di Paolo Scattoni
A quello che trapela fra un paio di giorni ci dovrebbe essere la prima udienza sul ricorso al TAR dell’Istituto Valdichiana. Se ne sa pochissimo, ma soprattutto girano voci le più disparate che non fanno bene al dibattito politico. Riprendo allora un commento di Enzo Sorbera su Primapagina che risponde ad un articolo di Lorenzoni.
Non entro nel merito della polemica perché non mi interessa. Cerco invece di trarre da quell’intervento qualche briciola di informazione. A tale proposito cito una parte di quel commento :
“i motivi del perché il Comune ha “resistito” al ricorso. La risposta è molto semplice: se non resiste in giudizio, la Giunta può essere chiamata a rispondere del danno erariale conseguente all’eventuale condanna da parte del Giudice. Se invece resiste, l’eventuale condanna da parte del Giudice rileva sotto il profilo dell’illegittimità dell’atto e quindi si presenta la possibilità da parte del Comune di rivalersi su chi ha emesso l’atto illegittimo. La Giunta non può annullare gli atti in sede di autotutela perché a) non ci sono più i termini; b) ci sarebbe una penale da pagare. In pratica, l’atto in questione lo potremmo definire per quel che è: un’eredità avvelenata o, se preferisci, una “porcata” secondo l’elegante termine con cui definì a suo tempo la legge elettorale che portava il suo nome un noto senatore leghista.”
Quindi il Comune resiste per evitare conseguenze che potrebbero portare ad una sanzione del Comune che poi dovrebbe rivalersi sul responsabile di quell’atto, immagino l’ex sindaco Bettollini, che avrebbe lasciato in eredità al successore un frutto avvelenato. Ci sarà tempo per capire se il nuovo sindaco avrebbe potuto agire tempestivamente per evitare tutto questo.
Continuo a pensare che se ci fosse stato un po’ di chiarezza sulle posizioni di tutti sarebbe stato utile. Quella di tre componenti su cinque la posizione era chiara, mentre il PD questa posizione non l’ha espressa chiaramente e per tempo. Aver studiato un po’ qualche settimana prima delle elezioni avrebbe permesso di trovare il percorso più opportuno.
Non è stato fatto. Il contenuto del contratto capestro lo si è conosciuto in ritardo anche perché il segretario facente funzione si era dimenticato di pubblicarlo insieme alla determina. Soltanto dopo un po’ di “chiasso” da parte mia gli allegati sono stati pubblicati. I candidati non hanno sentito la stessa necessità di trasparenza e ora si pagano le conseguenze di quel ritardo.
Il commento di Giorgio (Cioncoloni) sottolinea giustamente un’impressione che è di molti di noi. Quello che qui posso fare è segnalare di nuovo una pagina del blog dove sono raccolti i link ai 25 articoli, compreso questo, che hanno sollevato la questione (https://www.chiusiblog.it/?page_id=39339). La voce del PD si è sentita soltanto l’8 luglio con un comunicato pubblicato su centritalianews.it. Fu ripreso anche sul blog (https://www.chiusiblog.it/?p=38739). In quell’occasione Giorgio commentò che “Ponzio Pilato non avrebbe saputo fare di meglio”. Il ritardo c’è e probabilmente se ne pagheranno le conseguenze. Dal TAR si dovrebbe sapere qualcosa in questi giorni.
Io vorrei che qualcuno mi spiegasse perché dentro l’uovo di Pasqua del PD c’è sempre la fregatura.
In campagna elettorale grandi proclami: con noi cambierà tutto, basta uomini soli al comando, massima trasparenza e partecipazione e bla, bla, bla.
Poi, alla prima occasione utile per mettere in pratica i bla, bla, bla, tutto ritorna come prima.
Sono 10 giorni che la nuova Giunta ha preso in esame la questione Villetta, deliberando la nomina di un difensore, e ancora non un una voce ufficiale si è levata né dalla coalizione politica, né dal Comune.
Per provare a sapere qualcosa dobbiamo inseguire i soliti chiacchiericci, le solite indiscrezioni, i pareri espressi da qualche volenteroso ma rigorosamente a livello personale.
Ma lo volete capire che quella della Villetta è una questione che ha destato notevole interesse e che quindi non potete tenere tutto sotto silenzio?!!
Ma lo volete capire che avete emanato un atto pubblico di cui i cittadini hanno il sacrosanto diritto di conoscere le motivazioni e le implicazioni, nonché la vostra futura linea di condotta, se mai ce ne avete una?!!
Ma possibile che coloro che prima erano all’opposizione, e ora sono in maggioranza, e hanno combattuto politicamente contro un atto arrogante e antisociale, non abbiano niente di ufficiale da dire?!!
Ma in che paese viviamo?!!