di Paolo Scattoni
L’iniziativa di questa sera alle 21.15 alla sala San Francesco sul progetto ACEA è stata pubblicizzata da tempo sui social, tramite volantinaggi e poster in alcuni negozi. Anche il giornale on line preferito dal sindaco il 25 scorso ne scrisse un articolo. Insomma si sapeva. UN amico mi ha segnalato il sito del sindaco che da appena tre ore ALLA STESSA ORA E ANCHE SULLO STESSO ARGOMENTO (al terzo punto) annuncia una sua iniziativa su facebook.
Era già accaduto nel 2018. La coincidenza la dice lunga. Se era un tentativo di sviare l’attenzione quella volta non gli disse bene. Se lo è ora probabilmente non gli andrà bene. La dice lunga però sulla concezione dei nostri politici locali della partecipazione.
Quello che il Comitato ha fatto e sta facendo non è stato un lavoro semplice e ha richiesto tanto impegno.
I politici dovrebbero essere felici che questo impegno ci sia perché anche la diversità di opinioni è una risorsa.
Personalmente considero penoso questo tentativo del sindaco. E finché è in tempo lo invito a venire a confrontarsi all’iniziativa del Comitato ARIA.
Sono assente da parecchi giorni da Chiusi, ed ancora lo sarò,diversamente avrei partecipato.Credo debba essere l’ora di riflettere che allo sviluppo economico-od almeno quello che è stato inteso finora come tale-si debba dare una diversa interpretazione da quella che i media normalmente ci danno.Visto come procede la politica e lo sfacelo che ha prodotto in questi anni-soprattutto guardandosi indietro-debba essere riconsiderato fortemente e messo in relazione soprattutto a due entità: quelle dei bisogni umani ed ai bisogni ambientali.Dei 25 posti di lavoro od altre amenità che verranno prodotte e chiamate sul piatto della bilancia per essere alla fine contrapposte come ”pesi” pensando che il piatto possa pendere da una unica parte, personalmente ritengo che questi non siano elementi opponibili di fronte alla possibilità di inquinamento di un territorio già al limite della sopportabilità,
intendendo come inquinamento non solo da quello delle emissioni ma anche da quello del traffico e della viabilità per l’affluenza dei mezzi.Forse non si è capito che quando si parla di inquinamento non se ne parla solo riguardo alle emissioni(e qui c’è la dizione delle autorità dove si dichiara che non saranno accettati impianti inquinanti),ma anche a tutte quelle attività che fanno funzionare gli impianti.E’ un modello di sviluppo che deve essere respinto e personalmente lo sono-e l’ho sempre dichiarato-che sono per respingerlo”a prescindere”.
Successo di pubblico, ma soprattutto di contenuti.