Una nota da uno spettatore interessato

di Massimo Mercanti

Hai ragione Luca (Scaramelli), infatti il mio intervento rivolto in privato a Paolo Scattoni vale per quello che può valere uno scambio di idee tra persone che si conoscono e appartengono allo stesso partito pur vivendo in paesi diversi. Tuttavia non posso entrare nella diatriba elettorale di Chiusi se sono un cittadino di un altro paese. Ovviamente vi posso entrare se le ripercussioni di un operato politico-amministrativo non si limitano all’ambito prettamente comunale, ma investono anche il territorio ed è per questo che ho seguito da “tele spettatore” lo streaming del vostro Consiglio Comunale…per informarmi su quello che possono essere i risvolti locali in un più ampio contesto di zona. Non dimenticare che la vicenda del Carbonizzatore ha segnato trasversalmente (anche in maniera politica) un giusto procedere non solo dalla parte interessata localmente ma la rivendicazione e un dibattito che ha investito il territorio.

Detto ciò, io cittadino “attivo” conosco le dinamiche e le prerogative di un Sindaco presidente dell’assemblea comunale e ciò che dici … è vero! E se a Chiusi è così, come tu sostieni in particolare, mi spiace, ma avvalora ancor più la tesi che le opposizioni devono essere attrezzate.

A maggior ragione in un momento comunicativo come è quello di un Consiglio Comunale dove i cittadini che vi assistono “in silenzio” al di là degli atti formali, che non hanno letto nel merito, aspettano spiegazioni orali… e su quelle si fanno un’idea del contesto problematico.

Infatti apprezzo e condivido quello che dice Daria Lottarini nel suo commento …

Quello che qui dice Daria in maniera semplice e inequivocabile (fermo restando la consegna e i contenuti della mozione) andava detto “ a voce “ per i telespettatori nel Consiglio Comunale. Allora forse si sarebbero capite meglio le vicende di una società come il Patto 2000 e la facile polemica istruita nei dettagli dal Sindaco e rivolta essenzialmente ad “asfaltare” un operato politico delle opposizioni… oltre a giustificare e a salvare l’operato della Giunta di maggioranza.

Anzi, si sarebbe colta di più la volontà di “dare un segnale di unione nell’interesse del territorio”….rispetto alle azioni conseguenti di un’amministrazione Comunale che si è isolata rispetto al numero dei Sindaci del territorio che hanno approvato la riesumazione e sopravvivenza del Patto 2000…(poi vedremo per cosa…se mai ci sarà trasparenza nei progetti oltre alle competenze gestionali dei finanziamenti)

La riproposizione di una Stazione in linea dell’AV la dice lunga su quello che possono essere le fantasie di un singolo Comune o di un territorio che non ha neanche la consapevolezza dell’importanza della infrastruttura ferroviaria “espropriata” (da Roma a Firenze) a favore dell’AV. Il dibattito si dovrebbe concentrare sul consolidare la fermata di tale treno AV a Chiusi e nello stesso tempo combattere affinché si possa utilizzare la “Direttissima” conformemente agli usi per i quali fu progettata e realizzata. Quest’ultimo aspetto potrebbe assumere, unitamente alle altre regioni, importanza significativa per quello che riguarda la politica del sistema trasporti.

Chiusi è impegnata in una campagna elettorale. A nulla vale dare per scontato quello che è chiaro da tempo tra gli addetti ai lavori. Devi convincere un elettorato della bonomia degli intenti rispetto a una “governance” di destra che non esiste neanche all’orizzonte e una “governance” di Sinistra e di Buon Senso che ha una storia un po’ complicata e piena di “scivoloni”…a volte anche contraddittori.

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4 risposte a Una nota da uno spettatore interessato

  1. Luca Scaramelli5 scrive:

    Assolutamente d’accordo

  2. enzo sorbera scrive:

    Impietosa, direi chirurgica, l’analisi che fa Mercanti del lavoro delle opposizioni. E’ un lavoro che incontra tante difficoltà, Bonella ne ha sottolineata qualcuna. Il problema maggiore, a mio parere, è nel fatto che si tratta di un lavoro svolto esclusivamente entro ambiti istituzionali. E però. Interrogazioni e mozioni vanno bene, ma è mancata l’analisi puntigliosa degli atti di maggioranza: lavoro massacrante, durissimo ma che va svolto con tenacia e con costanza: è il prezzo della trasparenza. Inoltre, le opposizioni devono svolgere soprattutto lavoro extraistituzionale: manifesti, assemblee, sit-in, altro. Lo spazio democratico non è “aperto”, ma dialettico. Il problema vero delle opposizioni: troppo peso su troppo poche persone. Vorrei però sottolineare un altro aspetto dell’intervento di Mercanti. Ho apprezzato la sua discrezione nell’intervenire sulle elezioni di un Comune cui non appartiene. Ritengo, però, che ormai dobbiamo ragionare con un criterio diverso rispetto al passato: considerato lo stretto legame tra i vari comuni della nostra zona (alto Orvietano, bassa Senese, pendici amiatine, cis-Trasimeno), l’elezione di un Sindaco è un fatto che riguarda l’intero comprensorio, perché può spostare equilibri e determinare necessità di assestamenti piuttosto pesanti. In questo quadro, quindi, un cittadino della zona più vasta fa bene a pronunciarsi. Se poi ha proposte come queste, ben venga!

  3. Bonella Martinozzi scrive:

    Condivido pienamente il concetto che le opposizioni dovrebbero essere attrezzate, tuttavia sottolineo che non è facile attrezzarsi quando si riesce ad avere accesso ai documenti del Comune solo dopo molteplici e reiterate richieste, quando le proprie interrogazioni non vengono portate tempestivamente in Consiglio Comunale , tanto da svilirne il contenuto dato il tempo trascorso, o addirittura non vengono portate affatto, quando un Sindaco toglie o non concede la parola se non per lo stretto tempo previsto da regolamento. Le opposizioni hanno la necessità del sostegno e delle indicazioni della cittadinanza, soprattutto di quella parte che desidera avere spiegazioni ed operare nella trasparenza e del suo interessamento non solo per le questioni di maggior risonanza. Solo con l’attivismo di tutti si può riuscire a modificare l’attuale sistema di operare.

  4. pscattoni scrive:

    Concordo con Massimo (Mercanti). Su una strategia per il Comune pesa, e pesa molto, l’azione concordata con gli altri comuni dell’area. Sul trasporto ferroviario questo contesto è un “must”. Pare che i comuni del Trasimeno in sede di Patto2000 stiano riproponendo il collegamento ferroviario veloce Chiusi-Perugia. Questa scelta ridarebbe centralità alla stazione di Chiusi. È però evidente che una strategia ha bisogno di ampio consenso anche da parte del comuni dell’ambito toscano e dell’orvietano, perché le FS si stanno purtroppo muovendo in una direzione che invece tende ad escludere la centralità del polo ferroviario di Chiusi.

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