Vorrei aggiungere alcune osservazioni al recente dibattito su questo blog sulla scuola superiore di Chiusi. La mia posizione potrebbe sembrare di parte,considerato il mio percorso professionale proprio nella lungo, difficile e meraviglioso percorso dell istituto superiore di Chiusi. Ma cosi non è …
Per conoscenza personale di lunghissima partecipazione sia come docente che come dirigente, posso essere la diretta testimonianza di quanto lavoro c è sempre stato: cercare di valorizzare l istruzione tecnica- professionale di una scuola che doveva competere con i vari mutamenti con i quali si stava cambiando rotta per la scelta dell istruzione superiore, in un territorio che culturalmente e socialmente non poteva e non voleva rimanere indietro, con molti esempi di valore culturale e morale. Tanti sforzi, a quei tempi, sono stati fatti per non perdere terreno e rimanere all ‘altezza della richiesta di un mondo in movimento e che voleva aggiornarsi per dare il meglio ai giovani per il futuro.
Tutto il personale scolastico, nelle sue varie componenti, non lesinava né tempo né impegno né professionalità,in un lavoro di team, prezioso per la riuscita del progetto scuola, inizialmente lottando per l’autonomia di Chiusi dall istituto di Montepulciano.
Moltissime iniziative anche di sapore europeo, nel tempo, sono state realizzate ed hanno aperto gli orizzonti con esperimenti di vita comunitaria quasi all avanguardia per scelte e determinazioni.
Scambi all estero,gemellaggi, partecipazioni ad iniziative teatrali entro e fuori il territorio. Elogi, riconoscimenti, premi ,.anche da parte del presidente della Repubblica in una riunione ufficiale al Quirinale per la presentazione del libro “Cambia l’Europa nell Europa che cambia“scritto in gemellaggio con studenti trentini.
Tutto questo lavoro non può essere ignorato (anzi vorrei proporre un incontro pubblico per far conoscere la “vera”scuola)o svilito anche per il rispetto verso coloro che sono “usciti”dalla scuola di Chiusi e che hanno ottenuto riconoscimenti prestigiosi a livello professionale
Anzi alcuni sono arrivati a ruoli amministrativi per esempio comune, provincia e regione in fasi diverse e con compiti differenziati. Sarà stato o no merito anche della scuola prescindere dalle varie idee?
A questo riguardo solo una nota di rammarico. Ho partecipato come unica consigliere di opposizione a cinque anni di gestione amministrativa del comune di Chiusi proprio con l’obiettivo anzi la speranza di dare ove possibile un mio contributo per qualche scelta propositiva per il miglioramento il rafforzamento del sistema scolastico ,frutto della mia lunga esperienza
Purtroppo i giovani spesso dimenticano e quindi i miei sforzi non sono stati compresi. Peccato, sarei potuta essere di aiuto
Comunque molto si può ancora fare e personalmente sono fiduciosa in tutti coloro che rappresentano a pieno titolo una scuola che ha tutti i requisiti per essere scelta ed apprezzata. Basta non avere né pregiudizi né incompetenza!!!
Il vero problema è che la nostra scuola (mi riferisco soprattutto al nostro professionale) non riesce a rimanere aggiornata con i mutamenti tecnologici che caratterizzano la nostra epoca. Ho avuto modo di conoscere alcuni neodipomati che sono riusciti a maturare competenze importanti oltre quelle impartite previste dai programmi. Come fare per rendere le comptenze “aggiuntive” degli studenti un patrimonio comune? Per il molto poco che vale la mia opinione credo che questa sia una priorità, possibilmente evitando le passerelle ad effetto.