di Paolo Scattoni
Non conosco il sito e neppure il giornalista che ha scritto l’articolo. Vale però la pena di leggere l’articolo perché nella ricerca dell’informazione si rileggono molti comportamenti dell’attuale amministrazione comunale nel tempo.
Enzo Bon, già direttore del sito del comunje di Venezia prima di Brugnaro paventa un conflitto di interessi nella sottoscrizione per quello che è stato definito “il patto della bistecca”. In passato ci si è chiesti che cosa legasse i due sindaci. Per l’autore dell’articolo il “patto” sarebbe stato sottoscritto per interessi che non avrebbero a che fare con le due amministrazioni comunali.
Nel momento in cui Bettollini non è più iscritto al PD vale la pena inserire anche questo elemento nel dibattito che purtroppo tarda ad arrivare.
In Via Mazzini ha la propria sede legale anche la Società Agricola San Giobbe
Vero, interessante indagine, degna di Report, anche se all’occhio finanziariamente inesperto come il mio, appaiono interessi rilevanti in gioco, ma non imbrogli” evidenti.
La definizione del sindaco di Venezia proposta dal giornalista e che non so dire se esatta, invece mi pare potrebbe adattarsi anche ad altri sindachetti: “uomo solo al comando, che tutto può senza ascoltare nessuno: atteggiamento che contraddistingue Brugnaro, noto in Comune per la sua insofferenza all’opposizione (che recentemente ha definito “zavorra”) e anche agli organi democratici, vedi consiglio comunale, municipalità e per certi aspetti anche giunta, che per la sua personale opinione dell’amministrare, potrebbero anche non esistere”
Nell’articolo si fa riferimento anche ad uno precedente in cui viene riportato un commento di un giornale della zona, che riferendosi al progetto di costruzione della stalla scriveva “Quella stalla è conciliabile con un progetto di rilancio turistico del territorio?», si chiedono i cronisti toscani.” Potremmo cominciare a fare qualche valutazione considerando anche le ricadute delle varie contropartite messe nel piatto…