di Paolo Scattoni
Bene ora che le due consigliere del Movimento 5 Stelle a Chiusi hanno finalmente perseguito quello che alcuni di noi avevano sospettato: allinearsi con il sindaco Bettollini sulla questione carbonizzatore, anzi scrivere per lui la mozione approvata nell’ultimo consiglio comunale, possiamo cominciare a discuterne.
Iniziamo da una presa di posizione ufficiale del gruppo pentastellato in Regione.
Come noto il gruppo di SI Toscana a sinistra aveva presentato una mozione (n.1202). <
Quella mozione fu votata all’unanimità in Consiglio regionale. È interessante leggere la dichiarazione di voto del capogruppo M5S Giannarelli.
“Voteremo a favore di mozioni che, non me ne voglia Fattori, ma poco aggiungono, nel senso che di fatto, insomma, se c’è un progetto, c’è la assoggettabilità via, poi se è assoggettabile si farà e via. Però votiamo a favore convintamente, ero lunedì a Chiusi e ho visto con i miei occhi l’area che avevo già visitato nel 2015 dell’ex centro carni. Ha tanti aspetti positivi, tanto quanto quelli negativi. Sul carbonizzatore, anche qua, in presenza di un progetto potremmo esprimerci, perché di fatto non esistono impianti in Italia, forse, nella nostra regione sicuramente, sarebbe il primo, quantomeno bisognerebbe capire che cosa vogliono fare. La cosa che preoccupa tutti in quella zona, soprattutto è l’assoluta mancanza di informazioni del tipo di intervento. Comunque stiamo lavorando una serie di iniziative con il nostro gruppo locale che poi verrà opportunamente messo a conoscenza anche il nostro Consiglio Regionale. Voteremo a favore.”
Il passaggio conclusivo è molto interessante “stiamo lavorando a una serie di iniziative con il nostro gruppo locale che poi verrà opportunamente a conoscenza il nostro Conisiglio regionale”. Questo succedeva il 14 aprile. Ma di questo impegno autonomo dei pentastellati a Chiusi non se ne sapeva niente. Il motivo di questa separazione dalle attività de comitato non è dato sapere. Non lo sa neppure il consigliere M5S di Chianciano che pure partecipa ai lavori del comitato. A cosa è dovuto questo comportamento? Vorremmo sorvolare, ma purtroppo il voto in consiglio è un atto politico che deve essere tenuto in considerazione anche se difficilmente spiegabile. Magari e due consigliere ci spiegheranno il mistero.