di Paolo Scattoni
Giovedì 29 pomeriggio si è tenuta una seduta del Consiglio comunale. Che ci sarebbe stato consiglio l’ho saputo da un commento della consigliera Lottarini del giorno prima. Questo blog è uno dei pochi a far conoscere ordine del giorno, data e orario. Tocca sempre rincorrere l’Albo pretorio o sperare di incrociare i sempre più rari manifesti. Avevo chiesto a un paio di consiglieri di inoltrare la lettera di convocazione tramite email. È un’operazione di pochi secondi. Ma non c’è niente da fare. Eppure posso assicurare che questo blog è abbastanza visitato.
Sono andato, ma non sono potuto rimanere fino alla fine. Ci sarà modo per ritornarci. Ma uno degli argomenti a mio avviso merita una valutazione immediata, anche per lo svolgersi della vicenda.
Come noto questo blog dibatte da anni la crisi della stazione di Chiusi quale nodo ferroviario. Così l’iniziativa dei due consiglieri di Possiamo di presentare una mozione al riguardo fu apprezzata da molti. La presentazione della mozione è dell’aprile scorso. Su invito del sindaco la mozione fu ritirata perché se ne discutesse in commissione ambiente. Dopo mesi e mesi di nessuna discussione il gruppo Possiamo decide di ripresentarla perché venisse discussa. Così nell’ultima seduta dopo appena otto mesi finalmente torna in Consiglio.
La posizione del sindaco è davvero sorprendente, qualcuno potrebbe dire ridicola. Dopo otto mesi il sindaco chiede che torni di nuovo in commissione. Ovviamente il gruppo consliare Possiamo declina gentilmente l’invito. A questo punto la maggioranza presenta una propria mozione affermando che in questa mozione sono ricomprese quasi tutte le indicazioni di Possiamo. C’è anche un breve interruzione perché i capigruppo possano eventualmente trovare un accordo.
Questa convergenza non c’è e quindi si passa alle votazioni. Quella di Possiamo è respinta per nove voti a quattro. Quella della maggioanza passa con nove voti e quattro astensioni. Bene hanno fatto ad astenersi per evitare di essere criticati per opposizione preconcetta. Invece l’astensione ribadisce che la fermata di uno o due eurostar sono bene accolte, ma non sono quelle a risolvere il vero nodo della questione.
Tutto inutile? Direi di no, utile anche se in negativo. Il dibattito consiliare offre molti spunti per capire l‘infimo livello di trattazione della questione. Partiamo da quello che ci ha raccontato il presidente della commissione ambiente che ci informa che qualcosa è stato fatto, convocando in commissione l’assessore competente, che sul tema si è troppo spesso dimostrato incompetente. Qui però c’è da chiarire quanto davvero la commissione abbia lavorato sul tema. Al momento dell’annuncio della ripresentazione ho contattato un membro della commissione e le ho chiesto quante volte si erano riuniti e cosa avessero discusso. Ebbene a qualla data, se ho capito bene, di quella mozione non si era mai seriamente discusso. Non sarebbee male chiarire la funzione di queste commissioni che non sono aperte e non pubblicano verbali. Per ora sono servite a rendere opaco il processo decisionale. Insomma d’accordo noi consiglieri non si deve rendere politicamente conto a nessuno.
Sui treni però è stato davvero da non credersi l’intervento del sindaco. Un punto è particolarmente interessante. Mentre la mozione di Possiamo introduce il tema assai critico della variabile tecnologica. La parte finale della mozione è secondo me quella più importante
Il citato sistema di segnalamento ERTMS permetterà di raddoppiare la frequenza di treni ad alta velocità Ma questa intensificazion non consentirà più la percorrenza in direttissima degli attuali locomotori dei regionli e degli intercity.
I regionali funzionano sempre più da “tappo” rispetto a treni che viaggiano in direttissima a 250 chilometri orari. La battaglia va quindi fatta sul ricondizionamento degli intercity che da tappo non fanno perché viaggiano a poco meno dei treni dell’alta velocità. C’è anche la questione della bi-tensione 3000 V a corrente continua a 25.000 volt a corrente alternata. Gli eurostar possono viaggiare nelle due modalità Se in direttissima si andrà come sembra al 24.000 in corrente alternata TUTTO l’attuale materiale rotabile utilizzato per il trasporto locale compresi gli intercity non potrà viaggiare in direttissima.
Perché di questo non si vuole discutere? Purtroppo su questo tema ci sono i sindaci sbagliati.
X Luciano Fiorani. Concordo e come disse Nanni Moretti a Piazza San Giovanni ( io c’ero fra l’altro) : “ con questi non vinceremo mai”….ed il che è tutto dire….ma purtroppo osservo che c’è ne sono molti che hanno dubbi, non è in discussione il vincere od il perdere, ma è in discussione che si vorrebbe difendere fino allo stremo delle forze l’establishment che fornisce l’ombrello sotto il quale si riparano tutte quelle forze che per regnare cercano di allargare la platea dei consensi a forze di natura diversa, tutte unite sotto l’egida del “ no ai barbari” che secondo loro sono quelli che hanno rovinato l’Italia.Chissa’ quando L’Italia veniva rovinata loro dove sedevano ? Poi assistiamo in tv al fatto che non danno tregua, si appuntano a mille cose, mille asperita’, che senza di loro al governo i nuovi inquilini abbiano compiuto.Patetici e produttori di inevitabile tenerezza che si scavano la fossa da soli, loro ed il loro personale di servizio mediatico.
Per quelli giusti intendevo che il sindaco è riuscito a far nominare Chiusi città europea dello sport e ha portato a Chiusi una scuola di eccellenza della moda, poi quanto tutto questo sia a favore del sindaco o di Chiusi è aperto a opinioni. La mia è che il ‘talento’ dimostrato in queste operazioni sarebbe stato meglio metterlo al servizio di Chiusi, pensando alla ferrovia per esempio, o a come far si che Chiusi non diventi sempre più una semplice cittadina in cima ad una collina.
Questi signori vanno semplicemente mandati a casa. Forse allora capiranno di aver sbagliato tutto.
Roberto (Donatelli) sindaci giusti per chi? Con questi comportamenti ci guadagna soltanto chi vuole il trasporto alta velocità a scapito di quello locale. C’è solo da capire se gli ultimi tre sindaci fossero consapevoli di quanto stava maturando. Quando ad esempio l’allora sindaco Ceccobao che avremmo dovuto guardare all’autostrada più che alla ferrovia era già informato? Lo stesso dicasi per il sindaco Scaramelli quando proponeva la favoletta della stazione in linea. Per non parlare del sindaco Bettollini quando focalizza l’attenzione sulla “connessione con l’Alta velocità” con la fermata di una coppia di eurostar. Tutti ignari della strategia di Trenitalia?
Facciamo pure finta di crederci, ma per favore muoviamoci concentrando i tanti interessati ad un efficace trasporto locale.
…No, no, i sindaci sono quelli giusti.