di Paolo Scattoni
L’incontro di ieri organizzato dal comitato Confronto Aperto è stato un successo per tre motivi. In primo luogo per esserci stato, erano anni che non si teneva un’iniziativa del genere, dove si sono potuti confrontare cittadini di diverse provenienze politiche, sociali e culturali.
Un secondo motivo di successo è stata l’affluenza all’iniziativa che si è tenuta al Prato,
Il terzo aspetto positivo è rappresentato dal numero degli interventi che si sono succeduti fino a mezzanotte quando l’iniziativa si è interrotta causa coprifuoco.
Gli organizzatori avevano preparato una scaletta che però è saltata per le numerose iscrizioni a parlare. Gli interventi si sono susseguiti ordinatamente e le posizioni diverse si sono confrontate in maniera civile e costruttiva.
Si è capito sin dall’inizio che gli anni di assenza di confronti avevano creato una forte aspettativa per un’iniziativa di questo tipo.
La notte del renzismo aveva ormai cristallizzato le posizioni e scoraggiato qualsiasi confronto.Ne sanno qualcosa gli animatori di questo blog che negli ultimi undici anni hanno ricevuto di tanto in tanto minacce di azioni legali da parte di alcuni che hanno cercato così di bloccare i tentativi di confronto che chiusiblog ha cercato di lanciare nel tempo.
I molti argomenti trattati del confronto pubblico di ieri non hanno permesso di trarre conclusioni e neppure una chiara espressione delle diverse posizioni. Si dovrà necessariamente continuare, magari per incontri tematici, che non avranno probabilmente la stessa adesione di pubblico, ma che potranno rappresentare input importanti per la politica locale, soprattutto in un periodo elettorale quando le forze politiche che si presenteranno alle elezioni sono chiamate a dichiarare i propri impegni.
Intanto che queste forze siano state presenti e abbiano preso la parola è un dato positivo anche se in quegli interventi le intenzioni sono rimaste per la maggior parte ancora troppo indeterminate.
Questo post in meno di due giorni dalla pubblicazione ha ricevuto più di 300 visite. È apparso ovviamente anche nel sito del Gruppo Confronto Aperto e sui social. Una partecipazione di tutto rilievo. L’iniziativa è stata molto importante per le presenze, ma anche per le assenze. Non mi pare di aver visto qualcuno dei dimissionari dall’assemblea dell’unione del PD, di loro nessuno sicuramente ha preso la parola. Questa assenza ha confermato il mio convincimento che da quella parte non ci sono idee, ma soltanto la difesa del decennio renziano a livello locale senza se e senza ma.
Io credo che il futuro di Confronta Aperto debba passare per un approfondimento dei temi che hanno caratterizzato quel decennio e di cui purtroppo oggi stiamo vivendo le conseguenze di errori e contraddizioni. Ad esempio mi piacerebbe partecipare ad un incontro monotematico sul fotovoltaico e capire perché manchino all’appello (sino ad ora) 400.000 euro di riscossioni da parte dei concessionari. Parteciperei volentieri ad un incontro per capire quanto sia costato effettivamente il Palapania e le prospettive di gestione. Vorrei anche capire quanto costa e quanto serva la Fondazione Orizzonti. E tanti altri temi che sarebbe utile documentare ciascuno con dei libri scritti in modo che siano comprensibili da tutti i non esperti. Libricini da scrivere con la collaborazione di molti.
X Giorgio.Questa tua ultima frase la condivido in pieno e ciò a cui tu fai riferimento ormai è diventato un savoir-faire della politica atto a farla perdurare,naturalmente anche con tutte le sfumature che secondo me hanno sede anche nelle peculiarità e nelle pieghe degli schieramenti.Qui però non è possibile stare a guardare per il sottile perchè la situazione incalza e rischiamo tutti di restar prigionieri delle solite logiche da schieramento quindi occorre uscirne,senza se e senza ma, affrontando a viso aperto i calcoli solo utilitaristici che i partiti fanno perchè a loro preme che la terra sotto i piedi sia cementata.Mi è piaciuto l’intervento particolarmente netto di Fiorani e Romanini l’uno concludente pennellando di doppiezza politica fatta sin’ora che porta al servilismo ormai noto per avere prebende e prebendine e l’altro mirato a far aprire gli occhi sui rischi del futuro di infiltrazioni malavitose.La Toscana non è nuova a tali pericoli vedi le questioni attuali delle Concerie dipanate sotto gli occhi di una politica che sembra esente da tali questioni ma che invece è tutto il contrario.Il giudizio espresso che adesso saremmo davanti ad un altro PD detto da un ex dell’opposizione è totalmente risibile e con il dovuto rispetto delle persone e delle idee mi è bastato sentire l’intervento della segretaria che prospetta cose che si sentono ormai da anni di una ovvietà incredibile ma della quale loro stessi se ne servono.Il nulla..
Le chiacchiere sulle strategie politiche non servono più a niente mentre è sempre più necessario, per spiegare la realtà che viviamo, richiamare i fatti che avvengono intorno a noi.
E’ di qualche giorno fa la delibera dell’Ato sud che ha approvato un rincaro di 16 milioni nel servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.
Il nostro comune come ha votato? E in base a quali ragionamenti ha votato?
E’ mai passato per la testa ai nostri amministratori (messi lì dai partiti) di confrontarsi su questioni di questo tipo con la cittadinanza?
Va bene come s’è fatto finora o bisogna cambiare radicalmente strada?
Altro che progressisti, riformisti, ecologisti o… italiavivaisti.
Voglio ringraziare, per conto del Comitato, tutti coloro che hanno partecipato, con la presenza e con gli interventi.
Siete stati molti, segnale incoraggiante e dimostrazione che la voglia di sapere e di dibattere non si è esaurita ma solo addormentata.
Bisogna tutti insieme trovare il modo di svegliarla e di tenerla viva.
Noi siamo pronti a fare la nostra parte.
Purtroppo la politica presente non ha saputo, o voluto, dare risposta ai molti interrogativi posti e qualcuno ha provato a speculare sul nostro ruolo.
Cari politici, assumetevi le vostre responsabilità, il nostro compito è quello di mettere in luce i problemi, non quello di proporne le soluzioni.
Siete voi, che vi candidate a governare il paese, a dover condividere o meno questi problemi e, in caso positivo, a trovarne le soluzioni.
I medici ascoltano i sintomi, individuano le malattie e ne studiano le cure, altrimenti, se i malati fossero in grado di curarsi da soli, non ci sarebbe bisogno dei medici.
Se c’è veramente la volontà di aprire una stagione politica nuova e di ritrovare la credibilità perduta, i conti con il passato vanno fatti subito e non rinviati, per poi sperare che vengano dimenticati.
Questo modo di agire lo abbiamo visto ormai troppe volte, lo sappiamo ben riconoscere e sappiamo anche che non porta da nessuna parte.
Da chi vuole accreditarsi come portatore di novità ci aspettiamo ben altri segnali, soprattutto chiari e trasparenti, non celati dietro le solite formule omnicomprensive.