Ricevuto da Enzo Sorbera
Nei giorni scorsi è stato costituito il coordinamento politico della Coalizione di Centrosinistra per Chiusi. L’organismo è composto dai rappresentanti delle cinque componenti politiche, dal Capogruppo in Consiglio Comunale Claudio del Re e, come invitato permanente, dal sindaco Gianluca Sonnini.
Coordinatore, che sarà a rotazione annuale, quindi espressione di tutte le componenti della coalizione, in questa prima fase è stato nominato Marco Nasorri esponente di Sinistra Civica Ecologista.
La costituzione del Coordinamento era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati per dare unitarietà all’azione politica amministrativa della coalizione. Dopo due mesi di naturale rodaggio e aver fatto fronte ad alcune emergenze la coalizione e il gruppo consiliare stanno entrando nel vivo delle principali questioni e priorità della città. Il Coordinamento svolgerà un lavoro di confronto e proposta, contribuendo ad accompagnare l’azione amministrativa nell’attuazione del programma. Un impegno importante sarà messo anche per affrontare le questioni che stanno determinando l’attuale fase politica. Uno sguardo particolare e attento sarà posto al mondo del lavoro, alla transizione ecologica e all’inclusione sociale, questioni strettamente collegate l’una con le altre. Vogliamo promuovere iniziative sui principali temi che riguardano il rilancio di una strategia di Area vasta, soprattutto in riferimento alla necessità di operare una programmazione territoriale omogenea e innovativa, capace di attrarre le risorse dei fondi Europei. Così come intendiamo sviluppare iniziative politiche sui provvedimenti che il governo nazionale sta adottando e che avranno un’influenza notevole sulle nostre amministrazioni. Pensiamo al DDL sulla concorrenza che renderà estremamente difficili per i comuni gestire i servizi pubblici locali, alla necessità di difendere e potenziare le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale o riguardo alle proposte di autonomia differenziata e regionale che rischiano di accentrare ancora di più i poteri nei presidenti delle regioni. Un insieme di scelte che rischiano di condurre a una stagione di cambiamenti che potrebbero incidere in negativo sui comuni e sulla vita dei cittadini. Un impegno condiviso che le diverse componenti di Centrosinistra per Chiusi vogliono realizzare per rilanciare il dibattito locale ed essere di esempio positivi per la costruzione di una coalizione progressista che possa rinnovare la politica e guidare l’Italia nei prossimi anni.
Coordinamento Centrosinistra per Chiusi.
Tenere distinti il momento politico e quello amministrativo è stato un impegno preso che cominciamo a rendere comportamento effettivo. Sappiamo anche che abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: siamo bravi ma non ancora perfetti
Scherzi a parte, questo significa che cercheremo il confronto anche mediante assemblee ed iniziative pubbliche, fuori dall’esclusivo ambito istituzionale. Purtroppo, la situazione sanitaria ci penalizza un po’, ma non ci sottrarremo al dibattito in cui siamo convinti che i nostri concittadini sapranno darci indicazioni di cui faremo tesoro.
La costituzione del coordinamento è sicuramente un passo importante, in linea con le aspettative di chi auspicava un cambio di marcia nella gestione politico-amministrativa di questo paese.
Mi auguro che il lavoro di confronto venga esteso al più presto anche ai cittadini e che l’intenzione di sviluppare iniziative politiche venga tradotta in fatti concreti.
Sarebbe il modo migliore per cercare di ricostruire quell’interesse verso la politica che nell’ultimo decennio, al contrario, è stato fatto di tutto per spegnere.
Questo paese ha un grande bisogno di ritrovare quell’entusiasmo che può rinascere solo dal coinvolgimento attivo delle persone e che è l’unico modo per fare sì che possano essere recepiti più contributi possibili, perché solo dal confronto e dalla partecipazione possono nascere i provvedimenti migliori.
All’inizio non sarà facile ma è necessario iniziare e persistere per evitare che a ogni votazione si debbano fare i conti con il calo costante degli elettori che è una continua sconfitta per chi crede nel valore della democrazia partecipata.