La stampella stampa di Bettollini

di Paolo Scattoni

Ci sono giornali sedicenti “indipendenti” che invece sono molto schierati a prescindere. Quelli più evidenti e clamorosi sono Senaldi, Belpietro, Feltri. Non li leggo, ma mi capita di ascoltarli nei dibattiti televisivi. Sono schierati senza se e senza ma (per Salvini e compagnia), mai con un granello di senso critico. Così sono sicuri di non dispiacere ai loro referenti.

Qui a Chiusi un ruolo molto simile è quello di Lorenzoni, direttore di Primapagina. A differenza dei direttori a livello nazionale citati, a Chiusi il servizio si fa ad personam. La persona è il sindaco Iuri Bettollini. Ormai da anni Primapagina è il ventriloquo del sindaco.

Dopo le dimissioni del suo referente dal partito, il compito si fa più difficile. Il segretario provinciale del PD Valenti ha spiegato il motivo di quelle dimissioni: la mancata candidatura di Bettollini alle elezioni regionali.

Ora però Bettollini cerca di rientrare in gioco con una candidatura a sindaco nella primavera del 2021, magari in una coalizione da lui promossa.

Dopo che da tempo la linea di Primapagina era quella “il PD non esiste, esiste soltanto Bettollini” ora il lavoro è un po’ più complesso perché il PD ha preso atto delle dimissioni dal partito e ha chiesto un incontro per riuscire a capire per il PD orientarsi in questa ultima fase della sindacatura, quando ha già deciso che deve confrontarsi con forze politiche ed espressioni civiche per una strategia e un programma che possa rappresentare le istanze di rinnovamento che provengono dalla cittadinanza.

A questo punto la stampella stampa fa ipotesi molto campate in aria utilizzando i numeri in maniera assai disinvolta. Il tutto per spiegare che senza Bettollini si perde, o meglio si vince solo con Bettollini.

Da malpensante mi pare che l’intenzione sia quella di “impressionare” il PD in vista dell’incontro di venerdì. Ma i dati sono a mio avviso molto semplici. Ho già commentato su Primapagina

“Continuo a non capire tutte queste capriole. La palla ora è del PD. Spetta a questa forza fare delle proposte. Se il PD, come auspicato dal giornalista, riproporrà Bettollini per il secondo mandato secondo me fa un errore marchiano. È evidente in quel caso che le probabilità di una lista contrapposta di ispirazione di impegno civile e progressista è assai probabile. Poi siamo abituati a tanti sotterfugi si può pensare a una terza lista fittizia di destra tanto per confondere le acque, una lista come quella presentata 5 anni fa con il solo scopo di far fuori la Fiorini e la sua lista. Questa volta però sarà molto più difficile. Mi sbaglierò ma stavolta sarà più facile mettere a nudo certi giochini.

Se invece il PD, partito di maggioranza in questo comune, darà vita ad un percorso serio e trasparente per programmi e candidati con tutti quelli che condividono questa esigenza non ci sarà storia e vinceranno questi ultimi. Decida dunque il PD senza compromessi. Vie di mezzo non esistono.”  

e ancora

“Questo gioco sui numeri non regge. Ipotizziamo si voti oggi e ammettiamo che una ipotetica coalizione a tre (PD + M5S + Possiamo) perda il 50% del 91.64% del 2016 (perdita del tutto irrealistica) sarebbe sempre la lista vincen Non è però l’aritmetica che conta in quello che viene proposto. Quello che conta è un lavoro di alcuni mesi per una strategia comune con l’integrazione di personalità indipendenti. Si fissa un termine credibile, per esempio il 31 gennaio, e se questo lavoro ha portato dei frutti bene, altrimenti se ne prende atto e amici come prima”.

Con buona pace di Stampella Stampa.