di Paolo Scattoni
Ho scritto su Primapagina un commento all’ennesimo articolo su una rottura interna al PD in relazione alla ricandidatura di Bettollini per un secondo mandato.
Sono convinto che i commenti debbano essere brevi. Non voglio approfittare dell’ospitalità. Ritengo quindi riprendere quelle righe per sviluppare un post con il mio pensiero.
La questione BETTOLLINI NON ESISTE, c’è invece un problema di CREDIBILITÀ.
Bettollini per lungo tempo voleva farci credere che ACEA aveva comprato dal Comune un terreno per due milioni e mezzo di euro, aver acquisito Bioecologia per un altro milione senza accordi e garanzie di realizzazione. Poi abbiamo visto che non era credibile (vedi accordo per l’innovazione con Regione e Ministero per lo sviluppo economico). A quell’accordo ACEA, SEI Toscana e REA impianti stavano lavorando da tempo e l’accordo per l’innovazione che porta (porterebbe?) nelle casse di ACEA quasi 2 milioni e 400.000 euro di soldi pubblici a fondo perduto .
Bettollini si è prodigato a sostenere quel progetto propinandoci la favoletta del carbonizzatore che è un valorizzatore. ACEA evidentemente ha creduto che il sindaco di Chiusi sarebbe stato il collettore del consenso locale.
Poi dopo la mancata candidatura in Regione in agosto se ne va dal partito. Successivamente racconta in un intervento in Consiglio Comunale che non si era dimesso dal partito, ma soltanto dalle cariche. Poi qualcuno gli deve aver pazientemente spiegato che la lettera a Cardaioli e Valenti del 2 agosto erano dimissioni dal PD. Ora chiede la candidatura a sindaco per rientrare nel partito come se ci facesse un piacere.
Dice Cardaioli che la questione della candidatura arriverà dopo un periodo di maturazione dei contenuti programmatici anche perché nella formazione della lista e della candidatura a sindaco ci potrebbe essere la presenza di altre forze politiche (fra l’altro auspicata dalla strategia del partito a livello nazionale). Che c’è di strano in questo?
Sull’area delle Biffe si potrebbe partire da quattro domande (su tredici) che i comitati ambientalisti di questa zona hanno posto ai candidati alla guida della regione su cui soltanto due hanno risposto (sono mancati all’appello proprio PD e destre). Le domande potrebbero essere così tradotte per le forze politiche locali.
Si è favorevoli o contrari alla realizzazione dell’impianto di carbonizzazione idrotermale di ACEA Ambiente a Chiusi?
Qualora tale progetto (o uno similare) venisse ri-presentato, sarebbe a favore o contrario?
Si impegna a vietare che impianti di trattamento e/o gestione rifiuti (qualunque essi siano) possano essere realizzati nell’area dell’ex Centro Carni di Chiusi?
Quale è, in prospettiva, la sua idea di utilizzo del terreno del ex Centro Carni di Chiusi?
A queste domande per un dialogo ampio non ci si può sottrarre o cercare di ritardare aspettando non si sa cosa. Su queste domande la credibilità di Bettollini è pari a zero, Attualmente la credibilità di Simona Cardaioli è invece assai superiore. Speriamo che non se la giochi con tattiche dilatorie.
X Enzo Sorbera. Non so a chi ti riferisci quando scrivi di “fierissima opposizione” . Per quanto ne so questa è la situazione ad oggi. Possiamo ha già iniziato incontri e consultazioni, come ad esempio quella con Innovazione Locale, che per essere un incontro preliminare ha dato buoni risultati.
Il Comitato ARIA ha dato la propria disponibilità agli incontri a condizione che siano pubblici (probabilmente online dati i tempi di covid). Anche i 5stelle hanno ufficialmente dichiarato la propria disponibilità. La priorità al confronto fa parte della politica ufficialmente espressa da Simona Cardaioli per il PD. Si tratta di darne seguito.
Comunque anche altre forze possono dare spazio ad incontri aperti a chiunque vi voglia partecipare. Se può essere utile mi rendo disponibile per dare una mano.
Altri hanno già lanciato l’iniziativa, ma hanno trovato fierissima opposizione. O mi ricordo male?
Concordo con Lucino (Fiorani). I tempi contano. Il nuovo corso nel PD di Chiusi iniziato con la segreteria di Simona Cardaioli richiede un confronto ampio e pubblico sui contenuti, a partire da un tema in cui il partito è in ritardo da più di tre anni: la sorte dell’area per insediamenti produttivi delle Biffe (depuratore, carbonizzatore e dintorni).
Quale forza politica numericamente più rilevante spetterebbe al PD che è anche attrezzato allo scopo in questo periodo di Covid. Niente però impedirebbe che l’iniziativa venisse lanciata anche da altri. Io vi parteciperei molto volentieri e se utile potrei anche dare una mano.
I tempi, in politica, sono importanti quanto le decisioni che si prendono.
Se il Pd è bloccato da beghe interne è bene che altri prendano l’iniziativa.
Questo paese è allo stremo perchè il covid è arrivato in un momento di massima debolezza economica, politica e sociale.
Stare ancora a baloccarsi con Bettollini si o Bettollini no è semplicemente un controsenso dal momento che come viene ricordato anche in questo post l’attuale sindaco è uno dei problemi e non può essere certo la soluzione.
Questi giochetti tra amministratori di solito finiscono in maniera scontata; speriamo che anche a Chiusi si ripeta il solito finale: tutti a casa.
Da spettatore poco informato, mi sono fatto l’idea che ci sia “qualcuno” che, pare, stia facendo il possibile e l’impossibile per screditare la segretaria Cardaioli e chi, all’interno del PD chiusino, non vuole riaccogliere, a prescindere, il “figliol prodigo” uccidendo per lui il “maiale grasso” migliore (per la porchetta magari). Ma le parole di pentimento ci sono state?… Il tutto per arrivare a riprendere possesso della barca piddina, come avvenne al momento del passaggio della cometa renziana e arrivare così allo scopo.
Altrimenti, se la segreteria dice che la candidatura si deciderà dopo gli incontri programmatici e dopo il confronto con le altre forze politiche, non si spiegherebbe tutto questo accanimento.