di Paolo Scattoni
Giovedì 31 maggio il Consiglio comunale si è aperto con il question time con due domande, una di Paolo Scattoni e l’altra di Gisella Zazzaretta.
L’ospitalità per i due cittadini non è stata delle migliori. Chi poneva le domande è rimasto seduto fra i pubblico e non hanno neppure potuto, come prevede il regolamento recentemente approvato illustrare per cinque minuti le domande poste, lette dal Sindaco. Mancava l’accesso al microfono garantito in maniera un po’ fortunosa soltanto per la replica.
Chi scrive aveva articolato la domanda in quattro punti che aveva provveduto a pubblicare su questo blog. Il tutto è durato sette minuti e mezzo rispetto agli 11 previsti da regolamento Tutto un po’ in sordina dunque, ma secondo me il risultato è utile, vediamo il perché.
La domanda si riferiva alla vicenda delle superfici di proprietà comunale date in concessione per ospitare pannelli fotovoltaici. Si sapeva che una delle ditte concessionarie la SDM della provincia di Salerno dopo aver pagato la quota per il 2014 aveva poi omesso di pagare il resto.
La prima parte della domanda chiedeva quali aree aree fossero state concesse ad SDM. Risposta del Sindaco: Montallese, CLEV ed ex Binaglia.
Fin qui era noto e confermato. La seconda parte della domanda riguardava l’entità del dovuto al Comune da parte di SDM. La risposta è stata 455.146 euro fino alla fine del 2021. Facile quindi dedurre che stanti così le cose a fine 2022 saremo intorno ai 520.000 euro. Una bella cifra che finalmente è ufficiale.
La terza parte della domanda riguardava l’incarico alla legale incaricata di curare la procedura di recupero: “ Quanti sono stati gli incarichi conferiti dall’Ente Comunale in favore dell’avv. Laura Attanasi e quali sono stati gli esiti per ciascuno, e il loro costo”. Qui invece c’è la novità non proprio trascurabile. Le delibere di incarico dal 2016 sono almeno tre. Si potrebbe pensare che quelle successive alla prima fossero per l’aggiornamento per il nuovo debito maturato successivamente. Invece pare proprio che fossero semplici rinnovi e riguarderebbero soltanto gli anni 2015 e 2016. Ma gli altri anni che fine fanno. Si deve attendere la sentenza definitiva per quegli anni per poi cominciare daccapo per i i rimanenti 400.000 euro a fine 2022?
Si noti che i contratti con SDM prevedono che in assenza di pagamento per un anno l’amministrazione può procedere all’annullamento de contratto e all’acquisizione degli impianti, ma questo non è stato fatto. Per salvaguardare gli interessi di chi? Quelli della cittadinanza o quelli di SDM? Qui entra in gioco la politica ed è davvero poco spiegabile il silenzio dei media locali sulla questione.
Infine la quarta parte della domanda. “Se attualmente gli impianti zona CLEV e Montallese sono produttivi di energia e se, eventualmente, sia stata fatta comunicazione, da parte dell’Ente Comunale, tramite proprio personale incaricato, e in che data, alla competente autorità giudiziaria in merito all’avvenuto danneggiamento dei medesimi.” Il Sindaco ha detto che non lo sapeva, ma che da informazioni indirette sembrerebbe che non producano più energia. Tutta questa vicenda è avvolta nel mistero. Perché non si deve sapere quanta energia viene ceduta e a quali condizioni?
Se pur nel silenzio dei media locali, su questo blog era stata data notizia di un danneggiamento alla proprietà comunale dell’impianto in zona CLEV (vedi foto). Se c’è un ignoto che danneggia una proprietà pubblica i responsabili di quella proprietà debbono provvedere ad una denuncia all’autorità competente (in questo caso la Procura). Il diritto di superficie in questo caso non cancella il danno pubblico visto che le pensiline insistono su un parcheggio. La denuncia non c’è stata, ma soltanto una comunicazione ai vigili del fuoco. Ma chi paga il danno? Magari si può procedere con un’altra domanda a un prossimo question time.
Per concludere direi che quei sette minuti e mezzo sono serviti ad “ufficializzare”, anche se non in maniera soddisfacente pezzi di conoscenza pubblica. L’invito è a continuare.
Quello che scrive Giorgio (Cioncoloni) è da me condiviso. Aggiungo che da una “visura camerale” (archivio delle Camere di Commercio) l’ultimo bilancio depositato SDM era del 2018 (non so se nel frattempo è stato aggiornato) e presentava un fatturato di circa mezzo milione di euro che fa presupporre problematica la riscossione degli arretrati da parte del Comune. Niente di difficile, ma non è stato fatto. Senza “insinuare” niente ritengo che sia possibile aggiornare quella situazione e discuterne pubblicamente.
Nell’articolo viene posta una domanda che insinua anche forti sospetti:
“Si noti che i contratti con SDM prevedono che in assenza di pagamento per un anno l’amministrazione può procedere all’annullamento del contratto e all’acquisizione degli impianti, ma questo non è stato fatto. Per salvaguardare gli interessi di chi? Quelli della cittadinanza o quelli di SDM?”
Non si capisce a chi può giovare la mancata risposta, dal momento che ottiene solo l’effetto di suscitare altri dubbi:
Perché non si è provveduto subito, alla prima insolvenza, all’acquisizione degli impianti?
Possibile che si sia voluto salvaguardare gli interessi di SDM, una società estranea al nostro territorio e che quindi, in teoria, non avrebbe dovuto essere oggetto di particolari riguardi?
Al momento dell’affidamento sono state fatte le dovute ricerche sull’affidabilità di una società che avrebbe dovuto garantire anni di rapporti economici?
SDM ha forse referenti nel nostro territorio che dovevano, loro sì, essere salvaguardati?
Se io fossi un amministratore vorrei inequivocabilmente chiarire questi dubbi, prima di tutto con me stesso e poi con i cittadini, che ne hanno il sacrosanto diritto, tanto più che non avrei particolari colpe da assumermi, trattandosi di questione in carico alle passate amministrazioni.
Ma a Chiusi no, tutto questo non succede.
E’ passato quasi un anno ma i misteri rimangono misteri.
Il “paese dei misteri” potrebbe essere un brand per il rilancio economico di Chiusi.
Condivido le considerazioni di Giorgio (Cioncoloni). Per quanto invece riguarda la cifra del debito maturato c’è un refuso di cui chiedo scusa, manca un 4 iniziale. Si deve leggere 455.146. Provvedo a correggere direttamente sul post.
Una domanda preliminare: se fino alla fine del 2021 il dovuto era 55.146 come può passare a 520.000 alla fine del 2022?
Ho seguito in streaming la parte del consiglio comunale relativa al question time.
L’impressione che ho avuto è stata molto deludente perché ho avuto la sensazione che le risposte fossero date come per assolvere a un obbligo, quasi fastidioso, piuttosto che come una volontà di fare chiarezza sui temi proposti.
Non riesco a capire perché non si comprenda, o non si voglia comprendere, che fare chiarezza sugli argomenti che interessano ai cittadini è un preciso dovere degli amministratori.
In questo paese invece tutto rimane nella nebbia, nell’incertezza, e non si resce mai a sapere fino in fondo come stanno veramente le cose.
Se ci fosse stata la volontà le risposte sarebbero potute essere molto più articolate ed esaustive e invece no, il minimo indispensabile, tanto da lasciare più dubbi che certezze.
E il risultato di questi atteggiamenti è il disinteresse più completo della maggioranza dei cittadini che ormai si stanno rassegnando a questo clima da “non disturbate il manovratore”.
Io, per esempio, sono uno di quelli che ha sempre cercato di dare il proprio contributo al dibattito politico, sociale e culturale ma oggi confesso di trovarmi in una condizione di sfiducia tale che non ho più nessuna voglia di combattere contro i proverbiali “mulini a vento” visto anche che l’impegno non viene più apprezzato, anzi viene addirittura scoraggiato.