e non uno dei corsi delle scuole da me dirette, ma su tutta la posizione e l’intero atteggiamento della maggioranza.

Non lo condivido forse per una differenza generazionale, ma ritengo che dovro’ svolgere, da ora in poi, solo il mio ruolo di opposizione.
Ruolo che mi e’ stato assegnato da un piccolo ma “significativo gruppo di elettori”, che hanno diritto ad essere rispettati.
Probabilmente cio’ e’ quello che si aspettano da me, come del resto ho iniziato a fare nell’ultimo Consiglio comunale, votando contro provvedimenti che ho ritenuto e ritengo non idonei allo sviluppo, all’interesse e perche’ no al bene del paese (ad esempio, bioecologia, gestione associata in materia di reclutamento e concorsi, convenzione per l’esercizio associato delle funzioni in materia di trasporto pubblico locale , chiedendo una riflessione in piu’ su argomenti tanto importanti e delicati prima delle approvazioni !).

Ho provato, inizialmente, ad intessere un dialogo collaborativo proprio per le finalita’ di cui sopra nell’ambito di una partecipazione democratica alla quale non posso rinunciare, considerato il mio background culturale, il mio percorso sociale, professionale e umano.
Se cio’ non e’ possibile, cerchero’ di andare avanti con le mie idee e la  mia preparazione, sempre.
Per inciso, non ho “bisogno di qualche contentino”!
Mi spiace per il voto della minoranza che ,se ci sara’ un’altra occasione, potra’ essere investito in altro modo.
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7 risposte a Fiorini: Perchè lascio la Commissione scuola

  1. pscattoni scrive:

    In effetti si tratta di una commissione a tempo per innescare un processo di più lunga durata. L’arroganza della maggioranza si vedrà eventualmente quando fra due o tre mesi la commissione farà conoscere i risultati del proprio lavoro.

  2. pmicciche scrive:

    Resta il fatto che la Commissione è stata creata con un finalità che rimane, al di là delle pur legittime riserve della Sig.ra Fiorini, di primaria importanza, visto l’argomento trattato. Come ricorda la stessa Professoressa, dovrà essere il “primo passo verso la formazione di una Commissione allargata…per far partecipi tutti gli operatori della zona ed altri ancora a momenti condivisi di proposte e considerazioni.” Insomma la finalità rimane e, mi si corregga se sbaglio, credo sia anche uno dei pochi strumenti tecnici a disposizione dell’Opposizione con i quali cercare di aumentare, benché non senza fatica, il livello di partecipazione su argomenti fondamentali come questo.

  3. marco lorenzoni scrive:

    Ma una commisione fatta così serve a qualcosa?
    Le scuole di Chiusi e in particolare le superiori di Chiusi si dibattono da anni in un mare di difficoltà e ogni anno rischano di non raggungere uil numero legale. L’anno scorso raggiunto solo grazie ad un forte affflusso di stranieri. Quelle di Chiusi appaiono da tempo scuole in disarmo, per colpe proprie e per tendenze nazionali. Quindi è giusto che il Comune si faccia carico del probema e cerchi di affrontarlo. Ma questo, come si dice da queste parti “non è il verso”. Forse, come dice Scattoni, una “consulta” ampia, composta da tutte le componenti della società chusina potrebbe avere un senso e ottenere qualche risultato. Una commissioncina così – con o senza la signora Fiorini – lascia il tempo che trova. E la Primavera farà bene a starne lontana…

  4. Rita Fiorini scrive:

    A proposito dell’osservazione del signor Scattoni vorrei dire quanto segue:
    l’iniziativa per i 51 anni dalla nascita dell’Einaudi era solo un modo per accentrare l’attenzione sul problema e far partecipare tutti gli ex ad una rinascita che vorremmo ci fosse al piu’ presto.
    La Commissione speciale doveva essere solo il primo passo verso la formazione di una Commissione allargata come detto durante il Consiglio comunale proprio per far parteci tutti gli operatori della zona ed altri ancora a momenti condivisi di proposte e considerazioni.
    Solo per inciso : i tre mesi concessi dal sindaco rischiavano di essere “una farsa”, un sistema a me non congeniale di impegno e di lavoro per il quale si puo’ anche rinunciare a qualche svago in piu’ quando c’e’ un motivo valido soprattutto di interesse pubblico.

  5. pietro bacosi scrive:

    Credo che ormai chiunque vada alla dirigenza di questo comune non ha personalita’ propria. Non e’ altro che una persona , che deve proseguire il passato tracciato da altri e speriamo che non rischi di prendere delle decisioni sbagliate, ma faccia di testa sua con una propria coscienza e che apra gli occhi sulle vere necessita’ di questo paese scegliendo le persone capaci e non quelle suggerite dai comandanti di altre stanze, che hanno gia fallito il loro operato in questo paese che sta morendo. Meno politica di colore e piu dialogo con tutti per poter restare a galla altrimenti andremo a fondo. La signora FIORINI ha fatto bene a lasciare la commissione dove non avrebbe avuto spazi per dimostrare la sua esperienza in un settore dove e’ stata dirigente per finire a tenere il bibero’ a dei principianti scelti dall’ormai sistema che vige in questo comune. RITA FAI IL TUO DOVERE NON SARAI MAI SOLA IL CERVELLO SI MISURA CON L’INTELLIGENZA NON DALL’APPARTENENZA NUMERICA CHE A VOLTE COMANDA ANCHE SENZA RIFLESSIONI E PER DI PIU’ CON ARROGANZA DITTATORIALE DI CUI ESISTONO DIVERSI COLORI: DAL ROSSO AL NERO

  6. pscattoni scrive:

    A parte lo “stile”, la istituzione di questa commissione non mi è sembrata una grande idea infatti aveva due obiettivi molto diversi fra loro: le celebrazioni del 50° anniversario della fondazione dell’Einaudi e la “verifica delle iscrizioni” (in pratica le difficoltà incontrate nella ristrutturazione della scuola con i nuovi corsi).
    Debbo dire che il primo punto mi interessa molto poco. Secondo me, invece, il secondo punto è quello vero. Per questo però ci vuole un impegno molto diverso. Occorrerebbe una sorta di “consulta”, presieduta dal sindaco o dall’assessofre competente, con un rappresentante di maggioranza e opposizione, ma soprattutto la rappresentanza degli imprenditori, istituti di credito, del sindacato etc,
    C’è bisogno di sostenere il nuovo corso degli istituti superiori di Chiusi sia per quanro riguarda la formazione professionale che quella tecnica.

  7. lucianofiorani scrive:

    Un gesto doveroso contro l’arroganza.
    Voglio sperare che nessun consigliere della Primavera si presti a sostituire la Fiorini in quella Commissione.
    Che facciano da soli, se è questo che vogliono.

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