di Luciano Fiorani
Solo qualche giorno fa si contavano 1.000 aderenti alla pagina facebook del Comitato Aria; oggi siamo a 1.126. Gli interventi su chiusiblog sono stati molto seguiti. Soltanto i contatti relativi all’iniziativa di giovedì che l’annunciavano e commentavano hanno avuto più di 1000 contatti. Quelli di ieri a commento circa 250 e vanno aumentando.
La diretta facebook della serata con i tecnici è stata seguita da 300 persone
In sala erano presenti circa 150 persone.
I numeri del progetto Acea riportati e illustrati forniti dall’ingegner Fulvio Santucci dicono:
80.000 tonnellate di fanghi urbani (quindi di natura varia e imprevedibile) entreranno nell’impianto che funzionerà 24 ore su 24
Verranno trasformati in due tipologie di materiali
L’hydrochar, sostanza carboniosa (destinata ad essere bruciata o dispersa nei campi), che sarà prodotta in 7.600 tonnellate all’anno
Una frazione liquida (possibile fertilizzante) verrà prodotta in 5.600 tonnellate l’anno
Quindi entrano 80.000 tonnellate di fanghi, 13.200 tonnellate sono le sostanze prodotte dalla lavorazione.
Le restanti 66.800 tonnellate sono acqua da trattare e reimmettere nei corsi d’acqua circostanti
Secondo il progetto presentato da Acea finiranno in atmosfera: particolato pm10 e PM 2,5, maleodoranze, emissioni acustiche, monossido di carbonio, biossido di azoto, anidride solforosa, acido solfidrico, azoto ammoniacale, probabili diossine.
L’impianto sarà caratterizzato da 8 reattori di altezza 12 m.
Ok qui servono le Iene!!!!! Per forza…
É una vergogna…. Chiusi che progetta di rilanciare il turismo e le attività produttive sane. Di valorizzare il lago, il museo, la stazione??? Ma dove? Il mercato immobiliare dimezzera il valore, le persone e i giovani non hanno motivo di restare e andranno via e la qualità dell aria sarà peggiore. Il lago é il più inquinato del mondo e tutti tacciono… Grazie Chiusi…
x Maurizio Patrizi. Se vogliamo dirla tutta, c’è da ricordare che nel 2018 è stata emanata una diffida dalla Regione che intima al proprietario di provvedere a correggere alcuni parametri entro trenta giorni. Non c’è verso di sapere gli effetti di quella diffida. Mi sono rivolto all’ufficio del Difensore Civico regionale che mi ha indicato il responsabile del procedimento. Gli ho scritto, ma per ora non c’è stato alcun riscontro. Silenzio.
A questi numeri c’è da aggiungere che l’attuale depuratore, presente nella stessa zona, già tratta circa 60 mila tonnellate all’anno di liquidi da depurare, se poi tale impianto verrà sostituito da uno nuovo la quantita’ di liquidi trattare non varia, varierà soltanto la qualità del prodotto finito. Perché tale considerazione? Semplicemente per rilevare come in quella circoscritta zona, in un modo o in un altro, verranno trattate 140 t. all’anno di reflui; diventerà la capitale di zona del rifiuto liquido da trattare.