di Paolo Scattoni
All’albo pretorio si trovano tre decreti del sindaco di nomina di altrettanti componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Orizzonti. Sono conferme. C’è Marco Fé con la delega alla valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e culturale. È stata confermata Lucia Marcucci con la delega all’organizzazione. Infine il terzo consigliere riconfermato è Giannetto Marchettini, vicepresidente con delega ai rapporti con la città, associazionismo e scuola.
Non c’è traccia di indicazioni per il futuro, quindi sembra un consiglio di amministrazione senza specifico mandato, nessun programma.
Nei decreti del sindaco c’è invece un riferimento temporale alla durata degli incarichi: fine settembre 2022, appena nove mesi.
Difficile interpretare la decisione perché nove mesi sono niente per un mandato pieno, ma sono anche molti per una soluzione ponte per stabilire cosa fare della Fondazione che è costata molto con prestiti bancari che dovranno essere comunque ripagati.
Fra prestiti e costi del personale poco rimane dei 158.000 euro che l’amministrazione comunale stanzia ogni anno.
Tanti anche su questo blog hanno posto la domanda da alcuni anni, ma una seria e onesta analisi è sino ad ora mancata.
x Daria Lottarini. È ormai assodato che finiti o molto ridotti i finanziamenti nazionali e regionali la Fondazione è soltanto una triste e ingombrante eredità di un’assurda grandeur. Mantenerla in vita è a mio avviso eccessivamente costoso per i risultati che può dare.
La volontà è quella di dar vita ad un riflessione sul ruolo della Fondazione, aprire un dibattito che coinvolga e si apra al contributo di tutti coloro che vorranno partecipare .
Le prospettive e gli aspetti di cui tener conto sono molteplici, si va dalle questioni economiche, quindi alla forma stessa della Fondazione che per sua natura è preposta a raccogliere fondi. Prospettive future che, a mio avviso, dovranno partire, prioritariamente, dall’idea che la Fondazione sia uno strumento di crescita culturale di tutti i cittadini. Tenendo conto di tutte le espressioni artistiche e della necessità di collaborare con chi opera nel territorio.
E cosa dice Possiamo che , mi sembra, ne chiedeva lo scioglimento o comunque un cambiamento? E anche Chiusi Futura?