di Severino Mignoni
Nel comunicato stampa diffuso, il Comitato Soci di Banca Valdichiana nel richiedere la convocazione di una assemblea straordinaria fa espresso riferimento alla Carta dei Valori del Credito Cooperativo.
La Carta fu siglata nel dicembre 1999 a Riva del Garda e nel presentarla il Presidente nazionale della Federazione Bcc, avv. Azzi, sottolineò come “il Socio è la nostra ragione d’essere”, facendo così eco ai valori che all’ombra del campanile – per quanto riguarda la storia delle allora Cra di Chiusi e Cra di Montepulciano – hanno visto nascere e crescere la cooperazione creditizia nelle nostre zone.
La Carta si compone oggi di 12 articoli (in origine erano 11) che spaziano dalla formazione permanente, alla promozione dello sviluppo locale ed alla promozione della partecipazione, coinvolgendo non solo i soci ma anche gli amministratori (che soci sono e tali rimangono anche nell’espletamento del loro incarico) e i dipendenti.
In effetti l’art. 4 della Carta, che il Comitato Soci richiama, porta il titolo “Promozione della partecipazione”. Partecipazione, quindi, degli operatori locali alla vita economica per stimolare – a giudizio di chi scrive – l’attenzione che la bcc deve riservare al territorio di insediamento e a quanti vi interagiscono. In primis, famiglie e piccole imprese: il testo le indica espressamente. Inoltre, partecipazione “in particolare quella dei soci” alla vita della cooperativa, dove si vota per testa (e non per azioni possedute) a sottolineare l’importanza della persona. Nelle bcc (mi sembra di capire) conta “chi sei” e non “quanto hai”… Le regole economiche – che occorrono e che vanno rispettate – in una cooperativa vengono dopo la persona.
È da augurarsi che l’articolo 4 citato – cartina di tornasole di tutta la Carta dei Valori – dia forza al Comitato Soci per rimanere permanente (come ha dichiarato) e sia ulteriore invito al Cda di Banca Valdichiana per indire l’assemblea straordinaria, quale atto di partecipazione dell’intera compagine sociale e di vita sociale condivisa. Perché la rimozione delle cariche – non solo di presidente ma anche contestualmente di vicepresidente, in un così brevissimo spazio temporale – suscita interrogativi in chi crede nei valori del Credito Cooperativo.
Elvio e Severino, i valori non sono solo di voi ex dipendenti ma anche miei e di tanti altri che mi sono venuti a trovare e che credono in quello che stiamo facendo. Mi piacerebbe sapere anche cosa ne pensano i dipendenti che fino a quando sono stato in consiglio si sentivano parte di una grande famiglia, oggi però non parlano, sono forse demotivati? Mi piacerebbe conoscere anche il pensiero di ex presidenti che hanno dato tanto alla banca ma latitano
Grazie Severino per averci ricordato che la carta dei valori, a suo tempo sottoscritta, era ed è un atto fondamentale per la mission della Banca. Oggi tali valori sono venuti meno, oppure siamo noi ex dipendenti che viviamo in un altro mondo? Oppure sono gli altri che hanno cambiato visione o non l’hanno mai avuta?