Variante: rispetto per il Consiglio comunale e per i cittadini?

di Paolo Scattoni

Uno dei punti in discussione della seduta di venerdì del Consiglio comunale (ore 14.30) riguarda l’approvazione della variante al Piano Operativo di Chiusi. Come noto il Piano operativo consiste nella specificazione delle destinazione d’uso delle aree del Piano strutturale riguardante le linee strategiche. Insieme fanno il Piano Regolatore Generale (PRG).

Nella scorsa seduta il sindaco aveva risposto ad una interrogazione di Possiamo (Scaramelli, Lottarini) che chiedeva dell’esame di quelle osservazioni presentate ormai da molti mesi alla variante. È quella parte della registrazione che non si sente.

Ero presente fra il pubblico e ho capito che i tempi lunghi sarebbero dovuti al numero e delle osservazioni e risposta alle osservazioni (controdeduzioni) che si sarebbe conosciuta nel successivo consiglio comunale.

Un gran lavoro dunque. Alcuni consiglieri mi hanno detto di aver ricevuto il testo delle controdeduzioni lunedì scorso. Quindi quel gran lavorio durato molti mesi se lo debbono studiare in meno di cinque giorni. Proprio studiare perché non si tratta di una semplice lettura ma per molte di queste osservazioni e controdeduzioni farci sopra dei ragionamenti.

Poi sull’osservazione del Comitato ARIA c’è una proposta di rigetto da parte degli uffici accompagnata, però, da una lettera del sindaco che invece l’accoglierebbe. Anche qui il condizionale è d’obbligo. Comunque anche in caso di accoglimento come abbiamo recentemente scoperto, questo non pregiudicherebbe la ripresentazione del progetto dell’impianto di carbonizzazione ACEA perché il Comune non ha competenze sul trattamento dei rifiuti.

La decisione spetterebbe quindi alla Regione sulla base del pronunciamente di una Conferenza dei servizi dove il Comune può comunque essere messo in minoranza.

La partita si gioca dunque in Regione. Il da farsi per il Comitato ARIA è richiedere un pronunciamento delle forze politiche che si confronteranno in primavera alle elezioni regionali.

Per venerdì sarà invece interessante capire come hanno fatto i consiglieri comunali a studiare in meno di cinque giorni la proposta di controdeduzioni da votare comunque sigolarmente.

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6 risposte a Variante: rispetto per il Consiglio comunale e per i cittadini?

  1. roberto donatelli scrive:

    Che bella l’Italia, nonostante tutto.

  2. Rossella Rosati scrive:

    Direi che forse, in questa occasione, non Vi è stato neppure il rispetto della forma , perchè se da un lato Vi deve essere un’informazione preventiva , che significa , come giustamente citato , ancor prima della convocazione , affinché sia assicurata e garantita la possibilità di prendere cognizione di tutti gli atti e documenti istruttori posti alla base dei singoli provvedimenti da approvare in assemblea, dall’altro lato i documenti sono stati posti a disposizione successivamente alla convocazione , per cui se valgono gli stessi termini previsti per la convocazione, cioè 5 giorni, in applicazione del principio “dies a quo non computatur in termina, dies ad quem computatur”, per la consegna documentale i giorni formali si sono ridotti a 4 , e, per la precisione, i reali a 3 e 1/2

  3. pscattoni scrive:

    Magari le regole formalmente vengono rispettate, manca, però, un minimo di buonsenso.

  4. roberto donatelli scrive:

    Ma se le regole non vengono rispettate o ignorate non c’è un via legale per farle rispettare?

  5. Bonella Martinozzi scrive:

    Una delle prerogative di questa giunta è mettere in difficoltà il lavoro delle Opposizioni ” Nelle attività consiliari la norma, del quarto comma dell’articolo 39 del D.Lgs. n.267/2000 (tuel), prevede una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni da sottoporre al consiglio, affinché sia assicurata e garantita la possibilità di prendere cognizione di tutti gli atti e documenti istruttori posti alla base dei singoli provvedimenti da approvare in assemblea.
    Purtroppo, come sempre, non è stata indetta nessuna Commissione per analizzare le proposte riguardanti l’approvazione delle varianti del Piano Operativo

  6. carlo sacco scrive:

    La convivenza civile è la derivazione del buon senso, ma quando il ”buon senso” arriva ad inficiare e a determinare le difficoltà ”democratiche” come si vede si è perdenti.Ed allora siccome non è la prima volta che faccio notare che in certe occasioni-e non in tutte- il rivolgersi ai canali istituzionali-porta a perdere perchè il potere viene usato -anche sul filo del rasoio-dalla parte più forte, io credo che bisognerebbe fare un salto di qualità perchè se si resta dentro l’alveo istituzionale come da tanto tempo è dimostrato si è fottuti.E’ la tattica del bastone e della carota.Chi vuol capire capisca,anche perchè gli alvei istituzionali sono stati sempre subdolamente usati dal potere,che non sempre è quello che si crede e che non faccia parte anche dell’opposizione.I risultati parlano.

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