di Paolo Scattoni
Il congresso del PD si avvicina. Se ne parla tanto a livello nazionale, ma quel dibattito qui da noi è piuttosto assente. Quello che invece dovrebbe interessare è capire come potrebbe essere declinato a livello locale.
Nessuno può ormai negare che Chiusi è stato negli ultimi anni un esperimento di “scuola renziana”. Lo testimoniano non solo le visite ma anche la corsa ai selfie con il segretario presidente del consiglio di esponenti locali con tanto di famiglia. Inizialmente nel nostro comune quello conosciuto come renzismo godeva di una schiacciante maggioranza nelle elezioni locali e nazionali. La maggioranza in Comune non poneva alcun problema, il sindaco nel 2015 lasciava il Comune per un seggio in consiglio regionale.
Il partito era schiacciato sulle iniziative di Comune e Regione e tutto filava liscio. Il primo scricchiolio emerge con il referendum sulla riforma della costitituzione. A Chiusi prevalgono i SI, ma non sono i numeri di una volta. Come a livello nazional dove comunque prevalgono i no, quel risultato non viene preso nella dovuta considerazione. Si arriva al 4 marzo è è una cocente sconfitta elettorale. Il PD diventa opposizione e lo schema renziano
entra in crisi. A livello locale si risponde con il perdurante silenzio. Dopo la iniziativa con Emanuele Fiano si è taciuto fino alla festa dell’Unità, dove però si è di nuovo ripiegata su due iniziative sui risultati dell’amministrazione comunale e regionale. Niente o quasi niente sul congresso del partito.
Con un tesseramento declinante urge mettere in campo una strategia articolata. Provo a prospettare. Nel PD degli ultimi anni molti si sono impegnati con capacità e intelligenza. Si può pensare ad un recupero?. Ci sono poi forze che si collocano a sinistra. È possibile organizzare un confronto? C’è anche una sinistra diffusa locale rintracciabile anche sui social la si può coinvolgere anche quando su posizioni ritiche? Infine è necessario trovare una strategia per incontrare la cosiddetta società civile che non necessariamente vota a sinistra, ma che rappresenta forze che incidono sulla qualità della vita nel nostro territorio.
Insomma sarebbe un vantaggio per tutti se il PD cominciasse a mettersi in discussione anche in forma pubblica. La trasparenza non è un peccato.
Ho creato una pagina del blog con i nomi dei candidati e le relative mozioni per chi volesse
approfondire
https://www.chiusiblog.it/?page_id=34993
Sarebbe interessante riportare quei contenuti ad un confronto conle problematiche locali.