di Paolo Scattoni
L’assemblea nazionale del PD ha visto un piccolo, ma significativo movimento. Prima di tutto il congresso che si terrà prima delle elezioni europee e quindi entro febbraio. In prospettiva del congresso è finalmente arrivato il momento di discutere.
Si vanno delineando anche le candidature. Quella di Nicola Zingaretti la conoscevamo. A quella si è affiancata quella di Minniti che dopo molte esitazioni ha preso forma. Subito dopo quella di Maurizio Martina, segretario dimissionario. Poi forse ci saranno molte candidature di personaggi con poche possibilità. I sondaggi dicono che la candidatura di Zingaretti è quella più gradita fra gli iscritti del PD con il 42%. Arrivare al 51% potrebbe essere importante perché senza la maggioranza assoluta al Congresso si tornerà a un segretario non più eletto direttamente dagli iscritti. Sarà comunque interessante capire come i vari candidati si posizioneranno sui contenuti
È arrivata l’ora del dibattito anche a Chiusi. Il primìo passaggio sarà mercoledì sul bilancio della festa dell’Unità. Al secondo punto dell’Ordine del Giorno ci sono le varie ed eventuali e forse qualche spiraglio per il dibattito per le strategie per il futuro si aprirà.
Se non sarà mercoledì, comunque il PD locale si dovrà pur porre il problema dell’allargamento del confronto alle altre forze della sinistra che operano da noi. Dovrà essere un confronto il più largo possibile perché il confronto delle idee non vicola nessuno, ma arricchisce tutti.