di Paolo Scattoni
La storia parte dalle solite voci da bar: ACEA avrebbe fatto ricorso al TAR (TribunaleRegionale Amminitrativo) avverso all’ultima variante che prevedeva il divieto di insediamento i nuove industrie insalubri di prima classe.
Per saperne di più sono partite in contemporanea due iniziative. La prima iniziativa è stata quella di Possiamo, gruppo consiliare di minoranza. In maniera informale è stato chiesto al segretario comunale dottor D’Avino se quelle voci avessero fondamento. Il segretario a voce ne ha dato conferma. Sempre a richiesta verbale dei consiglieri di avere accesso agli atti avrebbe riposto che avrebbe risposto tempestivamente, ma pare che sino ancora in attesa.
La seconda iniziativa è stata quella del Comitato ARIA che ha presentato una richiesta di accesso agli atti. La risposta firmata dal segretario comunale è stato un diniego con la motivazione che l’accesso non sarebbe consentito perché relativo ad una fattispecie che non lo permette. A questa risposta il Comitato ARIA ha presentato un’istanza di riesame, altrettanto dettagliata nelle motivazione.
Intanto la giunta comunale ha deliberato un incarico per un avvocato amministrativista campano. Il costo della consulenza è di 7000 euro.
Che dire? Siamo di fronte al solito comportamento di questa amministrazione che dimostra ancora una volta scarsa sensibilità per la trasparenza.
In particolare è abbastanza preoccupante il ricorso di ACEA, dopo che per mesi si è voluta far passare, a seguito della figura barbina nell’Inchiesta Pubblica, la decisione di sospendere il progetto del carbonizzatore come definitiva.
Sarà quindi il caso che a LIVELLO POLITICO, in una fase di formazione dei programmi tutte le forze politiche si pronunciassero sulla questione. In particolare va sottolineato il comportamento del Partito Democratico locale, che da tre anni evita di pronunciarsi.
xLuca Scaramelli. Se è così sicuro per quale motivo è andato a cercare un avvocato amministrativista in Campania per il “modico” compenso di 7000 euro?
Intanto, da un intervista su teleidea, abbiamo scoperto che il nostro sindaco ha conoscenze di diritto amministrativo elevate, ha dichiarato infatti che il ricorso di Acea non ha nessuna possibilità di successo e che sarà respinto dal Tar. E c’è ancora gente che per far parte di un tribunale amministrativo e giudicare un ricorso perde tempo a laurearsi in giurisprudenza, poi studia ancora e fa un concorso. Basterebbe essere Sindaco di Chiusi.