Nel sito ufficiale del Comune si trova una cronaca di un’iniziativa pubblica intitolata:
“Giro di boa per il sindaco Bettollini; due anni e mezzo di mandato raccontati in una serata all’insegna del confronto e della condivisione”
Dopo la solita celebrazione delle cose più o meno fatte ci dicono le cronache di una introduzione del sindaco di quasi due ore. Poco dibattito dunque. Rimane pure da capire se quell’articolo pubblicato sul sito del Comune sia un’iniziativa dell’Amministrazione comunale oppure del partito PD. Infatti alla fine si legge:
“La serata è stata introdotta dai saluti del segretario comunale del Partito Democratico di Chiusi Francesco Cimarelli; terminata la relazione del sindaco sono intervenuti nell’ordine Stefano Scaramelli (consigliere PD Regione Toscana), Simona Bonafè (deputata PD al parlamento europeo) e Andrea Valenti (segretario PD Provincia di Siena).”
Se allora è stata un’iniziativa di partito perché pubblicarlo nel sito ufficiale del Comune? È mai possibile che ancora non si riesca a comprendere la differenza. Brutto segnale davvero.
Mandarli a casa “cosa vuol dire?” si chiede Paolo Scattoni.
Per mandarli a casa intendo letteralmente quello che significa: mandare all’opposizione quelli che hanno sgovernato questa città da sempre e che negli ultimi decenni hanno raggiunto livelli di imbarbarimento impensabili.
Il problema, semmai, è come farlo. Come creare le condizioni perché avvenga.
Ma che sia l’unico obbiettivo ragionevole è, almeno per me, un fatto del tutto evidente.
Una risposta più scontata di questa non potevi darla. Ma siccome la tua deve sempre essere l’ultima…
Io sono uno di quelli, ma ci sono stati anche interventi di persone iscritte o che lo sono state fino a uno o due anni fa. Questo blog è un luogo che tengo attivo che mi costa fatica, ma che spero sia utile per un dibattito senza bollino. Se poi si guarda ai bollini spero che non siano solo quelli del PD a battere un colpo, ma anche altri, dentro e fuori il consiglio comunale.
se ci sono comincino a battere qualche colpo. VISIBILE A TUTTI
Condivido l’analisi di Luciano (Fiorani) ma non le conclusioni. Mancano più di due anni alle elezioni amministrative. Io come noto sono a favore di un approccio incrementale, passo dopo passo e senza anticipare troppo. Nel 1994 grazie all’impegno di alcuni, fui eletto in consiglio comunale, unico di una lista che ci piaceva chiamare non civica, ma di “impegno civile”. Era la prima volta che nel consiglio comunale a Chiusi entrava un consigliere senza simboli di partito.Furono quattro anni di duro lavoro, ma qualche risultato fu raggiunto anche grazie all’impegno in commissione di esterni volenterosi (nelle commissioni potevano entrare su designazione anche non consiglieri). Anche quando non si riuscì ad avre qualche esito nel settre allora più delicato, quello dell’urbanistica, riuscimmo a portare la questione all’attenzione dei cittadini. Questa secondo m è il ruolo dell’opposizione. Allora è importnte che ognuno nei propri ruoli faccia quello che deve fare. Nel PD ci sono persone perbene che si pongono il problema. Che vuol dire mandarli a casa? Vediamo cosa in questi due anni si può fare. Poi a ognuno la responsabilità delle scelte e del voto.
Ma non s’era spostato a sinistra?
L’interrogazione va fatta, fosse solo per rendere pubblico il fatto che ancora esistono persone che disapprovano profondamente questo barbaro modo di fare.
L’uso improprio della istituzione comunale è stato ripetutamente segnalato ma, ovviamente, non ha intaccato il loro modo di fare.
Questi non conoscono altro linguaggio che quello dei numeri: 9 a 4.
E a questa situazione c’è un solo modo per porre rimedio: mandarli a casa.
Malgrado, con tronfia sicumera, continuino a dire che “tanto qui comanderemo sempre noi” i numeri elettorali sono diventati tali che l’alternanza non è stata mai così possibile.
Quello che dice Daria (Lottarini) è giusto. Quello che non condivido è la rinuncia. Il richiamo al rispetto delle regole deve e comunque essere fatto sia che venga condiviso da tanti o da pochi.
Siamo alle solite, ricorderete che era successa la stessa cosa per il referendum costituzionale. Si, ci sarà anche ignoranza, ma trovo più scorretto l’utilizzo delle istituzioni al fine di avvantaggiare la propria parte p0litica. Non dimentichiamo poi che in consiglio comunale c’è un continuo richiamo da parte del sindaco, verso le opposizioni, a non fare politica, cioè viene definita “politica”quello che è un normale confronto tra posizioni diverse. Questo “fare politica” viene etichettato, con fastidio, come una volonta di ostacolare il lavoro della maggioranza. Si può fare anche un’interrogazione, ma interessa a qualcun’altro oltre a te, a me a Luca e forse un’altra decina di persone, che la maggioranza utilizzi il sito istituzionale per fare propaganda politica? Certo ci sono anche i soldi pubblici spesi per la comunicazione istituzionale…ma che vuoi che sia è un bravo ragazzo.
Con Manuela (Ricci) siamo stati colleghi per molti anni. Né lei e neppure io avremmo mai accettato un errore del genere da un nostro studente del primo anno!!!!
Con Luca (Scaramelli) sono d’accordo. Molto sommessamente gli chiedo se non sia il caso di presentare un’interrogaziioncina di una o due righe.
Ormai da anni la politica come eravamo abituati a pensarla noi, anche da punti di vista e opinioni diverse, caro Paolo (Scattoni), non esiste più, questi giocano un altro sport del quale a me francamente sfuggono le regole, social annunci e propaganda, senza un partito alle spalle, tutto nelle mani dell’amministratore di turno.
Il bravo giornalista con gran suono di fanfare l’aveva esaltata come iniziativa politica…ma sull’incongruenza con la pubblicazione nel sito del comune nemmeno una parola, poi se la prende con quelli che chiama pasdaran del governo…da che pulpito.
te ne sei accorto adesso? è un paese basato sull’ignoranza crassa!