In ricordo di Nicla Capitini Maccabruni

571620di Carlo Sacco

Si è spenta all’età di 88 anni a Nottola la Prof.ssa Nicla Capitini Maccabruni, la mia insegnante di lettere al tempo di quando frequentavo l’ITC di Chiusi. Avevo avuto rapporti con lei durante il suo lungo soggiorno all’Istituto Storico della Resistenza in Toscana dove ricopriva un ruolo essenziale.

Una delle poche rare conoscenti in Toscana di grande rilievo della storia e della letteratura italiana ed europea, ma soprattutto dell’epopea della resistenza. Coniugata in età matura con il Dott. Franco Maccabruni di Grosseto era rimasta vedova di lui da diversi anni e viveva sola accudita da una badante.

La sua vita è stata improntata soprattutto allo studio ed alla ricerca storiografica ed era una di quelle tipiche persone che sentiva il nutrimento che le veniva dai libri dai quali non si separava mai. Nicla era la figlia di Capitini Bruno ,un esponente del PSI di Chiusi nell’anteguerra e nel dopoguerra, un umile artigiano che ha conservato sempre la cultura politica socialista che gli veniva da lontano, dai tempi del ” Rossino” al secolo Oreste Venturini,primo sindaco socialista di Chiusi.

Nicla rimasta sola al mondo, viveva quasi in uno stato particolare nel senso che aveva rotto i legami con le istituzioni chiusine, soprattutto con quelle assistenziali avendo fiutato la sua vulnerabilità materiale date le condizioni di salute in cui si trovava. Ogni tanto passavo a trovarla ed era per lei come toccare il cielo poiché poche persone la frequentavano e quindi si dilungava sempre in ore ed ore di discussioni dalle quali si poteva cogliere che la sua lucidissima mente non mettesse nel dimenticatoio principi, valori e conoscenza delle cose. Credo che veramente poche persone della sua età a Chiusi abbiano conservato una lucidità mentale ed un realismo come lei aveva saputo mantenerselo in maniera più che naturale. Forse l’hanno aiutata le letture,anzi senza forse, di certo.

Non sò che fine abbiano fatto o faranno i suoi scritti, i suoi appunti soprattutto storici preziosissimi che aveva nella casa di Grosseto attualmente venduta, ma un comune come quello di Chiusi credo che dovrebbe avere già mostrato motivo di interesse nella conservazione di quegli scritti e che invece sembra che non abbia avuto….

Una piccolissima parte della sua biblioteca è stata da lei donata all’Auser di Chiusi Città, ma con tutto il rispetto per i frequentatori di detta associazione,non credo che siano adatti alle letture proprio per la natura delle materie trattate, e tale osservazione non è stata soltanto la mia ma anche di altri.

Una figlia di questa terra, intelligente e di personalità particolare e proprio per tale particolarità e carattere talvolta spigoloso e reattivo alle possibilità che spesso si incontrano oggi verso persone e situazioni che avrebbero potuto approfittare della sua solitudine e del suo carattere di donna forte e volitiva, spesso succedeva che non aveva timore di mettersi in contrasto a viso aperto verso persone ed istituzioni che sentiva che non corrispondevano alla sua etica. Mi dolgo solo di una cosa ed è quella di non averla potuta frequentare negli ultimi periodi della sua vita essendo spessissimo lontano da Chiusi perchè è stata una donna di grande cultura dalla quale si poteva imparare molto.

Che la terra ti sia lieve Nicla; molti dei tuoi allievi ed anche altri ti hanno dimenticato,soprattutto perchè non avevi indirizzi comportamentali a quelli che tu ritenevi giustamente fossero i loro supposti interessi e senz’altro non ti sbagliavi, quindi ti tenevano a distanza considerandoti ormai ”roba da dimenticatoio”. Io non sono mai stato fra quelli e sono felice- quando ho potuto- di esserti stato vicino per capirti e cercare di lenire la tua solitudine.

Carlo Sacco

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