Il segretario provinciale del PD su Juri Bettollini: “Diciamola tutta”


di Paolo Scattoni

Questo pomeriggio ho trovato su facebook l’annuncio di Bettollini di dimissioni dal PD. L’ho inserito in fondo al post dopo l’intervento del segretario del PD Andrea Valenti.

In questo post alla fine riporto al completo un testo del segretario provinciale del PD, Andrea Valenti, pubblicato su facebook.
Sono stato fra i pochi a Chiusi ad averlo votato. Allora il PD di Chiusi era dominato dai renziani.  I seguito quando non ero d’accordo con Valenti non ho mancato di evidenziarlo sia negli incontri (pochi) riservati agli iscritti che pubblicamente anche su questo blog. L’ultim mia nota di dissenso ha riguardato la candidatura di coalizione di Eugenio Giani alla presidenza della Giunta Regionale (che io non voterò)..
Questa volta, però, concordo con quanto ha scritto Andrea Valenti sulla situazione che si è venuta a creare a Chiusi.
Ricominciare qui per il PD significa affrontare un rinnovamento radicale, soprattutto nei contenuti, ma anche nei modi. L’arroganza che ha caratterizzato il sindaco non solo non è accettabile per una questione di buona educazione, ma anche per il futuro del PD.

C’è prima di tutto la necessità di confrontarsi, per quanto è ancora possibile, con tutti quelli che si sono allontanati dal PD in questi ultimi anni. Lo hanno fatto in silenzio, sarebbe bene conoscere le motivazioni e capire se è possibile ricreare in qualche forma la collaborazione. C’è poi la necessità di confrontarsi con altre forze politiche rappresentate in Consiglio comunale ed altre che possano contribuire a una strategia progressista. Ci sono poi le iniziative di volontariato da ascoltare così come qualsiasi espressione della cittadinanza.
Un nuovo corso deve anche partire dal riconoscimento della realtà el nostro comune. La crisi demografica qui più che altrove è sotto gli occhi di tutti, così come la composizione della popolazione (invecchiamento, presenza degli stranieri comunitari ed extracounitari e così via).

Una riflessione importante deve essere condotta anche sulla situazione economica, sulla natura delle imprese e su come sia possibile affrontarla (per esempio con una scuola all’altezza del compito).
Questa crisi politica di mezza estate a Chiusi non può che essere l’inizio.

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Post di Andrea Valenti sul suo profilo FB pubblicato da poco:

“Leggo sulla stampa che il sindaco di Chiusi mi ritiene sfiduciato, e leggo le sue legittime motivazioni.

Magari non sarebbe male dirla tutta, ma se Juri Bettollini non ne ha il coraggio, nonostante i post ad effetto con leoni e compagnia, forse tocca dirla a me.

Il problema di Bettollini è uno solo, che in quella lista non c’è lui. E, nella sua logica, se non c’è lui non c’è nessuno.

Ma la domanda da farsi allora è un’altra. Perché non c’è lui in quella lista?

La risposta è semplice: perché il suo territorio non ce l’ha voluto. Nessuno. Nè la sua unione comunale né le altre unioni comunali della val di chiana. Sono stati fatti non uno, ma tre passaggi sulla sua candidatura. Ad ogni passaggio la situazione è peggiorata, fino ad arrivare all’ultimo, dove mi hanno fatto sapere che in caso di sua candidatura c’erano segretari e iscritti pronti a restituire la tessera.

Lui definisce sfiducia un voto unanime in direzione, non saprei come definire questi passaggi, sicuramente non ‘attestazione di stima’

Dato che è un tipo sportivo, mi ha minacciato solo tre volte al telefono, mandato i suoi soliti messaggi intimidatori che in tutta mi fanno sbadigliare, mi ha detto per due volte che si sarebbe dimesso senza che nessuno glielo abbia chiesto. Poi naturalmente non l’ha fatto.

Probabilmente a Juri dispiace il bel clima che si respira in Val di Chiana per la candidatura di Elena Rosignoli e di Simone Bezzini. Se lui fosse stato con me alla festa del suo partito nel suo comune sabato  scorso lo avrebbe respirato.

Ma per alcuni vale il concetto che o giochi o dai noia.

Sarebbe bene che un sindaco, pur con tutte le velleità del caso, pensasse a lavorare bene per il suo comune invece di avvelenare il clima della campagna elettorale del Partito per il quale è eletto, e si impegnasse al massimo per la campagna elettorale.

Se io sono sfiduciato non lo decide di certo lui, con i consueti modi arroganti che – ma sembra non averlo capito – sono venuti a noia a tutti da un pezzo.

E se così fosse tornerò serenamente a fare quello che faccio, ringraziando per le opportunità che il mio partito mi ha dato.

Ma finché sono segretario le cose si fanno ascoltando i territori. Non chi urla più forte.

Ricordo a Juri, in conclusione, che se qualcuno ha subito uno sgarbo, e non da me, è chi aveva alle spalle un pezzo di territorio e si è visto escluso, non di certo lui. E che questo sgarbo non viene da me, ma da una frammentazione in una corrente che, in passato, con tanto ardore ha sostenuto.

Mi aspetto i soliti commenti sprezzanti qui sotto. Faccia pure. Io a differenza di lui non banno nessuno. 

Ora basta polemiche. Facciamo una bella campagna elettorale.”


L’ANNUNCIO DELLE DIMISSIONI DAL PD DI BETTOLLINI

Cari amici, condivido con voi questo mio momento complesso per comunicare a tutti la mia decisione: #LASCIO il Partito Democratico.Era nell’aria da giorni ma gli eventi di queste ultime ore hanno reso impossibile la mia permanenza all’interno di questo partito.Onestamente vi dico che Quando si arriva a questo punto le colpe non sono solo da una parte; evidentemente sia io che i rappresentanti del partito non siamo stati all’altezza di questo momento.È probabilmente colpa di entrambi se a livello locale c’é così tanta freddezza nei miei confronti e verso il lavoro che ho fatto in questi 5 anni; chiedevo solamente un po’ di serenità, tranquillità e sostegno per terminare le ultime cose in corso. Invece mi pare che prevalgono o che stanno prevalendo logiche politiche che pensavo erano terminate 10 anni fa. CapitaA livello provinciale vi erano segnali di evidente insofferenza sulla mia condotta politica da tempo; una direzione provinciale dilaniata dalle ultime scissioni che nei fatti non ha mai accettato o tollerato azioni politiche “sfrontate” come ho sempre fatto e condotto. Io non ho mai fatto niente per piacergli così come loro non lo hanno fatto con me. Capita.Non posso tollerare però l’attacco alla mia persona che alcuni dirigenti locali e provinciali si sono permessi di fare in queste ore. Io non sono un arrogante e non vi permetto ne dirmelo ne di scriverlo dove leggono anche le mie figlie. Non vi permetto di dipengermi per quello che non sono e non vi permetto di scrivere che il mio problema sarebbe il “mio carattere”. È il mantra di una certa sinistra:…..ogni volta che emerge un personaggio bisogna dire che ….”è bravo ma ha un brutto carattere”.Ma È lo stesso carattere che ha portato il freccia rossa in questo territorio, è lo stesso carattere che in 5 anni ha fatto 7 milioni di opere pubbliche, è lo stesso carattere che ha portato 10 mila presenze di turisti in più in 4 anni, è lo stesso carattere che ha investito 100 mila euro all’anno nelle scuole, è lo stesso carattere che portato la nostra Città ad essere comune europeo dello sport, è la stesso carattere che ha affrontato per tutto il territorio la pandemia legata al Covid, è lo stesso carattere che ha creduto nel percorso della memoria valorizzandolo come mai è stato fatto prima, è lo stesso carattere che ha rinunciato ad un assessore per 5 anni facendo risparmiare 100mila euro di costi della politica dimostrando che si possono raggiungere obiettivi importanti anche con meno politici; è lo stesso carattere che ha preso per il verso l’area sportiva a Pania dove tra poco inaugureremo un palazzetto da mille posti. (dal 2006 nessuno è riuscito a dare una prospettiva a quell’area)Potrei continuare ore a scrivere le cose fatte per Chiusi, per il territorio e per tutti noi. Ma non serve a niente. Le cose fatte sono già il passato. Adesso bisogna guardare al futuro ma prima dico #grazie a tutti i compagni di partito che mi hanno sostenuto, eletto e che ancora hanno fiducia in me; non vi tradisco compagni, non cambio partito, ma semplicemente termino il mio mandato che mi avete affidato mantenendo l’impegno senza la tessera di nessun schieramento politico ma solo con la mia coscienza e la mia dignità di amministratore.Ringrazio di cuore anche coloro hanno avuto parole irriguardose nei miei confronti, anche nelle ultime ore; io vi guardo e sono contento di aver scelto la vita mia e di essere diverso da voi. Capitemi, non posso consentirvi di togliermi la mia Serenità: quando dalla politica di passa ai giudizi sulla persona vuol dire che si è superato quel limite per il quale vengono assunte le relative responsabilità.Ringrazio di cuore tutti i simpatizzanti del Pd che, seppur non iscritti al partito, lo avete votato per consentirmi di fare il Sindaco. Lotterò ancora per voi, ve lo prometto.Oggi vincono loro. Ma chissà, la ruota gira per tutti.Scusatemi se di domenica ho turbato la vostra giornata con questi screzi politici che sicuramente odiate, ma dovevo assumere questa decisione per il bene vostro e anche per il bene mio.Domani comunicherò per scritto alla direzione comunale, provinciale e regionale la mia uscita dal Partito Democratico.In politica l’Onore e il Rispetto sono due valori non negoziabili.Buona domenica a ciascuno di Noi.

Commenti: 33


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6 risposte a Il segretario provinciale del PD su Juri Bettollini: “Diciamola tutta”

  1. roberto donatelli scrive:

    ” Nono sono arrogante”. Allora come si definisce una persona che sta comodamente seduta, con tutta la famiglia, durante l’esecuzione dell’inno di Mameli?

  2. Roberto Mignoni scrive:

    Vivo le vicende di Chiusi attraverso Chiusiblog e Primapagina, leggo che il sig. Sindaco nella sua pagina scrive :
    “Lotterò ancora per voi, ve lo prometto.Oggi vincono loro. Ma chissà, la ruota gira per tutti” .
    Non so quanto ha lottato in questi anni per Voi,( forse ha lottato per se stesso), sicuramente quando iniziò la sua ascesa politica, insieme al suo Alter Ego, come si comportarono con il sig. Sonnini ? La ruota gira……

  3. pscattoni scrive:

    Scrive Bettollini nel suo annuncio di dimissioni
    ” Io non sono un arrogante e non vi permetto né di dirmelo nè di scriverlo dove leggono anche le mie figlie. Non vi permetto di dipingermi per quello che non sono e non vi permetto di scrivere che il mio problema sarebbe il “mio carattere”. È il mantra di una certa sinistra:…..ogni volta che emerge un personaggio bisogna dire che ….”è bravo ma ha un brutto carattere”.

    Non so chi nel PD dica che è bravo. Io no certamente. Per me il suo operato da sindaco è costellato di errori le cui conseguenze peseranno per anni sui cittadini di Chiusi.

  4. pscattoni scrive:

    x Carlo Giulietti. Da ex tesserato, che si è allontanato in silenzio credo che il PD dovrebbe considerarti fra quelli da ricercare per un confronto non solo per l’antica appartenenza, ma soprattutto per la tua esperienza in diversi settori, primo fra tutti quello della scuola.

  5. carlo giulietti scrive:

    Allora, secondo gli ultimi sviluppi, alle prossime elezioni d’inizio autunno ci potrebbero anche essere quelle per il nuovo sindaco, se non prevarrà la logica opportunistica.
    Se così sarà non ritengo scontato che l’attuale sindaco formi una lista civica per ricandidarsi.
    Anche ragioni di gossip piuttosto “costose” potrebbero consigliarlo in questa direzione.
    MA, così non fosse, sarebbe interessante vedere se quanti lo hanno sostenuto finora, alcuni, si dice, per interesse personale o comunque familiare, per cariche ed incarichi, ricevuti per fedeltà, lo seguiranno ufficialmente o preferiranno non rischiare il posto o i favori.
    Se tutti questi/e se ne andassero dal PD, soprattutto quelli/e con la camicia bianca ultimamente lasciata prudentemente nel cassetto, ci sarebbe da riconsiderare con maggiore interesse questo partito in sede locale. Ma questa è fantascienza….

  6. luciano fiorani scrive:

    …”mi ha minacciato solo tre volte al telefono”. dice il Valenti.
    Sarebbe interessante sapere quanti sono quelli che non sono stati insultati e minacciati da questo signore.
    Perché anche il suo partito, alla fine, l’abbia scaricato credo sia evidente a tutti, tranne che che a pochi tonti
    Stizzito, adesso, lascia il partito che non lo ritiene più presentabile.
    Com’era il loro slogan? Il vento non si ferma con le mani.
    Anche a Chiusi, che fu la città più renziana, il vento è cambiato.
    Finalmente.

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