di Gisella Zazzaretta
Ero presente anch’io all’assemblea degli iscritti del PD a Macciano. Spero di essere chiara in quello che voglio esporre. Il “ caso Bettollini ” c’è, eccome, ed è grave: Le colpe ci sono e da più parti. Il PD si è presentato pronto alla discussione, alla partecipazione, al confronto, alla trasparenza, alle alleanze (con chi?): quando tutto questo è stato ribadito ,nell’assemblea, da Luca Ceccobao e altri, mi sono sentita proiettata nel passato, circa nove-dieci anni fa e, istintivamente, mi è venuto tanto da ridere!
Il “caso Bettollini” a mio parere, che, ripeto, è molto grave, viene usato come fumo negli occhi per i cittadini e per la stampa locale. Come dire:” Finché parlano di lui (Bettollini) nessuno si accorge di quello che realmente si sta preparando nelle segrete stanze“. Non c’è la VERITA’ da nessuna delle due parti (Bettollini e PD).
Io non sono diplomatica e vorrei che il bianco fosse bianco e il nero fosse nero. Le sfumature guastano la fiducia.
D’accordo con Luca (Scaramelli). C’è disponibilità dichiarato al confronto. Si tratta di stabilirne le regole e i temi. Poi se non c’è volontà reale lo si vede presto.
Romano (Romanini) è molto probabile che le cose siano come dici te, proprio per questo un confronto aperto sui temi può mettere fuori gioco chi lavora sotto traccia.
Io considero ogni segnale di invito al confronto positivo soprattutto dopo 15 anni di rifiuti.
Caro Luca con il PD, con questo PD una svolta non ci sarà mai. Figuriamoci radicale!
Noi di Possiamo, con il documento pubblicato la settimana scorsa, ci siamo dichiarati pronti ad intraprendere un percorso chiaro alla luce del sole, un confronto sui problemi e sulle prospettive, non credo che ci sia qualcuno che vuol giocare sporco e se c’è qualcuno l’unico modo per sconfiggere chi lavora sotto traccia è essere lineari e trasparenti senza tatticismi o secondi fini nascosti. Siamo disponibili a confrontarci con tutti quelli che hanno a cuore il futuro di Chiusi e che credono che sia necessaria una svolta radicale.
Tutto già deciso? Non credo, ma data l’esperienza degli ultimi quindici anni c’è da mettere in conto che qualcuno vorrà giocare in proprio.
Io credo che ci sia una ricetta per rendere il più trasparente possibile il processo: proporre cose piccole alle quali si è costretti a dire si o no. La mia proposta sul question time è in quella direzione. Continuerò a farlo su altri temi e se non ci sarà risposta allora anche io potrò pensare che i giochi sono opachi.
Credo che la tua esperienza con Claudio per gli emerginati possa generare proposte alle quali rispondere “o bianco o nero”.