Comitato Soci Banca Valdichiana. L’assemblea di Piazze, aspettando Sanfatucchio.

di Carlo Alberto Cordeschi

Lunedì prossimo – 16 dicembre – a Sanfatucchio si terrà la terza assemblea promossa dal Comitato Soci pro Banca Valdichiana. E’ così che viene solitamente chiamato il Comitato nato per riaffermare i valori e gli ideali che nelle nostre zone hanno dato origine al Credito Cooperativo. All’odg della prossima assemblea (ma soprattutto all’attenzione dei soci di Banca Valdichiana) i fatti – alcuni recenti ed altri pressoché contemporanei – che hanno portato al “ribaltone” (come si sente dire in giro) sia dell’apparato tecnico sia della governance della banca.

Questi i fatti che hanno caratterizzato l’assemblea di Piazze di venerdì 6 dicembre. 1) La fusione tra le due bcc, Valdichiana e Montepulciano, che ancora oggi a distanza di circa 3 anni non sembra aver apportato quanto presentato e caldeggiato dai cda dell’epoca (presieduti rispettivamente da Moretti Mara e Nappini Eros); 2) il cambio di direzione tra Benicchi di Banca Valdichiana e Barbi di Montepulciano, avvenuto a detta di alcuni “in fretta e furia” e “gambe in spalla”; 3) la successiva sostituzione del Vice Direttore Margheriti con Tonini della bcc di Montepulciano; 4) l’ulteriore sostituzione del direttore Barbi con l’attuale direttore Trabacca proveniente da Iccrea. Trabacca ha l’incarico di direttore per i prossimi tre anni (e dopo?). Questi movimenti nella dirigenza hanno prodotto (come capita in ogni buona azienda) riflessi (stimati negativi) sul personale dipendente, sulle loro mansioni e trasferimenti, con ovvi lapalissiani riflessi sulla clientela. Forse questo aspetto “umano/aziendale”, sempre considerato da Banca Valdichiana, è stato preso alla leggera dall’attuale cda; 5) la sostituzione – c’è chi parla di defenestrazione – del Presidente Capeglioni e della Vice Frullini a distanza di pochissimi mesi dalla loro nomina, sottostimando le alte preferenze da loro riportate nell’ultima assemblea (maggio 2019). Non c’è da sorprendersi allora se la gente (a ragione) si domanda: cosa hanno fatto di così grave per venire sostituiti? Ed anche: quale riflessione ha portato i consiglieri a cambiare voto (votando Tamagnini ed Albanese nelle più alte cariche della bcc) nel giro di circa 3 mesi? Si dice che sia stata l’Iccrea a dare disposizioni per un “ricambio generazionale” ai vertici della banca. Indicazione comunque recepita a metà, perché se tale indicazione può valere per Albanese che da socio si è ritrovato – con fulminante ascesa – a Vice Presidente, altrettanto non si può dire di Tamagnini, membro del cda fin dal 1995/98 sotto la presidenza Pagliai.

Tutto nelle regole, naturalmente: se ne dà atto.

Ma il Comitato torna a chiedere un’assemblea straordinaria, perché il Socio sia riportato al centro della vita sociale della bcc, e venga opportunamente informato sui fatti accaduti, fugando così ogni illazione.

Per quanti hanno a cuore la realtà di Banca Valdichiana, l’appuntamento è per lunedì prossimo a Sanfatucchio, alle ore 21 presso la sala Spazio Arte Filarmonica per la terza assemblea. Terza, non ultima. Il Comitato è nato permanente.

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