di Giorgio Cioncoloni
La legge prevede che l’indennità di funzione degli amministratori pubblici sia dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa e che quindi svolgano un regolare lavoro. Inoltre gli oneri assistenziali, previdenziali e assicurativi sono a carico del comune per gli amministratori collocati in aspettativa non retribuita ma non per coloro che lavorano.
Un amministratore che dichiarasse di essere in aspettativa, e invece non lo fosse, percepirebbe quindi un’indennità maggiore di quella spettante, facendo prefigurare il reato di truffa ai danni dell’erario, senza poi considerare il danno morale all’immagine della pubblica amministrazione.
Mettiamo il caso che i consiglieri di opposizione percepissero elementi che facessero loro pensare all’esistenza di una situazione del genere, avrebbero il diritto/dovere di presentare un’interrogazione per far sì che l’amministratore chiarisca la propria posizione?
Io penso di sì, come penso sarebbe nell’interesse dell’amministratore stesso fare chiarezza.
Si potrebbe negare il chiarimento affermando che l’argomento esula dalla competenza del Consiglio Comunale e non riguarda atti amministrativi?
Io penso di no, perché i cittadini, tramite i loro rappresentanti, e quindi in consiglio comunale, unico luogo deputato, dovrebbero essere messi a conoscenza dell’esistenza o meno di una situazione del genere, che riguarderebbe anche atti amministrativi, perché il pagamento dell’indennità è di per sé stesso un atto amministrativo.
Non rubricare all’ordine del giorno del consiglio comunale una simile interrogazione potrebbe far pensare di volerla nascondere perché, anche ammesso che si pensi non sia ammissibile, si dovrebbe in ogni caso permetterne la lettura all’interrogante, rendendola così pubblica, e poi, in risposta, illustrare le motivazioni per cui non si ritiene opportuno rispondere nel merito. Il tutto regolarmente verbalizzato e a disposizione di chiunque.
Non c’è niente di peggio per un amministratore che far dubitare di voler nascondere situazioni personali illegittime o al limite della legittimità.
Se i consiglieri, cui non venisse data risposta, mettessero in atto situazioni di protesta, si potrebbero accusare di pretestuosità?
Io penso di no, perché ogni manifestazione, purché attuata in modi civili, per far riconoscere i propri diritti, contro chi li vuole sistematicamente negare, è legittima, soprattutto se vengono negati in nome di regole che non esistono e che vengono usate a proprio uso e consumo, nella più completa ignoranza e opportunistica interpretazione.
La valutazione sulla buona amministrazione non credo si possa fare solo su qualche opera pubblica realizzata, qualche contributo elargito o qualche situazione particolare gestita più o meno bene, ma soprattutto sul riconoscimento e sul rispetto dei diritti degli altri, alleati o avversari che siano reputati, perché questa è la base della democrazia e del buon governo che dovrebbe permettere a tutti i cittadini di avere le stesse opportunità, non sulla base di chi conoscono ma su quella di quali diritti hanno.
Questo concetto, purtroppo, è oggi troppo spesso dimenticato e sottovalutato, in nome di un opportunismo individuale che cozza contro ogni principio di solidarietà, che dovrebbe invece essere la base di un’equa crescita sociale che non può prescindere dalla massima trasparenza di atti e di comportamenti.
Ho seguito con interesse questa ennesima triste vicenda. Non entro nel merito delle giustificazioni del Sindaco. Anche qualora avesse ritenuto non pertinenti con l’attività del Consiglio le interrogazioni presentate, credo che quando si lavora a carte scoperte non sia un problema rispondere a delle domande. Comunque. Tant’è. Se il Signor Prefetto è stato interrogato, farà le Sue giuste considerazioni. Oggi abbiamo assistito all’ennesimo siparietto. Siamo in zona rossa? Si esce solo per giustificati motivi? Di lavoro, salute e necessità? No. Si inaugurano i mezzi di lavoro del Comune davanti al Palazzo Comunale. Ma non si risponde a domanda legittima dell’Opposizione. Questa è l’ennesima dimostrazione di chi abbiamo davanti. Credo che ogni altro commento sia superfluo. Scusate il breve sfogo. Appoggio e manifesto totale solidarietà ai nostri Consiglieri di Opposizione.
Paolo(Scattoni) ho molti impegni di conseguenza devo avere delle priorità e leggere la Pravda Chiusi a non rientra tra queste priorità. Quando tornerà ad essere, per i miei parametri, una testata libera tornerò sui miei passi
x Bonella Martinozzi. Secondo me sbagli. Io Primapagina la leggo regolarmente. Oggi ad esempio partendo da un periodo ipotetico dell’irrealtà del tipo “se l’annuncio di Fiorani della presentazione di una lista del comitato ARIA alle amministrative non è un pesce di aprile” , si dilunga in tanti suggerimenti per le minoranze in consiglio comunale.
Io personalmente non prendo più in considerazione gli articoli del “giornalista pubblicista” locale, in quanto considero quel giornale oonline la Pravda chiusina
I diritti/doveri delle opposizioni vengono visti come attacchi personali anziché come legittime richieste. Persino le richieste di accesso agli atti da parte dei Consiglieri sono viste come minacce. A breve fornirò un elenco di accesso agli atti non evasi.
Siparietto per il giornalista, sceneggiata per il sindaco, manca il cabaret
Chiunque legga il testo delle interrogazioni può giudicare se sono attinenti all’attività dell’amministrazione, a mio avviso affermare che non sono attinenti significa offendere l’intelligenza delle persone.
Giorgio un bravo giornalista ha scritto che c’è il covid, bisogna pensare a quello, queste sono pagliuzze e i consiglieri di opposizione hanno messo su un siparietto in consiglio comunale per niente.
Finché l’informazione non sarà libera non può esistere la libertà.
In questa pagina di chiusiblog è riportato il testo delle due interrogazioni.