di Rossella Rosati
Vi è un progetto coordinato dalla Regione Toscana che prevede l’opportunità per le società sportive che gestiscono impianti pubblici di veder ridotte le bollette di energia elettrica e gas. Il progetto è stato presentato dall’Assessore Regionale all’Ambiente Monia Monni e dall’Assessore allo Sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione il 21 novembre scorso.
La Regione Toscana tramite il CET (Consorzio Energia Toscana) ha aggiudicato e stipulato due accordi quadro con Estra (per il gas) e con Agsm (per la luce) proprio per le società sportive. L’accordo con Asgm ha avuto inizio nel mese di gennaio per la durata di 12 mesi , mentre l’accordo con Estra terminerà a settembre 2022.
Vi possono aderire associazioni e le società sportive intestatarie di utenze corrispondenti ad impianti sportivi pubblici della Toscana dei quali hanno la gestione. Tradotto in termini economici le società sportive potranno risparmiare, in un anno, dal 5 al 10% rispetto anche alle già concorrenziali tariffe Consip.
“Il D.Lgs 28 febbraio 2021, n. 38 è nuovamente intervenuto in materia. Gli artt. 5-6-7 prevedono quanto segue:
Art. 5. Associazioni e Società Sportive senza fini di lucro
1. Le Associazioni e le Società Sportive senza fini di lucro possono presentare all’ente locale, sul cui territorio insiste l’impianto sportivo da rigenerare, riqualificare o ammodernare, un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico finanziaria per la rigenerazione, la riqualificazione e l’ammodernamento e per la successiva gestione con la previsione di un utilizzo teso a favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale e giovanile. Se l’ente locale riconosce l’interesse pubblico del progetto, affida direttamente la gestione gratuita dell’impianto all’associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell’intervento e comunque non inferiore a cinque anni.
Art. 6. Uso degli impianti sportivi
1. L’uso degli impianti sportivi in esercizio da parte degli enti locali territoriali è aperto a tutti i cittadini e deve essere garantito, sulla base di criteri obiettivi, a tutte le società e associazioni sportive.
2. Nei casi in cui l’ente pubblico territoriale non intenda gestire direttamente gli impianti sportivi, la gestione è affidata in via preferenziale a società e associazioni sportive dilettantistiche, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate e federazioni sportive nazionali, sulla base di convenzioni che ne stabiliscono i criteri d’uso e previa determinazione di criteri generali e obiettivi per l’individuazione dei soggetti affidatari.
3. Gli affidamenti di cui al comma 2 sono disposti nel rispetto delle disposizioni del Codice dei contratti pubblici di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e della normativa euro-unitaria vigente.
4. Le palestre, le aree di gioco e gli impianti sportivi scolastici, compatibilmente con le esigenze dell’attività didattica e delle attività sportive della scuola, comprese quelle extracurriculari ai sensi del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, devono essere posti a disposizione di società e associazioni sportive dilettantistiche aventi sede nel medesimo comune in cui ha sede l’istituto scolastico o in comuni confinanti.
Art. 7. Convenzioni Consip
1. Le Associazioni sportive o le Società Sportive che hanno la gestione di un impianto sportivo pubblico possono aderire alle convenzioni Consip o di altro centro di aggregazione regionale per la fornitura di energia elettrica, di gas o di altro combustibile al fine di garantire la gestione dello stesso impianto.
2. Nel caso in cui la gestione di un impianto sportivo pubblico sia affidata a società o associazione sportiva dilettantistica, ente di promozione sportiva, disciplina sportiva associata o federazione sportiva nazionale, alla fornitura di acqua sono applicate le tariffe per l’uso pubblico del bene e non quelle per l’uso commerciale.”
In ragione della stipulata convenzione l’Assessore allo sport di Firenze Cosimo Guccione ha così concluso:
“Questo non vuol dire solo un risparmio per le società significa soldi in più da investire nell’attività, per avere istruttori più preparati, per praticare sconti alle famiglie”.
Rossella (Rosati) ci vuole dire che da altre parti (Firenze) hanno utilizzato la legislazione corrente per risparmiare sulle spese di gestione per impianti sportivi.
Giunta osservazione, ma io rimango del parere che quell’impianto è sovradimensionato. Sono stati spesi cinque milioni per qualcosa che è a favore di un imprenditore (leggi Brugnaro) che utilizza una squadra di basket che probabilmente gli servirà per rafforzare la sua immagine per i suoi futuri disegni politici anche da queste parti.
Tutta la vicenda del nome del palazzetto e della sponsorizzazione ESTRA rimane avvolta nella nebbia di processi decisionali che si fa fatica a chiarire. È un po’ la storia della mancata riscossione da SDM.