di Paolo Scattoni
Premessa doverosa: queste sono considerazioni personali di un semplice aderente al Comitato sul carbonizzatore e non impegna nessuno se non chi l’ha scritta.
In rete è stato pubblicato un volantino sull’area ACEA (ex centro carni) intitolato “Basta bugie, basta bufale”. Visto che come contribuente il volantino lo pagherei anch’io, credo che sarebbe corretto che si dicesse chi avrebbe propalato queste bugie e bufale. Se l’Amministrazione comunale pensa che il responsabile sia il Comitato sul carbonizzatore sbaglia indirizzo. Sarebbe bene, però, che lo dicessero esplicitamente.
Perché la bufala sarebbe proprio del sindaco? Ecco i motivi:
1) Il comitato si chiama “sul carbonizzatore” e non “no al carbonizzatore”. Poi al suo interno c’è chi dice no e chi dice “approfondiamo”. Se c’è stata informazione, questa è arrivata dal Comitato e inizialmente da una pagina di questo blog denominata “Vicenda ACEA”. Le informazioni sono lì e ci dica il sindaco dove sarebbero le bugie. Poi però il sindaco ci dica anche quale informazione ci ha fornito l’Amministrazione. Un po’ di decenza per favore.
2) Il Comitato ha chiesto più volte un incontro pubblico con la popolazione. La richiesta è stata prima ignorata (quando si dice la cortesia istituzionale!) e poi negata.
3) La ricerca di informazione del Comitato ha riguardato altri tentativi di applicazione del brevetto Ingelia. Abbiamo scoperto che a Capannori non hanno voluto l’impianto e a Piombino già dalle prime valutazioni ambientali è stato prescritto che l’impianto dovrà essere realizzato “per moduli” praticamente per vedere “l’effetto che fa” visto che non ci sono esperienze pregresse se non un piccolo impianto molto più ridotto rispetto a quello proposto a Chiusi e che utilizza le bucce di arancia.
La propaganda dei volantini del sindaco proprio non ci tocca. Già nel suo piccolo questo blog in questi giorni ha raddoppiato i contatti (più di 200 al giorno). Il sito facebook del comitato in pochi giorni ha superato 1000 iscrizioni che continuano a buon ritmo. Allora se il volantino del sindaco non è una fake, vogliamo rassicurare il primo cittadino che l’informazione corretta continuerà ad esserci. Se poi vogliamo chiudere la questione basterebbe una piccola variante alle norme tecniche di attuazione del PRG relative a quell’area in cui si dica “non sono ammesse industrie insalubri di prima e seconda classe”. CI DICA IL SINDACO SE VORRÀ PROVVEDERE. Altrimenti le bugie e le bufale le diffondono altri, molto vicini al signor sindaco.
iniziamo a pubblicizzare il nostro paesello come: “CHIUSI, LEADER MONDIALE NEL CONVOGLIAMENTO E SMALTIMENTO DI RIFIUTI E SPORCIZIA” Chissà come risponderanno i potenziali turisti?
Carlo (Giulietti) ti ringrazio. Ma non personalizzerei la questione. Il sindaco ci dirà a chi si riferisce. Per quanto riguarda questo blog ci sono più di otto anni tutti documentati. Basta leggere. È un esercizio faticoso, lo so, ma che ci possiamo fare.
Sicuramente mi sono perso qualche passaggio della vicenda carbonizzatore, sicuramente ho informazioni superficiali, ma purtuttavia mi appare chiaro che, fino ad ora, era mancata una apertura dell’amministrazione che rendesse la vicenda meno misteriosa evitando così illazioni e preoccupazioni da parte di molti cittadini.
In merito al volantino, mi sentirei di escludere con assoluta certezza che, né Paolo Scattoni, né altre persone che conosco e fanno parte del comitato, possano essere imputate di falsità!
In questo sport altri, spesso, sono maestri, politici asserviti ad interessi personali, a poteri economici o per semplici fini di gradimento elettorale, in primo luogo! Senza riferimenti a fatti e persone di questa vicenda , ovviamente, ma come si fa a fidarsi a scatola chiusa?
Il nostro blogger, magari, potrà essere accusato di altro, nessuno è perfetto, a volte anche io mi sono trovato in disaccordo con lui, ma dalla sua correttezza e onestà morale e intellettuale credo che molti, troppi di quelli che spesso vedo salire sul “pulpito”, avrebbero solo da imparare.
Nel particolare, sarebbe interessante accertare se abbia valore diverso la generica indicazione “non sono ammesse industrie insalubri”, rispetto quella con l’aggiunta “di prima e seconda classe”. Se così fosse non troverei difficoltà nella precisazione, salvo, si pensi di mettere in atto un doloso tentativo di raggiro. Ma, credo sinceramente, sia un’ipotesi da scartare…
La questione è, a mio avviso, molto semplice.
Il volantino, che segue la mozione approvata da Pd e 5Stelle, è solo fumo negli occhi per i cittadini.
Un’operazione di “distrazione di massa”.
Si scaglia contro cose (inceneritori, termovalorizzatori, discariche…) che nessuno ha mai proposto e che non sono neanche lontanamente all’ordine del giorno (per fortuna!).
Ma distraggono da quelle che sono invece incombenti: il carbonizzatore e gli impianti successivi che Acea ha dichiarato, nero su bianco, di aver intenzione di costruire nell’area ex Centro carni.
Come facciano, poi, a parlare di “attività” salubri nella filiera del trattamento dei rifiuti lo sanno solo loro.
Si vuol davvero mettere un limite invalicabile su queste faccende? Benissimo.
Si modifichino, come dice Paolo (Scattoni), le norme tecniche di attuazione del PRG relative a quell’area in cui si dica “non sono ammesse industrie insalubri di prima e seconda classe”.
Ciò fatto, resterebbe comunque sul piatto al questione del polo che Acea intende costruire a Chiusi; a noi cittadini ci va bene oppure no?
Il volantino in sede di eventuale ricorso amministrativo ha valore zero. Mentre vale quello che è stato votato. Ha invece un grande valore per la politica locale e per questo deve essere conservato.
Però nel volantino si legge “no ad attività insalubri “ se non ne è specificato il grado credo si debba intendere : di ogni ordine e grado. Come promessa la vedo dura da mantenere, maglio conservare questo volantino per usarlo al momento opportuno in sede legale.