di Paolo Scattoni
Nel post precedente con la notizia del Consiglio comunale per venerdì 21 alle 13 commentavo sul quanto mai originale orario di convocazione:
“La folla del pubblico non c’è mai stata. È un problema invece di credibilità. Pare fra l’altro che il consiglio era stato informalmente annunciato per marzo e uno dei consiglieri di opposizione si era preso questa settimana di vacanza proprio in quella prospettiva. Non ci sarà. È un peccato perché è stata presentata un’interrogazione sul Palapania che permette al sindaco di raccontare qualcosa sulla vicenda dell’interdittiva.“
Oggi alcuni consiglieri mi hanno comunicato che nella documentazione che hanno ricevuto alcune ore fa, l’interrogazione su Palapania non ci sarà. A me era sato assicurato che l’interrogazione era stata presentata nei tempi prescritti. Evidentemente l’informazione che avevo ricevuto era sbagliata.
C’è soltanto da dire che un fatto così grave come un’interdittiva alla impresa che si era aggiudicata l’appalto a quasi due mesi dall’annuncio (30 dicembre 2019) non c’è stato un chiarimento in sede ufficiale. Ci si è accontentati di un incontro con il segretario comunale. Che sia stato detto non si sa. La cittadinanza può attendere. Così come probabilmente può attendere la continuazione del progetto. Nel caso di un ricorso al TAR se ne riparlerà fra alcuni anni.
x Luciano Fiorani. Sui dati della crisi o dello sviluppo di Chiusi è possibile un confronto. Ci sono i dati sui quali basare le argomentazioni per l’una o l’altra tesi. Per me è declino e ho cercato di argomentare. Non è questo però il punto. In questa vicenda dell’interrogazione la questione è ancora più a monte. C’è un interdittiva per infiltrazione mafiosa per un’impresa che ha vinto un appalto per un’opera pubblica. Sono passati quasi due mesi e non mi pare che siano stati forniti alla cittadinanza i dati per valutare. Trascuratezza oppure se ne vuole parlare il meno possibile?
Chiusi cresce ad alta velocità.
In cosa consiste la crescita lo vediamo ogni giorno.
Ormai non ci si deve stupire di niente.