È possibile fare politica a Chiusi? Un’alternativa nel monitoraggio civico?

di Paolo Scattoni

Ad ottobre qui a Chiusi ci saranno le elezioni amministrative. Praticamente domani per i tempi della politica. Lo spettacolo a cui si assiste non è dei più edificanti. Il PD non ha ancora deciso se si presenterà in coalizione ed eventualmente con quali forze. Le altre forze di opposizione non pare abbiano ancora deciso quale sia il termine per l’attesa della decisione del PD. Italia Viva che oltre al consigliere regionale Scaramelli non si sa chi e cosa sia rimane in attesa. La destra non pare avere la capacità di proporre qualcosa se non prospettare addirittura una lista di bandiera e addirittura si è anche parlato di candidati di membri del Parlamento che probabilmente non sanno neppure dove sia Chiusi. Per ora non c’è neppure una seria prospettiva di una lista civica trasversale come a città della Pieve.

Sui contenuti, a parte alcune indicazioni di Possiamo e 5Stelle non si è andati oltre a posizioni generiche. Sull’ambiente il PD, a distanza di quattro anni non si è ancora espresso sugli impianti ACEA (sul depuratore esistente e sulla prospettiva del carbonizzatore) e fa finta di credere ad una variante al Piano Regolatore che un’eventuale ricorso di ACEA al TAR spazzerebbe via in men che non si dica. Si fa finta di non capire che a decidere è e sarebbe la Regione perché gli impianti di trattamento rifiuti è nella sua potestà decisionale e che l’eventuale decisione implicherebbe una variante automatica al Piano Regolatore. Il problema si sposta quindi nei rapporti Regione e ACEA. Il Comune può invece impegnarsi in un’azione che allontani la prospettiva di una politica che sposta il disagio di quelle lavorazioni lontano da dove i rifiuti vengono prodotti in zone periferiche e politicamente deboli come la nostra.

Per me ma anche per altri l’alternativa è quella di un impegno fuori dal “palazzo” in un’opera di “monitoraggio civico”. Un lavoro del genere sarebbe assai utile sia che ci sia una Amministrazione attiva che chiusa alle sollecitazioni civiche come quelle che abbiamo sperimentato negli ultimi quindici anni.

Mi riprometto di tornare sull’argomento., intanto contributi specifici su questo momento assai infelice della politica locale saranno benevenuti. Magari è soltanto una mia sensazione.

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4 risposte a È possibile fare politica a Chiusi? Un’alternativa nel monitoraggio civico?

  1. Giorgio Cioncoloni scrive:

    Quella che proponi, Paolo (Scattoni), potrebbe essere una prossima iniziativa pubblica del Comitato Confronto Aperto.
    Pensiamoci.

  2. pscattoni scrive:

    X Giorgio Cioncoloni. La mia idea è proprio quella, monitoraggio civico permanente a prescindere da chi vince le elezioni. Qualcuno di noi questo lavoro l’ha già fatto, basterebbe renderlo più sistematico e secondo un formato predefinito.
    Se non ho capito male quelli di Monithon lavorano per rapporti. Già da ora ci potremmo distribuire il lavoro. Gli argomenti già ci sono: Palapania, Fondazione Orizzonti, depuratore ACEA, fotovoltaico su aree in diritto di superficie ,,,,
    C’è soltanto bisogno di un breve periodo di formazione e potremmo invitare a parlarne qualcuno che l’ha già sperimentato.

  3. carlo sacco scrive:

    Certo Giorgio,ma i risultati di questa”atmosfera”e di questo modo di gestire si vedono e sono storici perchè Chiusi negli ultimi 40 anni è stata sempre così,con nebbia addossso ai cittadini e commercianti facendo credere che si trovino al centro dei ”centri commerciali naturali” inventando di sana pianta tali definizioni con il presupposto della perfettibilità e dell’implementazione nel tempo di certe strutture,quasi si fosse in presenza di un moltiplicatore di reddito automatico e naturalmente oltre che a vederle che tali rotelline non funzionano ne subiscono anche l’abbraccio mortale in un contesto che ha raggiunto le 8000 anime.Un nulla,un nulla destinato a diventare come Radicofani quando ci fù la ”Nuova Cassia”che lo tagliava fuori da ogni cosa.Questo è ciò che ci è di fronte e non mi sò spiegare bene cosa sia l’involucro che regga il tutto se non quello di una politica dissennata,fatta da improvvisatori che quando sono a metà della carriera politica dicono arrivederci e grazie per convolare a giuste nozze con possibilità ancora più alte di carriera,di retribuzioni e di gestioni della cosa pubblica dai ranghi più alti.Questi vivono”di politica”e nessuno toglie loro dalla testa che la via sia quella,ma perchè beneficia loro.Daltronde c’è chi gli dà ragione e chi valida tale percorsi e siccome”i treni fermano”ma la caduta in basso procede,se la gente non vede i topi nel formaggio è colpa anche sua che si fà abbacinare.O no?

  4. Giorgio Cioncoloni scrive:

    Io sono d’accordo e il neocostituito Comitato Confronto Aperto dovrebbe servire anche a tale scopo. Importante sarebbe capire quante persone sono interessate all’idea di un monitoraggio civico permanente, non solo per il periodo elettorale ma per tutto ciò che potrebbe riguardare le future scelte amministrative, qualsiasi sia l’amministrazione che si insedierà a ottobre. Allora potremmo lavorarci. Purtroppo in questo paese non si riesce a far parlare pubblicamente nessuno che non siano le solite 10-15 persone. Sembra di essere in quei paesini in cui tutti stanno dietro le finestre a guardare cosa succede in strada ma nessuno ha il coraggio di affacciarsi per paura di farsi vedere.

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