di Paolo Scattoni
Nuova iniziativa dei comitati ARIA (Chiusi), Riccio (Citta della Pieve) e Bersaglio (Montepulciano) sul depuratore di Bioecologia alle Biffe, ora di proprietà della società ACEA.
È la quarta nota alla Regione Toscana e per conoscenza a quella Umbra e al Comune di Città della Pieve. La comunicazione rinnova l’istanza “di tempestivo provvedimento di annullamento della procedura di VIA postuma“. Il motivo è molto semplice e può essere così riassunto: una procedura di valutazione di impatto ambientale necessita una fase di partecipazione della popolazione interessata. La presenza di Comune di Città della Pieve e Regione Umbria alla Conferenza dei servizi non sana la mancata partecipazione della popolazione umbra interessata. Quindi si ricominci daccapo, altrimenti l’attuale procedura di VIA non risulterà corretta. Così infatti la nota
” (I comitati) rinnovano l’istanza di pronuncia di tempestivo provvedimento di annullamento in autotutela della procedura di VIA Postuma (…) per i motivi ampiamente espost, al fine di permettere la partecipazione nella procedura in ossequio della vigente normativa, ed in subordine, chiedono disporsi la retrocessione procedurale all’iniziale fase informativa al fine di permettere la partecipazione e la consultazione della cittadinanza nella presente procedura di VIA postuma”.
Iniziativa opportuna quella dei comitati. Aggiungo una mia personale considerazione. Questo grande e puntuale impegno rischia di rimanere una testimonianza importante, ma inefficace in assenza di una maggiore mobilitazione delle popolazioni di Biffe e Cardete a partire dalla raccolta della documentazione maturata negli anni.