Fra le comunicazioni del sindaco nell’ultimo Consiglio comunale è stata annunciata la prossima convocazione, per il 12 agosto, per discutere del Piano strutturale.
Sono ormai passati tredici anni da quando nel 1998 la seconda amministrazione Ciarini (la prima se n’era bellamente disinteressata) ha provveduto al primo avvio del procedimento per la redazione del Piano strutturale.
In questi tredici anni, di questo argomento, pubblicamente se n’è discusso assai poco, quasi niente. Nel frattempo, il nostro comune, si è posto all’ultimo posto fra quelli chiamati a rispondere agli obblighi della legge regionale 5 del 1995 prima e della 1 del 2005, anche perché l’attuale PRG risale al 1974 ed è il più vecchio che si conosca in Toscana.
Allora, cosa è successo perché si dovesse convocare in tutta fretta un Consiglio a metà agosto? Come noto, le comunicazioni del sindaco non sono oggetto di discussione e quindi non è stata data ai consiglieri la possibilità di domandare cosa si debba deliberare.
Provo a fare un’ipotesi. Si deciderà di procedere all’adozione del Piano Strutturale sulla base degli articoli dal 21 al 23 della legge regionale 1 del 2005.
In quegli articoli si dà la possibilità al Comune di convocare una Conferenza dei Servizi perché le altre autorità interessate (Provincia e Regione) possano procedere a una fase di co-pianificazione. Insomma si opera insime prima e non dopo l’adozione del Piano.
Benissimo. Ma c’è un piccolo ma. La legge sul governo del territorio della Regione impone sostenibilità, trasparenza e partecipazione. Il sindaco in un recente dibattito alla festa dell’Unità ha dichiarato che il tutto verrà finalizzato (immagino si riferisse all’adozione) entro fine anno.
E allora vediamo. Quanto si è partecipato in questi tredici anni alla redazione del piano? Praticamente niente. Quanto è stato trasparente il processo di formazione del piano? Buio pesto. Quanto è sostenibile il piano? Questo ancora non lo sappiamo perché il piano non c’è.
Quello che c’è è una parte della relazione generale che ancora il sindaco, nonostante le richiesta posta da cittadini e consiglieri, non ha saputo o voluto spiegare se è vera oppure apocrifa.
Sulla base di quella previsione il piano non è sostenibile e in un prossimo articolo porremo al sindaco precise domande in merito.
Vero. Ma si deve insistere.
Un inizio e una traduzione sostanziale di tanti teorici dibattimenti ci sarebbero già potuti essere stati dando ascolto e attuazione alla richiesta che i consiglieri dell’opposizine fecero alla prima riunione di mettere a conoscenza dello stato di avanzamento del piano (quantità e contenuti) almeno i consiglieri.
Insomma ancora niente dibattito, neppure in Consiglio comunale.
Il consiglio del 12, per quanto riguarda il Piano strutturale è solo un falso allarme.
Sull’argomento ci saranno infatti solo le comunicazioni del sindaco.
C’è stato qualche contrattempo?
Comunque fa bene Paolo (Scattoni) a richiamare i termini della questione e i passaggi che si dovranno fare.