Questo interessante articolo di Carlo Giulietti nel flusso di scritti di questi giorni era andato perduto. Mi scuso con l’autore per il ritardo (pscattoni)
di Carlo Giulietti
Come al solito (Paolo Scattoni) è sempre attento a quanto avviene nel nostro paese ed è uno dei pochi a conoscere questa importante realtà nel settore dell’istruzione/formazione, volevo commentare il suo post, poi mi sono fatto prendere la mano ed il commento è divenuto più lungo del previsto.
Concordo sulla sua importanza e questo è scontato essendo stato il promotore dell’iniziativa e coordinatore del corso fino a settembre scorso.
Ho iscritto personalmente quasi tutti gli studenti che si sono diplomati o che hanno provato a farlo, fino a quelli dell’ultimo corso 20/21 e della maggior parte di loro ho conosciuto le motivazioni e le difficoltà che speravano di poter superare con il diploma. Con l’indispensabile, competente, aiuto dei dirigenti e dei colleghi, che si sono alternati negli anni, li abbiamo sempre incoraggiati e spronati in tutti i modi, io fino a che ho potuto farlo.
Penso che possiamo essere soddisfatti di averne portati al diploma una buona parte.
Sui banchi, fino a che è stato possibile, si sono seduti uomini e donne, ragazze e ragazzi, di tutte le età, la didattica a distanza, come scrive Paolo, ha provocato un po’ di scompiglio e qualcuno, per vari motivi, si è perso per strada, ma il grosso ha resistito e alla fine la tenacia è stata premiata.
Lo
scorso anno avemmo il grande piacere di essere notati
dall’amministrazione comunale di Cetona che, nella persona del
consigliere Bronco, d’accordo con il sindaco Cottini,
ci contattò per valutare se fosse stato possibile iscrivere tre
cittadini cetonesi, che in quel periodo si trovavano senza lavoro,
cosa che, pur ad anno iniziato, accettammo di buon grado, dopo un
incontro personale di valutazione della situazione di partenza.
Il
risultato fu molto buono ed evidentemente i tre trovarono nella
frequenza anche nuove motivazioni e stimoli per rimettersi sui libri
dopo tanti anni, senza trascurare una ritrovata tranquillità
(cosa comune in molte situazioni simili).
Un reinserimento lavorativo e le problematiche della dad, poi, fecero sì che due di loro dovessero sospendere, temporaneamente spero, ma il terzo si è diplomato brillantemente questo giugno.
Insieme a lui una ragazza più giovane, sempre di Cetona, che, già in possesso di una maturità secondaria diversa, aveva necessità di un diploma tecnico per la sua attività lavorativa la quale ha raggiunto l’invidiabile votazione di 100 e lode.
A conclusione del percorso scolastico, i due diplomati sono stati convocati ed encomiati all’ultimo consiglio comunale online, al quale ho partecipato in rappresentanza della scuola. C’è stata anche una promessa, ben accetta, di proseguire nella “proficua collaborazione”.
I due studenti che ho citato sono stati bravi, ma tutti gli altri non sono stati da meno, la signora ultrasettantenne di Torrita un caso particolare, esempio per chi si arrende alle prime difficoltà, ma da elogiare tutti, indistintamente e tra loro da notare un giovane nigeriano, una ragazza indiana ed una marocchina, ma anche un signore più che cinquantenne che veniva a frequentare il corso DALLA PROVINCIA DI ANCONA (oltre 160 Km e alcune volte per il lungo viaggio, nel periodo in presenza, si era anche dovuto fermare a dormire in auto) e un altro residente a Perugia. Per entrambi questi ultimi la nostra era la sede più comoda da raggiungere! Tra questi cinque ci sono stati un 97, due 90 e un 80! E come non citare due signore quaranta-cinquantenni messesi in gioco in un settore, per loro, prima, sconosciuto, ma ripeto, tutti, tutti da lode!
Quindi un grazie a chi mostra interesse per questo corso, comune di Cetona compreso e pur non più “in forza” alla scuola, mi aspetterei collaborazione anche da altri enti locali, non solo della Toscana, ma anche dell’Umbria perché scuole serali non possono essere certo aperte in tutti i paesi, ma devono servire un territorio più vasto, se necessario, mettendo a frutto anche le esperienze derivanti dalla didattica a distanza.
Sono risultati eccellenti che dimostrano come, con un impegno mirato, si riesca a fare “numeri” anche con un corso serale e con una scuola che, a torto, è considerata di serie inferiore. L’età e i km non sono un impedimento, se c’è la volontà. Forse, il dormire in macchina si sarebbe potuto evitare magari con una convenzione studiata appositamente (come turismo culturale, toh – provocazioncina 🙂 ). Purtroppo, la DAD – che è stata all’origine di un massiccio abbandono nella scuola ordinaria – ha confermato la sua caratteristica negativa di “deterrente” anche in questa occasione. Spero che i corsi si ripetano e si arricchiscano anche in assenza del “motore” Giulietti, fresco pensionato.