da Luciano Fiorani
Il Comitato ARIA esprime piena solidarietà all’Associazione ambientalista Il Riccio di Città della Pieve per la segnalazione alla Procura della Repubblica di Siena con cui l’Amministrazione Comunale di Chiusi ha ipotizzato i reati di minaccia e interruzione di pubblico servizio da parte dell’Associazione.
Come si dice in questi casi: sarà la magistratura a stabilire se sia “minaccioso” e se abbia in qualche modo interferito o addirittura interrotto il regolare funzionamento del pubblico servizio, il sollecito al Comune, dopo 75 giorni dalla richiesta (la normativa stabilisce un limite di 30 giorni per una risposta) inviato dal Riccio per avere un riscontro all’istanza che richiedeva l’inclusione dell’Associazione nei procedimenti decisionali per la costruzione di un carbonizzatore nell’ Ex Centro Carni di Chiusi, ed in difetto della quale avrebbe fatto segnalazione all’ANAC (Autorità Nazionale Anti Corruzione).
A noi interessa stigmatizzare una interpretazione della politica che non tollera intromissioni e considera i legittimi interessi dei cittadini e delle associazioni come intralci al proprio libero agire.
Ovviamente ci sono leggi e normative che stabiliscono tempi e modi per esercitare questi interessi e che devono essere rispettate ma qui si tratta di altro. Si tratta di poter esercitare i diritti fondamentali del vivere democratico: informazione, partecipazione e espressione nelle scelte di politica amministrativa che hanno conseguenze dirette sulla vita e la sua qualità degli abitanti di un territorio. L’intolleranza che trasuda da questo episodio manifesta la difficoltà ad un confronto con i cittadini che esuli dal semplice ed incondizionato plauso e impone una risposta sul piano della politica, coesa e determinata per far si che le scelte che si operano sul territorio siano prese sempre di più con il pieno e diretto coinvolgimento dei cittadini.
Per questo sollecitiamo tutti i cittadini a dare la propria adesione e a partecipare alle iniziative che il Comitato ARIA prenderà, la prima delle quali sarà l’avvio dell’iter per richiedere, a termini di legge, l’inclusione nei processi decisionali per la costruzione del carbonizzatore che ACEA ha intenzione di realizzare a Chiusi.