di Rita Fiorini Vagnetti
Il commento di Paolo Scattoni al mio sulla stazione, mi ha sollecitato a qualche riflessione in più. Per la prima volta ho letto con interesse l‘ accostamento delle mie idee a quelle del sindaco Sarebbe un “onore “se non ci fosse un difetto di fondo! Le nostre posizioni sono state sempre contrastanti e divergenti Se non lo fossero state non avrei votato contro, come minoranza ,tutte le volte che si sono presentate le circostanze che ho trovato discutibili. Però questa è un ‘altra storia
Il difetto, a mio avviso, é a monte ,all ‘impostazione iniziale del ragionamento. Quando io sostenevo la soluzione di più fermate, a prescindere dall’alta velocità, era ancora tutto “in fieri “e quindi tutto ancora da decidere a livello di scelte opportune e fattibili.
Ora é sicuramente tardi per tornare indietro ma non è da saggi ,sempre a mio avviso, persistere in posizioni che contrastano con la realtà attuale e con le reali esigenze del territorio. Possibile mi chiedo, da profana nel settore, che non sia programmabile un piano tecnico che armonizzi ciò che é stato realizzato con ciò che si potrebbe ottenere a favore di coloro che hanno necessità di usare il treno come mezzo di trasporto !? Senza perseguire sogni o chimere di non facile attuazione…
La tecnologia ha fatto, per fortuna ,passi da giganti Ma non credo che l’ intelligenza, la capacità e l’ esperienza umana e professionale siano morte.
L’ elemento umano, l’individuo sono sicuramente in grado di prevedere altre possibilità di realizzazione,senza stravolgere il già fatto con costi che sarebbero non accettabili .
Si tratta infatti di soldi pubblici e risorse per i cittadini.
L’uomo prevale sulla tecnica e riesce ,se vuole, a gestirla. Non si può ipotizzare il contrario…
Io ancora ci credo o ,per meglio dire ,ci voglio credere.
Grazie Alessandro (Fedi), non si poteva dire meglio.
Annuncio sull’intercity 583 di ieri, fermo ad Orte e già in ritardo per un guasto in linea:
Dlin dlon, si avvisano i signori viaggiatori che a causa di un guasto tecnico agli impianti, il treno verrà istradato via Fara Sabina – Montelibretti (linea lenta per chi non è pratico). Arriveremo a Roma con ulteriori 30 minuti di ritardo. Paolo (Scattoni) si riferisce a questo, che un domani non sarà dovuto ad un guasto tecnico ma sarà proprio l’infrastruttura che non permetterà l’accesso ai treni progettati per circolare sulla rete tradizionale.
Del pericolo reale di perdere i treni abbiamo discusso ad oltranza ma discutere non fa mai male.Ma non per questo,visto anche che è un tema che interessa il nostro territorio detto tema sia esente da tutto il resto che poi a guardar bene è proprio questo”tutto il resto”quello che nel tempo l’ha provocato.La mia idea-la dico in due parole-è quella che le mobilitazioni indette,le interrogazioni fatte all’interno dei comuni,le assicurazioni di ottemperare alle esigenze del pendolarismo,non portino a nulla o quasi,proprio per il fatto che abbiamo imboccato un percorso di allocazione di risorse che non è quello che interessa coloro che alla fine del percorso fanno i conti e mettono sulla bilancia il ricavato.Codesta gente non discute dell’utilità sociale di un servizio e quando può lo ridimensiona perchè si tratta di soldi.Purtroppo se la via imboccata è questa credo che ci voglia una risposta del tipo di quella dei gilet gialli in Francia ma non ne sarei sicuro che anche con tale volontà e risposta qui da noi si possa addivenire a qualcosa di concreto.La morale è in fondo quella che quando si decide nella politica una cosa come questa,se non c’è nulla alle spalle della gente che ne evidenzia la fottitura iniziata col progressivo disinteresse,la gente raccoglie quello che passa il convento.Lo sò che non è una soluzione ma è solo una constatazione,ma dovrebbe insegnare a parecchi ad essere presenti invece sono presenti solo chi se ne serve.
POSSIAMO PER FAVORE DISCUTERE DEL REALE PERICOLO DI PERDERE LA DIRETTISSIME PER I TRENI CHE OGGI FERMANO A CHIUSI?
Si,cara Sig.ra Fiorini,siccome lei si è pronunciata con un discorso che non fà una grinza e lo conclude nello stesso modo ineccepibilmente,allora mi spiega perchè da tempo immemorabile ha militato in un partito che ha favorito in modo indiscutibile la prevalenza della tecnica sull’uomo,perchè ha sempre pensato che lo sviluppo-questo sviluppo che abbiamo avuto-che doveva essere il motore per il progresso umano e che invece ha ridotto gli uomini ad essere schiavi del profitto ma soprattutto alla subordinazione-che ancora permane nella nostra società-al sistema dei soldi a scapito del sistema umano e dell’etica umanitaria?Non se ne era accorta?Mi chiedo se dopo 70 anni di governo gli italiani abbiano superato tale condizione.Ma l’imprinting fino a prova contraria lo danno i governi che spesso coperti dalle etiche politiche sfornate da chi ne ricava utilità ne vengono conquistati e formati.Ed allora io la capisco che ci siano dei distinguo da parte sua verso un qualsiasi Bettollini della situazione,ma le motivazioni di come si possa giungere a dire ciò che dice pensando di essere stata esente da quello che si è prodotto sotto l’indirizzo politico dei governi ai quali lei ha dato il suo consenso mi sembrerebbero una cosa un po’strana.Il trasformismo del partito più grande della sinistra ci insegna qualcosa in merito credo ed in fondo la differenza- mi scusi-ma io non ce la vedo proprio con quello di dove lei rivendica sempre di aver militato.
Anche io sono un “incrementalista”, ma ci sono grandi decisioni che di tanto in tanto si debbono prendere. Sul futuro della stazione la posizione del sindaco e quello della professoressa Fiorini coincidono perché non affrontano la grande decisione. Sul tema direttissima in questo blog è da anni che si tenta di discutere, ma l’impressione è che non si è capito o più probabilmente non si voglia discutere.
I treni che attualmente fermano a Chiusi e che nei tratti più critici utilizzano la direttisssima, a breve, non potranno più farlo perché inadeguati allo scopo. POSSIAMO PER FAVORE DISCUTERE DI QUESTO?