di Paolo Scattoni
Consiglio la lettura di un articolo di Daniela Preziosi sul quitidiano Domani in edicola dal titolo “Letta si appella ai senesi. Ma Renzi : scegli fra me e il M5S.”
Non sempre sono d’accordo con la segretaria regionale PD Simona Bonafè. Oggi è capitato. Cito la dichiarazione contenuta nel suddetto articolo :
“Stiamo assistendo attoniti allo snodarsi di una strategia del tutto inattesa da parte di IV, È stato sufficiente il materializzarsi della candidatura del segretario del PD nelle suppletive del collegio senese-aretino a scatenare un crescendo di atteggiamenti provocatori che stanno incrinando il rapporto di fiducia alla base dell’alleanza di governo in regione” ed elenca alcune vicende d’aula “IV decida da che parte staree abbia il coraggio di dirlo ai cittadini”.
Stimo, non da ora, Enrico Letta come politico, ma soprattutto per la sua coerenza. Quando fu malamente fatto fuori da Renzi con l’ormai storico “Enrico stai sereno” non ha negoziato una poltrona di consolazione, ma si è trovato un lavoro come docente universitario in Francia. C’è una bella differenza con il personaggio Renzi che per soldi non disdegna di servire personaggi non proprio limpidi promettendo rinascimenti inesistenti.
Se Letta manterrà il punto non avrà soltanto il mio voto, ma anche, per il poco che vale, il mio impegno in campagna elettorale.
Qui a Chiusi si sta svolgendo un copione molto simile a quello senese, ma con una risposta del PD titubante che cerca l’impossibile tentando di salvare capra e cavoli. La carta calata da Scaramelli (Stefano) non ha avuto la stessa reazione che c’è stata a Siena. Per alcuni la carta Barbanera non è volta ad una corsa semi solitaria, ma a piazzare il candidato IV in lista PD a vicesindaco.
Se così fosse (insieme a qualsiasi ipotesi di coinvolgimento di Italiaviva), non avrebbe il mio voto e tanto meno il mio impegno.
Il silenzio sulle scelte e un impegno del candidato Sonnini per la “continuità” non promettono bene. Tempo fa ho segnalato un mio disagio che purtroppo permane.
Uno degli ultimi atti dei consiglieri uscenti di Possiamo e M5S è stato un ricorso in autotutela sulla questione dei locali di via della Villetta che l’Amministrazione comunale vorrebbe sottrarre alla scuola pubblica, nonostante un accordo di programma siglato nel 1999 da Provincia e Comune che impegna quei locali fino al 2060. Il silenzio della dirigenza del PD locale è assordante. Possibile che non si riesca a percepire l‘aspetto politico della scelta in un senso o nell’altro?
p.s. Purtroppo il testo di quel ricorso è stato rimosso dall’apposita pagina creata su chiusiblog per una diffida. Se qualcuno lo vuole leggere chieda a uno dei presentatori. A me risulta che ce ne sarebbe almeno uno disposto a farlo vedere.
Leggo sul sito di Repubblica:
“Si fa più insistente l’ipotesi della data del 3 ottobre per le prossime elezioni amministrative. La trattativa per ‘anticipare’ di una settimana la tornata elettorale (si parlava del 10-11 ottobre) potrebbe infatti chiudersi presto.”
Le liste elettorali dovranno essere pronte entro la fine di agosto. Il tempo dei rinvii è finito.