Nei giorni 7 e 8 marzo il nostro Istituto è stato coinvolto in un’importante iniziativa formativa, sia per gli studenti che per le loro famiglie, nonché per tutto il personale docente.
Abbiamo avuto infatti l’onore ed il piacere di ospitare Don Luigi Merola, sacerdote e scrittore italiano, noto per il suo impegno civico e per la sua opposizione alla camorra.
Don Luigi, con la sua enorme capacità comunicativa, si è rivolto in modo diretto e coinvolgente agli studenti, che lo hanno ascoltato attentamente per due ore, ha affrontato interessanti tematiche e problematiche molto vicine agli adolescenti (tra cui, ad esempio, il consumo di sostanze stupefacenti), invitandoli a riflettere sull’importanza della legalità, ma anche e soprattutto auspicando un ruolo dei giovani che sia attivo e partecipe nella società, impegnandosi anche in prima persona, denunciando eventuali occasioni in cui si rendessero testimoni di spaccio. “Spaccio = mafie”
Il sacerdote, con un linguaggio che arriva dritto al cuore di tutti, ha raccontato le sue importantissime esperienze di vita testimoniando il suo percorso a fianco dei ragazzi di Forcella, un quartiere di Napoli, dove i clan hanno imperato fino a pochi anni fa.
Don Luigi ha fatto riflettere la platea sul ruolo della scuola come agenzia educativa, vista come strumento per liberarsi dall’ignoranza e per sottrarsi alla criminalità organizzata, esortando più volte i ragazzi ad impegnarsi nello studio per poter assumere poi il ruolo di cittadini consapevoli e protagonisti.
L’8 marzo, dopo aver incontrato gli studenti della scuola media di Chiusi e dell’Istituto Valdichiana nella mattina, nel pomeriggio ha incontrato anche i cittadini, le istituzioni locali, i rappresentanti delle associazioni.
Interessante anche la presentazione del suo ultimo libro, “Oltre ogni speranza” le cui copie autografate sono andate subito esaurite e della sua fondazione “A’ Voce d’è Creature”
Il ricavato dalla vendita del libro è destinato alla fondazione che si occupa del recupero di ragazzi a rischio.
La mancanza di tempo non ha permesso di avere un confronto nella presentazione di venerdì pomeriggio. Io avrei chiesto volentieri all’oratore se fosse a conoscenza dell’azione svolta dall’Opera per la Gioventù Giorgio La Pira. Quella organizzazione è operativa dal 1954 sebbene con un nome diverso. Con varie iniziative soprattutto in due villaggi estivi “La Vela” a Castiglion della Pescaia e “Cimone” sull’appennino ha formato decine di migliaia di ragazzi toscani. Li ho frequentati sin da studente delle medie e per una decina di anni. Le due settimane al mare che molti allora non si potevano permettere c’era un’ottima formazione sia civile che religiosa. Vi faceva riferimento la intelligentsia cattolica toscana, primo fra tutti il professor Giorgio La Pira. A quell’organizzazione sottoscrivo ogni anno il mio 5×1000 come forma di gratitudine per la mia crescita come persona.
Un ruolo simile lo ha avuto a Chiusi il lavoro svolto da don Mosè, anche se non ho frequentato le iniziative. Io credo che più iniziative di questo genere emergono e meglio è.