Depuratore Bioecologia alle Biffe. Nuova iniziativa dei comitati.

di Paolo Scattoni

Anche se siamo tutti consegnati a casa, continua senza interruzioni la procedura per le valutazioni necessarie per l’impianto di depurazione di Bioecologia, società passata di proprietà ad ACEA ambiente srl. Si tratta di un impianto esistente autorizzato, si fa per dire, per 99.000 tonnellate annue di rifiuti speciali e acque reflue non solo del comune di Chiusi, ma di un vasto comprensorio. Oggi si vuole “regolarizzare” l’autorizzazione di un impianto che tanto regolare evidentemente non era. Si tratta infatti di un “procedimento in via postuma” quello che i più ignoranti di diritto come me definirebbero “ora per allora”.

È proprio questa procedura che i comitati (ARIA, Il bersaglio e Il Riccio) contestano. Lo fanno progressivamente mano a mano che emergono passaggi non chiari o addirittura errati.
Alcuni giorni i comitati hanno scritto alla Regione Toscana e per conoscenza a quella dell’Umbria e al comune dei Città della Pieve. Il documento è disponibile in una pagina di chiusiblog.it.  Vale la pena leggerlo per intero per una serie di motivi. Il primo e più clamoroso è la risposta di Bioecologia alla richiesta della Regione Toscana su come questo impianto può incidere sui “recettori”, di chi è potenzialmente danneggiato dalle emissioni.
Come già sottolineato in un altro post pubblicato su questo blog si è andati a ricercare ricettori lontani e non si è invece analizzato quelli più prossimi. Inoltre per un impianto a confine si dovevano analizzare i recettori oltre il confine con l’Umbria che invece sono stati ignorati del tutto.

Nella nota si evidenzia che ci sono ben 25 attività nel raggio di 600 metri che in una situazione di normalità (non ora con le limitazioni dovute all’epidemia coronavirus) vedono la presenza giornaliera di alcune centinaia di persone. Ci sono una palestra, un supermercato, un ristorante e tante altre che vengono puntualmente indicate.
La cosa non è di poco conto perché negli anni alcune delle attività coinvolte e la popolazione delle Biffe hanno lamentato frequenti emissioni maleodoranti, che Bioecologia non sembra averne conoscenza.
Un elemento evidenziato dalla nota dei comitati è la mancanza di coinvolgimento e conseguentemente di partecipazione  della Regione Umbria che invece è condizione ineliminabile dell’iter del procedimento messo in atto. Per questo si chiede l‘annullamento della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per reimpostarla in maniera corretta.
Personalmente credo che oltre ai comitati si debba muovere la popolazione interessata, magari con la richiesta ai propri rappresentanti nei due consigli regionali e comunali di esprimersi sulla questione.

Troppo spesso i politici sentono soltanto la musica dei voti.

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Una risposta a Depuratore Bioecologia alle Biffe. Nuova iniziativa dei comitati.

  1. pscattoni scrive:

    Nel tempo sono state molte le lamentele per le emissioni dell’impianto. Sarebbe opportuno che chi ha conservato documentazione (incontri, post, articoli, etc.) li condividesse.

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