di Paolo Scattoni
Ho programmato l’uscita di questo articolo, scritto fra ieri e oggi, per le 14.58, in modo da evitare interferenze con il voto e con i risultati del voto.
La necessità di scriverlo è dovuta ad un altro articolo del 30 settembre su Primapagina a firma Lorenzoni, intitolato “Chiusi, ultimi fuochi di campagna elettorale: alcuni dati per orientarsi meglio…”
Fra questi dati sarebbe contenuto anche l’incipit di quell’articolo:
“CHIUSI – Siamo ormai alle ultime battute della campagna elettorale. E ognuno dei contendenti prova a raschiare il fondo del barile. Sonnini e i suoi fanno iniziative nei quartieri, come negli anni ’70. Il professor Paolo Scattoni iscritto al Pd partecipa ad una diretta facebook della lista Chiusi Futura, che è “avversa” al Pd. E il Pd osserva attonito.(…)”
Non ho avuto notizia alcuna di questo sbigottimento del PD locale. Il giornalista evita di scrivere di cosa sia andato a parlare. Molto semplice: soltanto della vicenda dei locali della Villetta. La condizione, rispettata, era che non vi fosse alcuna interferenza del mio intervento con la campagna elettorale in corso e presentato del tutto indipendentemente. Evidentemente il bravo giornalista non ha sentito la necessità di rivedere quei 15 minuti del mio intervento.
Ma perché ho accettato l’invito? Molto semplice: da diversi giorni nei locali della Villetta si stavano svolgendo lavori da parte della ditta Baglioni, senza alcun cartello di cantiere. L’urgenza era determinata dal fatto che avevo scoperto appena un giorno prima (infatti i relativi documenti non erano stati come dovuto, pubblicati sull’Albo Pretorio del Comune) che il contratto sottoscritto dal Comune con la Fondazione Lombardi prevedeva una sorta di “penale” di rimborso di lavori di ristrutturazione per 125.000 euro qualora la concessione gratuita in comodato d’uso fosse stata revocata. Quindi ogni giorno trascorso di lavori effettuati sarebbe andato a danno del Comune in caso di revoca.
Non so come il giornalista abbia accertato lo sbigottimento dei miei compagni del PD per la mia dichiarazione. Forse si è sbagliato. Lo sbigottimento probabilmente riguardava i contenuti del contratto che con molta fatica ero riuscito a far rendere pubblico come dovuto.
Dal 6 luglio sull’argomento Villetta sono stati pubblicati più di 20 articoli, una quindicina a mia firma. Un paio di questi li ho anche segnalati sulla chat degli iscritti del PD, ma non ho percepito sbigottimenti di sorta.
Per fortuna l’azione della Provincia ha per ora bloccato questo scempio amministrativo.
Ora si apre una nuova fase. Chiunque risulterà eletto già da oggi sa che l’attenzione della cittadinanza sui processi decisionali sarà alta. Se non ci sarà la trasparenza promessa da tutti i candidati. Lo dovrebbe fare anche la sedicente stampa “indipendente”. In assenza vedremo di sopperire.
X Rossella Rosati. Leggo l’accenno al caffè come un garbato rimprovero :-))) La prossima volta che ci incontriamo provvederò volentieri.
Riporto dal sito della Regione Toscana Proposta del 06/03/2014 – Partecipazione: Autorità regionale, proposta unanime sui tre componenti-: “Paolo Scattoni è professore associato alla facoltà di architettura all’Università Sapienza di Roma e direttore del master Urbam ‘L’urbanistica nell’amministrazione pubblica’. Dopo la laurea, inizia l’attività di ricerca alla facoltà di architettura di Firenze, con esperienze anche all’estero. La Newcastle University gli conferisce il titolo di Philosophy Doctor in Town and Country Planning. Fonda e dirige la rivista online Italian Journal of Planning Practice.”. Il Prof. Scattoni , ha mantenuto una propria identità ,che nel corso degli anni si è espressa anche con la creazione di Chiusi Blog, il suo costante aggiornamento e la strenua difesa dei principi di legalità, trasparenza e partecipazione. Detto ciò, e con l’auspicio che mantenga tale linea d’indipendenza intellettuale e culturale seppur all’interno di un’ideologia che sostiene convintamente, tanto da non aver mai rinnegato la “tessera del partito”, non mi sembra che sia una persona che può esser “tirata per “la giacchetta”” da nessuna parte . ……….Giuro che non mi ha pagato e che non mi ha mai offerto neppure un caffè , anzi , molte volte privatamente ci siamo scontrati ma sempre nel reciproco rispetto.
Ovviamente. Ora c’è da risolvere il problema aperto da un contratto che è da annullare e non da “onorare”.
Lo sbigottimento ormai credo che sia appannaggio delle liste concorrenti alla nostra. Il risultato elettorale non lascia spazio a “discorsi”. Non abbiamo avuto “paura” che un nostro sostenitore andasse a condividere argomenti scottanti con gli altri: la”censura” non è nelle nostre corde. Proponiamo un percorso e una strategia che possono o meno essere condivisi dai nostri aderenti; se non condividono, siamo noi che dovremo precisare meglio i perché e le modalità relative. Ma non imponiamo l’adesione fideistica. Mai. Per cui, prof, potrai partecipare alle iniziative che ti piacciono o piaceranno, anche a dibattiti contro di noi: ci arricchiremo delle critiche e dei rilievi che ci farete.