di Paolo Scattoni
In evidenza su Primapagina un articolo dal titolo “Chiusi, Nasorri si dimette da coordinatore della maggioranza. Prime spine per Sonnin:i: il problema è la lista bellicista del PD?”. Come al solito si ipotizza senza dati. Infatti ad ora non ci sono motivazioni ufficiali conosciute.
Vale la pena, però, capire di cosa si tratterebbe. Le forze politiche della coalizione che hanno sostenuto la maggioranza alle elezioni amministrative avevano deciso di dotarsi di un coordinamento politico per un confronto di idee nel rispetto dell’autonomia dell’Amministrazione. Le dimissioni di Nasorri fanno pensare a contrasti che riguardano il giudizio sui primi sette mesi di amministrazione e non tanto ai contrasti relativi alle politiche nazionali. Di questi contrasti poco o nulla si è saputo se non per quanto riportato da alcuni partecipanti. Talvolta non si è capito neppure quale fosse la materia de contendere sui singoli problemi. Ad esempio per quanto riguarda i 5stelle le posizioni all’interno del coordinamento mutavano a seconda che a partecipare alle riunioni partecipasse Bruna Cippitelli o Bonella Martinozzi.
Da osservatore esterno, e sempre in attesa delle motivazioni ufficiali di Nasorri, ritengo che oggi si paghi la indeterminatezza del programma con cui si è andati alle elezioni. Il vero nodo sta nella poca chiarezza sui principali problemi già evidenti al momento della formazione del programma. Sulla continuità o meno con le decisioni prese da Bettollini su temi come locali Villetta, Fondazioe Orizzonti, convenzioni per il fotovoltaico e altri temi sollevati anche in questo blog. L’impressione è che non ci si sia voluti esprimere per tempo su quei temi ed oggi se ne pagaano le conseguenze. Per quelli come me che sono fuori dai giochi e del tutto ininfluenti, l’impressione è che poco è cambiato se non lo stile arrogante dell’amministrazione Bettollini, insomma come già scritto in tempi non sospetti si è passati dal Marchese del Grillo al Contino del Grillo.