Comunicato ricevuto da Agnese Mangiabene
Sabato 23 si è svolta la seconda parte dell’inchiesta pubblica promossa dalla Regione Toscana riguardante la proposta di Acea. Dopo il lungo intervento della parte proponente, piuttosto scarno di contenuti e informazioni tecniche, sono state smentite le dichiarazioni finora fatte dal Sindaco rispetto al progetto.
In questi anni l’amministrazione ha portato avanti con superficialità e arroganza una descrizione del progetto preconfezionata da Acea, non ponendosi a tutela della salute di una comunità. Dall’altra parte il comitato ARIA e l’associazione il Riccio hanno studiato a fondo la documentazione, sottolineando lacune ed imprecisioni nel progetto presentato. Non sarebbe stato necessario l’intervento dei suddetti comitati se il Sindaco avesse svolto il suo ruolo analizzando il progetto, anche avvalendosi di esperti. Anche la stessa inchiesta pubblica è stata concessa in seguito alle sollecitazioni dei consiglieri regionali di opposizione e del Comitato Aria. Forse il Sindaco ha ritenuto più importante diffamare sui social cittadini che stavano esprimendo pareri discordanti piuttosto che fare il proprio lavoro? E perché l’assessore all’ambiente non ha mai preso una propria chiara posizione a riguardo?
Nonostante la presunta retromarcia abbozzata dal Sindaco, probabilmente costretta dal dissenso dimostrato dai cittadini, sembra che abbia perso completamente il gancio con i suoi elettori peccando di presunzione e faciloneria.
Da quanto emerso sabato ormai viene meno ogni tipo di fiducia verso questa amministrazione e la società Acea che non appaiono più credibili e coerenti, nonostante le rassicurazioni e garanzie che potranno venir fuori dal prosieguo del procedimento.
Riteniamo pertanto necessario un passo indietro da parte del Sindaco stesso, poiché non rappresenta più la comunità che lo ha eletto. Chiediamo quindi formalmente le sue dimissioni.
Finalmente. Vi appoggio completamente. Che se ne vada a far danni a casa sua. Qui ne ha fatti anche troppi.