In risposta ad una richiesta di convocazione delle opposizioni. https://www.chiusiblog.it/?p=37287
INTERVENTO JURI BETTOLLINI Deliberazione di Consiglio Comunale – n. 49 del 30/09/2020
Mi chiedete chiarimenti sulla situazione politica che si è determinata dopo la mia uscita dal Pd, comunicata a inizio agosto.Devo premettere che la vostra richiesta è assolutamente legittima, perché in effetti qualcosa di rilevante è successo e questo è il primo consiglio comunale utile dove credo sia doveroso e anche rispettoso soffermarsi per riflettere sul tema; al tempo stesso sorrido perché è davvero singolare che voi, colleghi dell’opposizione, mi chiediate lumi sulle mie scelte politiche personali non essendo mai stato iscritto nei vostri movimenti politici ne tanto meno sono un vostro simpatizzante e soprattutto mi pare davvero anomalo che proprio voi che vi siete candidati con foga e determinazione a battere il Pd nel 2016, perdendo in maniera catastrofica, vi interessiate oggi della vita interna al Pd o del destino politico del ex massimo esponente locale.
Ripeto la vostra richiesta è davvero legittima, ma le risposte dovreste chiederle ai partiti di maggioranza, non al sottoscritto. Io infatti sono l’oggetto del contendere. Posso però non banalizzare questo passaggio e dire che sono uscito dal Pd, perché dopo l’attacco rivoltomi a mezzo social dal segretario provinciale, non potevo rimanere un minuto di più in un partito che mi considerava un intruso e un arrampicatore di poltrone e che ha confuso e confonde tuttora il mio ruolo istituzionale che ricopro con la carica politica che le fasi congressuali interne al Pd mi avevano affidato nei livelli provinciali e regionali. Al pari il gruppo dirigente locale del Pd, che in questi due mesi è apparso più schierato con la segreteria provinciale che con il sottoscritto (è innegabile), e a mie precise e numerose sollecitazioni di chiarezza, da febbraio ad agosto, con ultimo quella fatta all’incontro pubblico della festa de l’Unità il 29 luglio in poi, ha sempre anteposto alla questione-sindaco la campagna elettorale per le regionali.
In politica però la terminologia è importante cosi come è importante conoscere i meccanismi del partito democratico se qualcuno, non iscritto o che non ha mai seguito la vita di quel partito come voi, intendesse avventurarsi in giudizi esterni o critiche o definire situazioni per quello che in realtà non sono; Per esempio è improprio definire che “bettollini si è dimesso dal partito democratico”, anche se ho dovuto rubricare l’ordine del giorno di questo consiglio comunale con questa terminologia, ma l’ho fatto per non mancare di rispetto alla vostra richiesta. Bettollini in realtà si è dimesso da alcuni organismi di funzionamento provinciali e regionali del partito democratico, perché non ha più condiviso la direzione politica in cui stava andando il partito in quel momento; quindi coerentemente ho lasciato il mio posto ad altri iscritti che venendo coptati in mia sostituzione, potevano portare un maggiore contributo alla vita del partito stesso; per i colleghi di opposizione e per tutti i cittadini che ci ascoltano in questo momento, tengo anche a precisare che erano, ovviamente, incarichi gratuiti pervenuti al sottoscritto nella fase congressuale e quindi da passaggi interni alla vita del Pd; non è quindi lasciare un incarico interno al Pd, seppur prestigioso che può far discutere un consiglio comunale o una comunità, ma caso mai è stata la mia dichiarazione di non essere intenzionato a riprendere la Tessera del Pd 2020; questo è l’elemento vero che mostra la mia sofferenza politica; gli incarichi provinciale interni alla struttura partitica vanno e vengono e sono inquadrabili come un contributo alla vita interna del partito democratico; Però dovreste anche sapere che la tessera del PD 2019 è valida fino al 31 dicembre 2020. Piccolo tecnicismo, cari colleghi dell’opposizione, che fa assaporare la vostra approssimazione politica e il rinnovato quanto educato mio consiglio di occuparvi meglio delle dinamiche interne ai vostri movimenti, che onestamente vedo in una maggiore difficoltà rispetto a quelle già enormi del Pd. Bettollini quindi non si è genericamente dimesso dal PD, ha solo dichiarato in quel momento, che non c’erano le condizioni politiche che potevano portarmi a rinnovare la tessera. Ovviamente se le condizioni dovessero radicalmente mutare, le mie decisioni potrebbero essere riconsiderate.
Due giorni fa c’è stata una assemblea degli iscritti al partito, con all’odg anche la questione delle cosi dette mie dimissioni dal Pd, ma l’assemblea ha rinviato il giudizio di richiesta che avevo inoltrato ad un ulteriore giro di consultazione circolo per circolo. Ha deciso ancora di non decidere sulla questione, dopo che da febbraio ho umilmente e poi anche energicamente, chiesto un passaggio di chiarezza; Purtroppo o per fortuna non vivo di politica ed ho, come avevo già detto da quasi un anno a questa parte, necessità di capire se ricomporre completamente anche la mia vita lavorativa, quale unico o quasi sostegno economico della mia famiglia o se invece c’era ancora bisogno di un mio impegno pubblico, fermo restando le mie legittime eventuali ambizioni politiche;
Io, rispettosamente, aspetterò l’ennesimo passaggio, ma è ovvio che l’attesa
non può durare all’infinito, né protrarsi fino a un mese dalle elezioni e questo mi pare comprensibile a tutti per ovvie motivazioni lavorative, politiche ed amministrative.
Se mi chiedete se come sindaco ho ancora una maggioranza in questo
consiglio comunale, chiaro che la domanda me la sono posta anche io e l’ho
posta alla maggioranza. Mi è stato risposto di sì, sia dal gruppo che dalla
giunta e siadaL Pd. E poi onestamente, in questo frangente, nessuno dei due partiti della coalizione di maggioranza ha chiesto le mie dimissioni da sindaco o ha presentato mozioni di sfiducia. Qualcuno all’interno del Pd o della coalizione può averlo pensato o proposto, ma questo, nei fatti non si è ancora verificato.
Quindi la questione al momento è una questione interna al Pd, che riguarda il Pd. Non il Comune.
Ad onor del vero, devo dire che nei ormai 6 anni in cui ho guidato
l’amministrazione, compreso l’anno di reggenza, Pd e Psi non hanno mai
espresso posizioni dubbiose, perplessità o contrarietà verso l’operato del
sottoscritto, come sindaco e della giunta. Nè riguardo a singole scelte o
decisioni, né riguardo all’indirizzo generale dell’azione amministrativa, avendo ormai completato tutto il mandato amministrativo pensato per i primi cinque anni e addirittura iniziato attività che pensavamo di fare nel secondo mandato.Insomma non siamo mai entrati in rotta di collisione, anzi Pd e il Psi hanno sempre sostenuto e incoraggiato in consiglio e fuori il sottoscritto e l’amministrazione, anche nei momenti più complicati e difficili come durante le contestazioni per il progetto Acea o durante l’emergenza covid che ha mostrato tutta la capacità che può mettere in campo questa amministrazione in favore della cittadinanza.A tal proposito Ricordo come esempio non certamente esaustivo, l’iniziativa pubblica promossa dal Pd per la relazione di metà mandato al palasport (presenti i vertici regionali e provinciali), che allora non dissero nulla in senso avverso e sostennero con forza e decisione la mia e nostra azione amministrativa e politica per la Città. Mi verrebbe da domandare, ma perché questa ostilità nei miei confronti? Chissà.
Ovvio però, che se adesso, il fatidico giudizio dei circoli Pd dovesse essere negativo, io sarei il primo a trarne le dovute conseguenze. E i consiglieri di
maggioranza e gli assessori questo lo sanno da tempo come sanno che
questo ulteriore passaggio è probabilmente risultato propizio per il
salvataggio del mandato amministrativo.
Per quanto mi riguarda credo che l’azione amministrativa di questi ormai 6
anni sia stata positiva ed efficace, che abbia portato risultati importanti e
alcuni non scontati, sul piano delle opere pubbliche, dell’immagine della città e della sicurezza sociale; abbiamo portato il freccia rossa in questo territorio, abbiamo fatto 7 milioni di opere pubbliche, abbiamo portato 10 mila presenze di turisti in più in 4 anni (1200 in più nel solo mese di agosto 2020), abbiamo investito 100 mila euro all’anno nelle scuole, abbiamo portato la nostra Città ad essere comune europeo dello sport, abbiamo affrontato in maniera esemplare a tal punto di diventare punto di riferimento tutto il territorio la pandemia legata al Covid, abbiamo creduto nel percorso della memoria valorizzandolo come mai è stato fatto prima, ho rinunciato ad un assessore per 5 anni facendo risparmiare 100mila euro di costi della politica dimostrando che si possono raggiungere obiettivi importanti anche con meno politici; abbiamo preso in mano l’area sportiva a Pania dove tra poco inaugureremo un palazzetto da mille posti. (dal 2006 nessuno è riuscito a dare una prospettiva a quell’area); Potrei continuare ore a scrivere le cose fatte per Chiusi, per il territorio e per tutti noi. Ma non serve a niente. Le cose fatte sono già il passato.
Adesso bisogna guardare al futuro.
Se le condizioni politiche lo consentiranno, sono disponibile a terminare il
mandato e a portare a termine il programma, come stiamo facendo in questi giorni. Il lavoro della giunta, che ringrazio, non si è mai fermatoed ogni giorno stiamo sfornando cose fatte in favore della nostra cittadinanza ad un ritmo davvero impressionante. Anche i consiglieri comunali stanno lavorando tanto, avendo come obiettivo principale quello di tutelare il lavoro della giunta, implementandolo dove possibile, ma tenendo unità la componente politica; un lavoro di grande responsabilità quello che stanno facendo in queste ore i nostri consiglieri.
Ritengo e sono convinto che un secondo mandato in continuità con l’attuale
sarebbe utile per completare il lavoro che avevamo programmato nell’arco di 10 anni, ma se i partiti di maggioranza e in particolare il Pd vorranno cambiare strada e sindaco, scelta discutibile ma legittima, ne prenderò atto e farò conseguentemente le mie scelte personali e politiche. Mi pare ciò
assolutamente rispettoso nonché anche un mio diritto soprattutto dopo aver servito questa nostra comunità per 10 anni consecutivi.
Ad oggi resto convinto che la rottura che si è determinata sia un danno per il comune e per la città, e anche per il Pd. Confesso di aver sperato- come altri, credo – in una ricucitura, che ad oggi però non c’è stata e che probabilmente non ci sarà. Che la situazione sia complessa lo dimostrano anche i risultati delle elezioni regionali. Risultati che ritengo impongano al partito democratico una serissima e soprattutto vera riflessione. Perdere un quarto dei propri voti(che già erano al minimo storico) non può essere considerata, in nessun modo e per nessuna ragione una vittoria, neanche se l’obiettivo di mantenere la Toscana al centro sinistra è stato raggiunto; questo era il minimo sindacale.
Credo però che una riflessione sui dati elettorali dobbiate farla anche voi
colleghi delle opposizioni. M5S e sinistra a sinistra del Pd non stanno meglio del Pd e del Psi. Non si può parlare e fare politica a prescindere dai numeri. E i numeri sono per tutti – destra compresa – impietosi. Con le ultime elezioni regionali, a Chiusi, abbiamo assistito non solo alla perdita di voti del Pd ma anche alla polverizzazione del movimento 5 stelle ed alla inconsistenza politica della cosi detta sinistra a sinistra del Pd. E a Chiusi il 34% degli aventi diritto non ha votato. Più di un elettore su tre.
Quindi prima di pensare, ripeto legittimamente, alle beghe politiche interne ad altri partiti, cari colleghi dell’opposizione, secondo il mio umile giudizio, la politica se esiste, penso che si debba interrogare per prima cosa sul partito del non voto, che ad oggi è maggioranza assoluta nella Città.
Cari colleghi dell’opposizione mi permetto di dire, in conclusione, che Non si fa politica per risentimento verso qualcuno, come avete fatto voi per 5 anni verso di me, ma si fa per amore , passione e spirito di Servizio.Si possono aiutare i cittadini anche senza tessere di partiti in tasca e per farlo Servono solamente idee, capacità, preparazione, conoscenza del campo, coraggio e determinazione. Caratteristiche che avete dimostrato ampiamente di non possedere nella vostra azione politica.